Trento, città di antiche origini, che ha visto il suo massimo splendore durante il Rinascimento quando a gestirla erano i principi-vescovi. E’ conosciuta per il famoso Concilio di Trento e per essere stata sulla linea di confine dell’Impero austroungarico durante la Prima Guerra Mondiale. Attorniata da splendide montagne è un’ottima base per un weekend alla scoperta del territorio che la circonda. Curiosi? Ecco cosa vedere a Trento e nei suoi dintorni!
Contenuti del post:
Come si raggiunge Trento?
Trento è uno dei due capoluoghi di provincia della regione Trentino Alto Adige, quello situato più a sud. Sorge in una valle incastonata tra dolci rilievi e montagne ed il suo centro storico si sviluppa sulla sponda del fiume Adige, il secondo fiume più lungo d’Italia.
Raggiungere Trento è facilissimo!
🚗 in auto: basta imboccare la A22, l’autostrada del Brennero, e uscire al casello Trento Sud, in pochi minuti sarete nel centro storico. I parcheggi vicino al centro storico sono tutti a pagamento sia quelli in strada che quelli coperti ed il costo è di circa 2,20 €/h. Se non vi preoccupa fare due passi in più sappiate che ai piedi del Doss Trento c’è un grande parcheggio gratuito e dal centro storico sono solo 10 minuti a piedi.
🚆 in treno: la stazione centrale di Trento si trova a 5 minuti a piedi dal centro storico! Per fare una simulazione di quanto vi potrebbe costare il viaggio consultate questo sito!
Cosa vedere a Trento
Il Castello del Buonconsiglio
Informazioni generali
- Ingresso gratuito: la prima domenica del mese nell’ambito dell’iniziativa statale “Domenica al Museo”;
- Ingresso a pagamento: € 10,00 (ingresso al castello) + € 2,50 (ingresso alla Torre dell’Aquila);
- Tempo per la visita: minimo 90 minuti;
- Cani: ammessi i cani di taglia piccola se tenuti in braccio o dentro l’apposito trasportino, non ammessi i cani di taglia media e grande;
- Sito internet: cliccando qui potete consultare orari e tariffe aggiornate.
La visita al Castello del Buonconsiglio
Il Castello del Buonconsiglio è il monumento più rappresentativo di Trento. E’ sorto come una postazione di guardia a controllo della via che dalle valli della penisola conduceva in Germania ma poi è stato scelto come residenza dai principi-vescovi che l’abitarono dal XIII al XVIII secolo.
La Porta dei Diamanti da accesso ai Giardini del Castello del Buonconsiglio, uno spazio verde pubblico accessibile liberamente da tutti, cani compresi (senza distinzione di taglia!). Fate una passeggiata ai piedi del castello tra le sue aiuole curate e lo spettacolo delle montagne che si stagliano sul cielo azzurro e che gli fanno da sfondo.
La Fossa dei Martiri è ad ingresso libero ma ai cani non è permesso entrare. Si tratta della piccola cella in cui è stato imprigionato e giustiziato l’irredentista Cesare Battisti in memoria del quale è affissa al muro una targa bronzea commemorativa e la coccarda con il tricolore. Gli austriaci hanno costruito questa e altre celle identiche andando a murare un’antica loggia rinascimentale. Lo scopo iniziale era quello di rinchiudere i detenuti durante il processo istruttorio ma, durante la Prima Guerra Mondiale, qui venivano rinchiusi prevalentemente gli irredentisti trentini per delle loro idee filo italiane.
All’interno del Castelvecchio, la parte più antica del Castello del Buonconsiglio, si possono vedere una serie di sale affrescate in cui sono ospitate numerose collezioni d’arte e di archeologia, nonché importanti mostre temporanee. Altrettanto meritevole di una visita è la Torre dell’Aquila perché le sue pareti sono affrescate con l’opera intitolata “Ciclo dei Mesi”, un capolavoro del gotico internazionale.
La Cattedrale di San Vigilio
La cattedrale di San Vigilio è l’edificio religioso più importante della città di Trento ed è intitolata al suo patrono. Sorta sul luogo in cui il santo ha subito il martirio nel 400 d.C. è stata ampliata più volte. L’aspetto attuale si deve al progetto architettonico di Adamo d’Arogno su incarico del vescovo Federico Vanga. I lavori, cominciati nel 1212, sono durati diversi secoli ma sono sempre stati seguiti dai discendenti di d’Arogno!
Le caratteristiche della struttura esterna
La sua facciata si trova in via Verdi. I suoi tratti distintivi sono un grande rosone centrale risalente alla fine del XIII secolo e la Torre Campanaria con la copertura a bulbo che ricorda lo stile alpino e austriaco.
