Esiste un’isola in Indonesia abitata da esseri dalle sembianze preistoriche. Essa si trova a poche miglia nautiche dall’isola di Flores, all’interno di un parco marino protetto. Sto parlando dell’isola di Komodo, famosa in tutto il mondo per i suoi pericolosi abitanti, ecco i miei consigli per visitare l’isola dei Draghi!
Contenuti del post:
Dove si trova l’isola di Komodo
L’isola di Komodo è l’isola più grande dell’arcipelago che forma il Parco Nazionale di Komodo ovvero un parco naturale e riserva marina protetta che, istituito nel 1980, è patrimonio UNESCO e Riserva della Biosfera.
L’arcipelago di Komodo si estende su una superficie di 1.817 km2, appartiene alle Isole della Sonda Minore e si trova tra le isole Sumba e Flores. Komodo è un’isola di origine vulcanica nata dalla collisione del continente australe con quello asiatico ed è ammantata di savana e orlata di mangrovie.
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Come si raggiunge l’isola dei Draghi
L‘isola di Komodo si trova al largo di Labuan Bajo sulla costa nord occidentale dell’isola di Flores. Questa località è facilmente raggiungibile con un volo domestico da qualsiasi isola dell’arcipelago indonesiano.
Purtroppo l’isola di Komodo non si può visitare in autonomia perché fa parte del Parco Nazionale di Komodo ed essendo un’area protetta per raggiungerla bisogna appoggiarsi ad una delle tante agenzie locali.
Potete acquistare l’escursione, di uno o più giorni, direttamente in loco ma ve lo sconsiglio. L’offerta è molto ampia e decidere quale agenzia dia un buon servizio non è semplice, imbattersi in una fregatura è un attimo! Inoltre, se viaggiate in alta stagione, potreste trovare le migliori agenzie già sold out.
Il mio consiglio è di acquistare la vostra escursione tramite Civitatis che garantisce sulla qualità e sulla serietà del servizio. Noi abbiamo fatto così e siamo rimasti molto soddisfatti 😉. Abbiamo prenotato qualche mese prima della partenza ma avevamo la possibilità di cancellare gratuitamente fino a 72 ore prima.
Quanto costa entrare nell’isola di Komodo
Per entrare nell’isola di Komodo, e di conseguenza nel parco nazionale omonimo, è necessario pagare una tassa d’ingresso. Il prezzo varia a seconda della stagione e del giorno della settimana, in pratica i mesi di luglio e agosto e le domeniche hanno un supplemento!
Noi ci siamo stati sabato 01 luglio 2023 e abbiamo speso 300.000 IDR a testa, circa € 18,00. Ho controllato di recente e sembrerebbe che il costo per il 2025 sia aumentato a 400.000 IDR a testa, circa € 24,00. L’importo va pagato in contanti allo skipper della vostra imbarcazione.
La tassa d’ingresso va pagata indipendentemente dall’escursione che deciderete di acquistare. Nel costo del biglietto è inclusa anche la visita guidata in inglese con un ranger sull’isola di Komodo. Esistono due percorsi a scelta: il percorso semplice che si limita ad una passeggiata litoranea di circa 30 minuti ed il percorso medio che prevede, invece, di spingersi nell’entroterra e ha una durata di circa 1 ora.
Qual è il periodo migliore per visitare l’isola dei Draghi
I mesi migliori per vederli sono tra settembre e dicembre, soprattutto a dicembre quando le uova si schiudono. Peccato che questo periodo corrisponda in parte alla stagione delle piogge e di conseguenza potreste incorrere in acquazzoni di durata variabile e trovare una pessima visibilità subacquea.
I mesi con la minor probabilità di vederli sono tra giugno e settembre perché questo è il periodo degli accoppiamenti. In questi mesi è più difficile scorgerli in quanto le femmine si rifugiano nei nascondigli dell’entroterra mentre i maschi si sparpagliano per cercarle.
La mia esperienza: noi siamo stati sull’isola a inizio luglio e ciò nonostante di esemplari ne abbiamo visti parecchi. Abbiamo visto soprattutto cuccioli femmina ma anche un enorme maschio adulto. Magari è stata una grande botta di culo 😅!
I Draghi di Komodo: conosciamoli meglio!
Komodo e Rinca sono le uniche due isole al mondo ad ospitare il Drago di Komodo, il varano komoduensi, ovvero il più grande varano del mondo. La gente del posto li chiama Ora e sono dei lucertoloni preistorici i cui antenati sono arrivati qui dall’Australia circa 4 milioni di anni fa. Nessuno sa perché vivano solamente in queste due isole.
Attualmente si stima che esistano in tutto 5.000 esemplari allo stato brado di cui solo un centinaio sono femmine che depongono uova. Una volta che la femmina ha deposto le uova ci vogliono 5 mesi affinché si schiudano e di solito questo avviene tra dicembre e gennaio.
L’aspetto fisico del varano di Komodo
I varani di Komodo hanno la pelle squamata con una colorazione grigio-marrone, le zampe sono possenti e la lunga coda è pesante e potente. Gli occhi neri si muovono guardinghi in tutte le direzioni e la sottile lingua biforcuta sibila veloce come quella di un serpente.
