Siamo in Agordino, in provincia di Belluno, tra le Dolomiti Bellunesi patrimonio UNESCO. L’escursione dal Passo Duran al Rifugio Bruto Carestiato è considerata una delle escursioni più belle della Conca Agordina, un sentiero di media difficoltà che si può percorrere tranquillamente con il proprio cane. Camminerete circondati dalle vette delle Dolomiti e rimarrete incantati di fronte a splendide vedute sulla Conca Agordina e sulla Valle del Cordevole.
Il mio consiglio è di percorrere questo sentiero in bassa stagione. Noi, ad esempio, ci siamo stati a inizio giugno, ma anche la fine di settembre ed il mese di ottobre sono dei buoni periodi. I rifugi saranno chiusi ma la mancanza della folla estiva vi permetterà di percorrere in pace e solitudine tutto il tragitto!
Contenuti del post:
Dati tecnici
- difficoltà: medio-facile
- punto di partenza: Rifugio Passo Duran “C. Tomé”
- punto di arrivo: Rifugio Passo Duran “C. Tomé”
- lunghezza: 4,7 km
- tempo di percorrenza: 2h 15m
- quota: dai 1.601 ai 1.834 mt. s.l.m.
- dislivello: 297 metri circa
Escursione dal Passo Duran al Rifugio Bruto Carestiato
L’escursione inizia da Passo Duran, il passo che divide la Val di Zoldo dalla Valle Agordina. Siamo a 1.601 metri s.l.m. in una larga conca tra i Monti San Sebastiano e Moiazza. L’auto, nei periodi di bassa stagione, si può parcheggiare nei pressi del Rifugio Passo Duran “C. Tomé” mentre quando il rifugio è aperto questi posti vanno lasciati liberi per gli ospiti della struttura. Non sarà comunque un problema, il posto non manca!
Il sentiero che porta al Rifugio Bruto Carestiato è il sentiero CAI 549 e lo si prende giusto alle spalle del Rifugio Passo Duran “C. Tomé”. Il primo tratto consiste in una salita discretamente ripida che sale nel mezzo di un bel prato fiorito solcato da un profondo canale di scolo.
Dopo circa 20 minuti di salita si arriva sullo stradone forestale e al bivio si deve svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per il Rifugio Bruto Carestiato. Il sentiero, che è sempre in salita, si fa meno ripido. Il dislivello è più dolce e la camminata diventa un vero piacere! I panorami che ci circondano incantano ad ogni passo.
Il sentiero, una larga carreggiata sassosa, taglia in due il bosco di conifere e non è raro vedere aggrappati alle rocce dei bei fiori di campo colorati.
Attenzione: Scott lo abbiamo lasciato libero sin dall’inizio anche perché sul sentiero ci siamo solo noi! Io vi ricordo che la normativa impone l’uso del guinzaglio ma se anche il vostro cane, come Scott, è abituato a camminarvi a fianco nel caso incontriate qualche persona o animale sarà un attimo mettergli il guinzaglio!
Seguendo per un centinaio di metri lo stradone forestale si arriva in un punto in cui il panorama si apre sulle vette dell’Agordino e su una vasta distesa erbosa. Lo skyline dolomitico è dominato dalla cresta del Monte San Sebastiano Nord (2.488 metri s.l.m.).
Saliamo ancora sempre su strada forestale e ad accompagnarci sono solo il cinguettio degli uccelli e il profumo del pino mugo che adesso costeggia in abbondanza il sentiero.
Ad un certo punto ci troviamo ad attraversare una distesa di bianco pietrisco incorniciato dal pino mugo. Se alzate gli occhi rimarrete incantati dalla maestosa parete della Cresta delle Masenade (2.740 metri s.l.m.).
Quando ci si trova al cospetto di così tanta bellezza e imponenza si capisce quanto siamo piccoli al cospetto di Madre Natura e di quanto rispetto e protezione essa merita!
All’ultimo bivio seguiamo ancora le indicazioni per il Rifugio Bruto Carestiato e proseguiamo sempre in salita su strada forestale. La salita ormai è quasi impercettibile e la nostra meta è sempre più vicina.
Dopo 1 ora e 10 minuti di cammino dall’inizio della nostra escursione arriviamo alla nostra meta: il Rifugio Bruto Carestiato. Ci troviamo a 1.834 metri s.l.m. sul Col dei Pass alla base dei bastioni meridionali della cresta delle Masenade nel gruppo del Moiazza. Per informazioni sui periodi di apertura aggiornati cliccate qui.
Dalla terrazza panoramica la vista spazia su tutta la Conca Agordina e sulla Valle del Cordevole. Tra le vette che ci circondano le più importanti sono la Cresta delle Masenade (2.740 metri s.l.m.), sul Moiazza Nord (2.865 metri s.l.m.) e il Moiazza Sud (2.878 metri s.l.m.).
Da questo punto parte la famosissima ferrata Costantini, considerata una delle più belle ferrate delle Dolomiti, che porta sul Moiazza Sud. Noi le ferrate le lasciamo a chi le sa fare 😁 preferiamo, invece, fermarci un quarto d’ora a goderci il panorama e dare meritato riposo sia alle nostre gambe che alle zampe di Scott!
La strada del ritorno è la stessa percorsa in andata solo che adesso è tutta in discesa! La discesa è abbastanza semplice tranne nell’ultimo tratto che è parecchio ripida ed è facile scivolare per questo motivo vi consiglio di portare con voi i bastoncini da trekking perché vi daranno molta più stabilità.
Il sentiero si conclude al punto di partenza: il Rifugio Passo Duran “C. Tomé”.
Consigli per l’escursione da Passo Duran al Rifugio Carestiato
- indossate calzature da trekking perché ci sono dei punti un po’ sconnessi e scivolosi, io mi trovo bene con quelle di Salomon;
- vestitevi a cipolla perché, soprattutto nelle mezze stagioni, la temperatura cambia spesso nell’arco delle ore della giornata;
- portatevi almeno un litro e mezzo di acqua per evitare la disidratazione.
Consigli per il cane
- lo sconsiglio ai cani cuccioli perché il primo/ultimo tratto è molto ripido e vanno a sollecitare troppo le giovani articolazioni;
- portategli almeno 1 litro di acqua in una borraccia con beverino perché non ci sono punti di abbeveramento se non ai rifugi ma se sono ancora chiusi le fontanelle esterne sono chiuse;
- il sentiero è per il 50% del percorso esposto al sole, vi sconsiglio di percorrerlo con le temperature superiori ai 22°C perché i cani rischiano il colpo di calore.
E voi siete mai stati in Agordino? Avete domande, volete raccontarmi la vostra esperienza oppure volete consigliarmi altre escursioni in zona? Scrivete nei commenti oppure mandatemi una email, sarò contenta di rispondervi 😊!
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