Il lato orientale si affaccia su via Giuseppe Garibaldi e, oltre ad una miriade di colonnine, gallerie e pilastri è degno di nota il Campanile di San Romedio così chiamato perché la leggenda narra che alla morte del santo la campanella abbia suonato senza che nessuno l’azionasse.
Il lato settentrionale è quello che si affaccia in Piazza del Duomo. E’ il lato in cui si trova la Porta del Vescovo, ovvero la porta utilizzata durante il Concilio di Trento dai cortei vescovili provenienti dal Castello del Buonconsiglio per accedere al Duomo. Impossibile non notare il rosone che è chiamato anche “Ruota della Fortuna” perché in chiave allegorica ricorda agli uomini che la loro sorte può cambiare da un giorno all’altro.
Le caratteristiche degli interni
L’ingresso è gratuito ma, ovviamente, i cani non sono ammessi.
L’ambiente è suddiviso in tre navate ed il contrasto tra lo stile romanico e le alte volte che richiamano le cattedrali gotiche è armonico. Due scale ricavate sulle pareti laterali salgono in direzione opposta rispetto all’altare e portano alle due torri campanarie.
L’Altare Maggiore dove, all’interno di un’urna sono conservate le reliquie di San Vigilio, è ricoperto da un baldacchino barocco risalente alla metà del XVIII secolo.
Tra le opere più importanti c’è la Statua della Madonna degli Annegati ai cui piedi si ponevano i corpi di coloro che annegavano nell’Adige ed il Crocifisso di Sixtus Frey davanti al quale il 4 dicembre 1563 sono stati promulgati i decreti del Concilio di Trento. Da non sottovalutare anche le tele del pittore bavarese Carlo Loth e diversi monumenti funebri dedicati a personaggi politici e religiosi della città.
La Piazza del Duomo
Piazza del Duomo è il fulcro della città di Trento, è un luogo di passaggio e di ritrovo ma anche il luogo che racchiude molti monumenti simbolo della città. A partire dalla Fontana del Nettuno che risale al 1769, per seguire con il Palazzo Pretorio adiacente al Duomo e a chiudere alcune delle case dipinte più belle di Trento: Palazzo Balduini e le Case Cazuffi Rella.
Una curiosità: sulla pavimentazione si può notare una striscia di lastroni in pietra rosa che attraversa il selciato partendo dalla metà di Palazzo Pretorio e arrivando fino al fianco del Duomo. Questa striscia è la linea d’interramento del Roggia Grande ovvero il canale che nel Medioevo attraversava la piazza e dove le massaie lavavano i panni per poi stenderli ad asciugare.
Il Palazzo Pretorio
Informazioni generali:
- Ingresso a pagamento: € 12,00 biglietto combinato che include la Torre, il Museo Diocesano Tridentino e la Basilica Paleocristiana di San Vigilio;
- Tempo per la visita: calcolate almeno 2 ore anche perché la Torre si può visitare solo con una visita guidata di 1 ora;
- Cani: non ammessi;
- Sito internet: cliccate qui per consultare gli orari in cui è possibile visitare la Torre e i prezzi aggiornati!
Qualche informazione sul Palazzo Pretorio
Il Palazzo Pretorio è riconoscibile dalla Torre Civica che svetta sulla sinistra dell’edificio e la cui costruzione risale al XIII secolo. La sommità merlata conferisce al palazzo il suo originario aspetto medievale che è stato recuperato completamente dopo il restauro del 1963 che ha eliminato tutte le aggiunte barocche e manieriste.
La sua costruzione era stata voluta da Federico Vanga, principe-vescovo del XIII secolo. Da residenza signorile, nel momento in cui i principi-vescovi si sono trasferiti all’interno del Castello del Buonconsiglio, è diventato il palazzo di giustizia.
Le case dipinte
Sparse in tutto il centro storico di Trento ci sono delle case che riportano sulla loro facciata degli affreschi e per questo sono chiamate “case dipinte”. Se alcune riportano piccoli affreschi come Casa Monauni e Casa Zabini-Zelgher ci sono poi altre case che conservano sulla propria facciata delle vere e proprie opere d’arte. Ecco le più emblematiche!
Palazzo Niccolini, in Piazza Pasi, con l’affresco che raffigura la Traslazione della Santa Casa di Nazareth con sullo sfondo un paesaggio rurale.
Le Case Cazuffi Rella che occupano i civici dal n.3 al n.10 di Piazza del Duomo e che vantano un grande ciclo pittorico realizzato da Battista Dossi e Marcello Fogolino. Il tema è la mitologia classica: sulla sinistra sono raffigurati Gerione e le allegorie della Fortuna, dell’Occasione, della Nemesi e Damocle alla mensa del tiranno Dionigi mentre sulla destra sono raffigurate la Scala delle Virtù, il Tempo ed il Trionfo dell’Amore. E’ un vero e proprio campionario di moralità rinascimentale ad intento pedagogico con tanto di cartigli in latino che commentano le figure spiegandone il significato!