Questa fisicità gli consente di mimetizzarsi perfettamente con il sottobosco e posso assicurarvi che è inquietante rendersi conto che, senza la presenza del ranger che ce li indicava, sarebbe stato quasi impossibile scorgerli.
Cosa mangiano e come cacciano
I Draghi di Komodo, ed i varani in generale, sono onnivori e possono inghiottire animali che raggiungono l’80% del loro peso. Si nutrono principalmente di cervi, cinghiali, bufali nani e scimmie ma in assenza di questi possono diventare cannibali e cibarsi dei loro piccoli che, per salvarsi, passano i primi anni della loro vita sugli alberi.
Sono dei predatori astuti più che rapidi e possono sentire l’odore della loro preda fino a 60 metri di distanza. Anche se possono raggiungere una velocità di 18 km/h, la loro tecnica predatoria è molto più subdola: mordono la preda e la seguono in attesa che muoia. I varani di Komodo in bocca hanno una grande quantità di batteri che, uniti al veleno contenuto in una ghiandola posta nella mascella inferiore, manda in setticemia la vittima e le provoca delle emorragie interne. La morte sopraggiunge tra le 24 ore e una settimana dopo il morso.
I varani non nuotano ma talvolta inseguono i cervi fino alla spiaggia, fanno sì che si tuffino in oceano per “salvarsi” e li aspettano. Quando tornano a riva esausti li attaccano. Massimo risultato al minimo sforzo 😉!
Solitamente un Drago di Komodo per nutrirsi ha bisogno di mangiare circa un chilo di carne al giorno.
Come visitare l’isola dei Draghi
Quella che vado a raccontarvi è la nostra esperienza diretta di conseguenza il numero di avvistamenti ed il percorso scelto dal ranger può cambiare di volta in volta. Insomma, potreste essere più fortunati di noi (ve lo auguro) o meno. A Madre Natura non si comanda 😊.
L’assegnazione della guida ambientale
Se, come noi, prendete parte ad un’escursione organizzata, sull’isola di Komodo sbarcherete intorno alle 11:30 del mattino. Le barche vengono fatte attraccare ad un centinaio di metri dalla riva per non danneggiare la barriera corallina.
Una volta attraversato il pontile e raggiunta la riva dell’isola di Komodo dovrete attendere qualche minuto al punto di raccolta. Solitamente ogni agenzia ha le sue guide ambientali (ranger) selezionate e prenotate per seguire i propri clienti. E’ un servizio che le agenzie pagano ma che va a determinare una migliore qualità di servizio. Ecco perché vi conviene prenotare tramite Civitatis!
Al punto di raccolta i gruppi delle diverse agenzie vengono affidati ai vari ranger e, dopo un breve breefing, si parte scaglionati di circa 5 minuti gli uni dagli altri.
La passeggiata litoranea e i primi avvistamenti
Iniziamo la nostra passeggiata assieme al ranger camminando su una passerella di legno che attraversa il bosco lungo il litorale. Non passa molto tempo e già vediamo i primi esemplari di varano. Il primo lo vediamo camminare, ondeggiando ritmicamente la sua lunga coda, nei pressi di una pozzanghera nel mezzo del sentiero. Era una femmina di 5 anni ed il suo corpo era lungo circa 2 metri. Qualche minuto e si allontana in direzione di alcune case situate tra la spiaggia ed il boschetto. Abbiamo la strada libera per proseguire.
Il secondo esemplare che avvistiamo è un po’ più grosso, una femmina di 6 anni che è distesa con la pancia a terra e le zampe divaricate. La situazione era ritenuta sicura e dopo il segnale del ranger abbiamo potuto farci a turno una bella foto ricordo assieme al varano.
Curiosità: i ranger comunicano tra loro con delle ricetrasmittenti in modo da accompagnare i gruppi di turisti a vedere il maggior numero di varani. Ci sono anche dei ranger in appostamento, essi avvertono i colleghi che accompagnano i gruppi dove andare o dove non andare perché ritenuto pericoloso.
La nostra passeggiata prosegue fino ad un gruppo di case costruite al limitare del bosco ed è qui che vediamo un altro piccolo esemplare di Drago di Komodo. Sembra fermo ma poi improvvisamente ci punta e inizia a muoversi, lento ma inesorabile, verso il nostro gruppo! Il ranger ci fa spostare, senza dare le spalle al Drago ma allo stesso tempo lasciandogli via libera e nel frattempo con il suo bastone traccia delle righe sulla sabbia. Questo movimento crea delle vibrazioni che il varano sente sotto alle zampe ed essendo cucciolo, una femmina di 2 anni, istintivamente si allontana cambiando direzione.
A questo punto veniamo accompagnati verso l’entroterra, fino ad una pozza d’acqua dove tutti scorgiamo un cervo accovacciato. Quello che nessuno vede, fino a che non ce lo indica il ranger, è il nostro quarto avvistamento della giornata. Si tratta di un’esemplare femmina che si sta avvicinando alla pozza, la testa è alta sulle spalle e fissa il cervo che rimane immobile tenendo lo sguardo sul varano. Il varano fa un passo. Il cervo si alza e scappa nel bosco. Il varano lo ignora e beve dalla pozza. Il ranger a questo punto ci dice: “si vede che aveva già mangiato, altrimenti a quella distanza non avrebbe avuto scampo!”. Noi eravamo a soli 15 metri di distanza 😨.
Qui termina il percorso facile ma siccome il nostro gruppo ha scelto il percorso medio della durata di 1 ora è giunto il momento di addentrarsi nel bosco.
La passeggiata nell’entroterra ed il grande varano maschio
La passeggiata continua così nell’entroterra dell’isola di Komodo dove cominciamo a scorgere diversi cervi ma di varani neanche l’ombra. Ci vien detto che è normale perché vicino alla spiaggia ci sono i cuccioli che sono più facili da vedere perché sono più attivi in diverse ore del giorno. Nell’entroterra, invece, si trovano soprattutto gli esemplari adulti e scorgerli è molto più difficile perché nelle ore centrali della giornata preferiscono riposare.
Ad un certo punto il ranger ci dice di aspettarlo sul sentiero e di non muoverci, lui nel frattempo va in ispezione e dopo 5 minuti torna facendoci motto di seguirlo piano e in silenzio. Arriviamo così ad un groviglio di sterpaglia e rami. Il ranger ci indica un buco e… sorpresa, un bestione! Un esemplare maschio di 12 anni lungo, tenuto conto della coda, poco più di 3 metri e di un peso attorno ai 150 chili. È stato elettrizzante ed inquietante allo stesso tempo, noteremo (per fortuna) solo una volta a casa che nella foto scattata da Mauro gli occhi del varano erano aperti!
Curiosità: il motivo per cui tutte le escursioni arrivano sull’isola di Komodo a metà giornata è proprio perché molti varani si mettono a riposare e, rimanendo immobili diverse ore, sono facilmente rintracciabili. All’alba e al tramonto questi lucertoloni sono più attivi e di conseguenza anche più pericolosi.
Dopo aver dato a tutti la possibilità di vedere questo enorme Drago di Komodo ci allontaniamo. Torniamo sul sentiero ma poco dopo il ranger si blocca, apre le braccia e ci intima a star fermi. Un piccolo varano femmina è in mezzo al sentiero. E’ elegante, le zampe ancorate a terra, il muso ritto sulle spalle e la lingua che sibila. Guarda dritto davanti a sé, la nostra destra, e sembra tener d’occhio qualcosa poi decide di spostarsi e, solo quando ha abbandonato il sentiero da un po’, il nostro ranger ci fa andare oltre. La nostra visita si conclude laddove era iniziata senza altri avvistamenti.
Curiosità: ma perché, se durante la stagione degli accoppiamenti le femmine si nascondono, noi ne abbiamo viste così tante? In primis perché sull’isola sono presenti più femmine che maschi e poi perché abbiamo visto solo cucciole, nessun esemplare riproduttivo. Tra l’altro è molto pericoloso incontrare delle femmine adulte durante la stagione dell’accoppiamento perché sono molto aggressive e attaccano con più facilità rispetto ai maschi!
Consigli e regole da rispettare durante la visita
I Draghi di Komodo sono molto pericolosi ecco perché i ranger, prima di iniziare l’escursione, fanno un breve breefing assicurandosi che tutti capiscano bene le regole da rispettare. Il ranger ve le spiegherà in inglese perché è in quella lingua che si svolgerà la visita guidata, in sostanza si tratta di:
- rimanete sempre dietro al ranger, non dovete mai superarlo;
- rispettate sempre gli ordini che vi impartisce il ranger, se vi dice di stare fermi o zitti bisogna farlo immediatamente;
- non potete avvicinarvi a meno di 5 metri dai varani (a chi verrebbe in mente di farlo?!) anche se sembrano piccoli;
- rimanete il più possibile in silenzio per non disturbare la fauna selvatica;
- i bambini sono i benvenuti ma devono rimanere sempre a mano del genitore oppure in braccio o negli zaino porta bimbo (no passeggino).
Qualche consiglio pratico da parte mia:
- indossate delle scarpe da trekking, camminerete meglio e avrete più stabilità sul terreno che talvolta è disconnesso;
- vi ricordo che siete in uno stato islamico di conseguenza indossare una maglietta manica corta e un pantaloncino non troppo corto è un segno di rispetto (sia uomini che donne);
- quando i ranger devono scattarvi la foto con il varano dategli il cellulare, non le macchine professionali perché purtroppo non le sanno usare! Noi abbiamo scoperto solo a casa che il nostro ranger aveva messo a fuoco noi mentre il varano in primo piano era completamente sfocato 😪.
Dove dormire a Labuan Bajo
Noi abbiamo soggiornato presso il Merourah Komodo Labuan Bajo. Un hotel di alto livello, i prezzi sono elevati per gli standard indonesiani ma per noi europei non sono un’esagerazione. Il vantaggio è che è comodissimo al porto da dove salpano le imbarcazioni dirette all’arcipelago di Komodo.
Se avete domande non esitate a lasciare un commento o a scrivermi un’email 😉!
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