In via Belenzani, la grande arteria che esce da Piazza del Duomo, si possono ammirare le facciate di Palazzo Quetta Alberti Colico, con affreschi del XVI secolo, Palazzo Geremia, affrescato con scene tratte dalla vita politica della città e abbellito da grandiose quadrifore e balconcini in pietra rosa tipiche dell’architettura rinascimentale ed, infine, Palazzo Thun un’elegante dimora aristocratica.
Palazzo Fugger Galasso, in via Gianantonio Manci, riconoscibile dal portone d’ingresso con colonnato e sovrastato da un balcone è conosciuto come il “Palazzo del Diavolo”. Il motivo è la famosa scommessa vinta dal primo proprietario contro Mefistofele, un evento che è stato raccontato anche da Goethe in una delle sue opere.
Palazzo Bazzani, invece, riporta sulla sua facciata un affresco della prima metà del XVII secolo ma il suo tratto distintivo è la Meridiana con numeri romani e arabi. Questo palazzo un tempo era la sede di un monte dei pegni e la meridiana non era altro che un promemoria per il debitore insolvente!
La Piazza Cesare Battisti
Piazza famosa soprattutto durante il periodo natalizio perché è qui che vengono allestite le tradizionali casette in legno dei Mercatini di Natale. E’ un piacere passeggiare tra i prodotti artigianali ed il profumo di cannella, spezie e griglie che arrostiscono crauti e wurstel 😋.
La Torre Vanga
Torre Vanga si trova subito dopo la stazione ferroviaria e un tempo si trovava sulla cinta muraria medievale della città di Trento. Costruita nel 1210, aveva lo scopo di controllare il ponte sull’Adige che le scorreva davanti. Dovete sapere, infatti, che un tempo un’ansa del fiume Adige attraversava il centro storico di Trento ma lo metteva in continuo rischio di inondazione. Nel 1858 s’è così deciso di deviarne il corso spostandolo più a ovest e renderlo così rettilineo e innocuo per la città.
Cosa vedere nei dintorni di Trento
Il Doss Trento
Il posto più vicino al centro storico di Trento che si può raggiungere anche con una passeggiata a piedi senza spostare l’auto o prendere mezzi pubblici è il Doss Trento.
Si sale attraverso un ripido sentiero pedonale. La prima parte è una rampa di lastroni di roccia levigata e, soprattutto in inverno quando ghiaccia, bisogna prestare un po’ di attenzione perché sono scivolosi! Poi si procede su gradoni in pietra, un piccolo tratto su asfalto, un’ultima scalinata ed ecco apparire un palo con il tricolore. E’ l’inizio dell’area adibita a mausoleo anche se per raggiungere l’edificio vero e proprio bisogna percorrere un centinaio di metri in un verde prato.
In 15 minuti sarete in cima, in fondo la salita è ripida ma breve 😉!
Attenzione: fino a questo punto si può salire anche con il cane ma tutta l’area attorno al mausoleo essendo “area sacra” è interdetta ai cani.
Consiglio: indossate scarpe comode! Non serve siano calzature da trekking ma evitate le scarpe con il tacco e le infradito.
Il Mausoleo Cesare Battisti
Il Mausoleo Cesare Battisti è un monumento bianco, a pianta circolare e con un tempietto romano a 16 colonne sulla parte superiore. L’opera è stata progettata dall’architetto veronese Ettore Fagiuoli su richiesta del governo fascista ed è stata inaugurata nel 1935. Appena varcata la soglia ci si trova di fronte ad una coccarda tricolore e una grande epigrafe che riporta il nome di Cesare Battisti, l’irredentista trentino giustiziato dagli austriaci nel 1916, le cui spoglie sono conservate nella cripta.
All’esterno ci sono quattro cannoni che puntano verso la valle dove sorge Trento e poi, oltre la staccionata, un panorama pazzesco! Il fiume Adige, il centro storico di Trento e i suoi monti che le fanno da sfondo.
La Basilica Paleocristiana
Si tratta di un sito archeologico in cui si possono vedere i resti di quella che era una Basilica Paleocristiana databile V-VI secolo d.C. Avvicinatevi al pannello informativo posto di fronte al sito per farvi un’idea di come essa dovesse apparire un tempo. Il mosaico pavimentale che è stato trovato all’epoca degli scavi è conservato all’interno del Castello del Buonconsiglio.
E voi siete mai stati a Trento? Avete domande da farmi o volete raccontarmi la vostra esperienza? Scrivetemi nei commenti oppure mandatemi una email, sarò contenta di rispondervi 😊!
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