Se siete in viaggio a Malta non potete assolutamente perdervi la visita ai templi megalitici di Hagar Qim e Mnajdra! Nello stesso luogo potrete vedere un sito preistorico dal grande valore archeologico ed i panorami pazzeschi sul mar Mediterraneo dalle Dingli Cliff.
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Contenuti del post:
Come raggiungere i templi megalitici di Hagar Qim e Mnajdra
Noi abbiamo visitato l’isola di Malta utilizzando i mezzi pubblici perché era la soluzione più semplice vista la trafficata viabilità e la non sempre ottima condizione delle strade. Ricordatevi di ritirare la mappa dei bus presso il vostro albergo o all’ufficio turistico di La Valletta, all’interno sono segnate tutte le linee dell’isola, vi sarà indispensabile!
Se prendete i mezzi pubblici la lunghezza dell’itinerario dipenderà dal vostro punto di partenza tenete in conto 40-60 minuti da La Valletta e non meno di 2 ore se partite da Bugibba.
La fermata per i templi megalitici di Hagar Qim e Mnajdra è Hagar e qui ci arrivano solamente due linee: il bus n.201 ed il bus n.74, che passano con una frequenza di 60 minuti.
Noi arrivavamo da Mdina e abbiamo preso il bus n.201 percorrendo un itinerario sulle Dingli Cliff memorabile! Gli ultimi 20 minuti di viaggio li abbiamo fatti avvolti da una nube di polvere rossastra, sballottati da una serie infinita di buche e facendo alcuni incroci azzardati con altri mezzi ma… che panorama!
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Come visitare il sito archeologico di Hagar Qim e Mnajdra
I templi megalitici di Hagar Qim e Mnajdra, come tutti gli altri templi megalitici sparsi sul territorio di Malta e Gozo, sono patrimonio UNESCO. Se avete il tempo di visitarne solamente uno vi consiglio vivamente di scegliere questo perché è il più grande ed il meglio conservato tra tutti.
Informazioni generali
- Ingresso a pagamento: € 10,00 + € 1,00 (audioguida) oppure € 15,00 la visita guidata;
- Orario: dalle 9:00 alle 18:00 (aprile/ottobre), dalle 9:00 alle 17:00 (novembre/marzo);
- Tempo per la visita: tenete in conto un minimo di 1 ora e mezza.
Il museo
La visita al museo inizia con la visione di un filmato in 3D della durata di 15 minuti durante i quali viene spiegato come i templi megalitici di Hagar Qim e Mnajdra dovevano essere in origine. Questi templi, abbandonati dalle popolazioni neolitiche, sono stati fino al XIX secolo in balia degli agenti atmosferici. Scoperti poi da un gruppo di archeologi sono stati puliti e messi sotto la protezione di un telo in modo da preservare ciò che è rimasto.
Nel museo sono conservati alcuni reperti archeologici ma sono solo una piccola porzione perché la maggior parte di essi sono conservati al Museo Archeologico di La Valletta.
I templi di Hagar Qim
Dal museo si percorre un viale all’aperto fino a raggiungere i Templi di Hagar Qim, un sito archeologico risalente all’Età del Rame e databile al 2.700 a.C. Essi sono stati progettati in modo da essere allineati con gli spostamenti dei raggi solari e, infatti, il giorno del solstizio d’estate i raggi del sole entrano con una specifica angolatura tra le porte dei principali palazzi.
Attualmente sono conservati sotto ad un tendone in modo da proteggerli dalle intemperie e dal vento che sferza le Dingli Cliff anche perché sono costruiti in calcare globigerina che è un materiale molto friabile. Tutti i templi di Hagar Qim erano dotati di tetto con volte di pietra a secco ma sotto l’azione di millenni di intemperie sono quasi tutti crollati.
Il monolite all’esterno del complesso è stato interpretato come il simbolo di un culto fallico che molto probabilmente era praticato nel tempio. Appena varcato l’ingresso, sulla destra, si trova il megalite più grande di tutta la struttura con un peso stimato di 20 tonnellate. Seguono poi una serie di camere ovali collegate tra loro ma che stranamente non sono disposte in maniera uniforme.
I templi di Mnajdra
Usciti dai Templi di Hagar Qim si segue un altro sentiero all’aperto, un centinaio di metri e si raggiungono i Templi di Mnajdra.
Si tratta di tre templi posti uno fianco all’altro, hanno tutti pianta a trifoglio ma ognuno è orientato in maniera diversa. Il più antico è quello più piccolo situato a destra e orientato a sud-ovest mentre il più recente è quello situato in centro e orientato a sud-est.
Risalgono tutti ad un periodo compreso tra il 3.600 ed il 3.000 a.C. e sono stati costruiti in calcare corallino, un materiale decisamente meno friabile rispetto ai precedenti, mentre per i muri interni è stato utilizzato un tipo di calcare più malleabile.
Rientro tramite il Trail A sulle Dingli Cliff
Dai Templi di Mnajdra si può tornare all’ingresso seguendo il sentiero a ritroso oppure si può prenderla larga e precorrere il Trai A. Il percorso si sviluppa sulle Dingli Cliff, delle scogliere brulle a picco sul mare e sferzate dalle onde del mar Mediterraneo.
La passeggiata dura un’ora e si cammina sulla terra rossa delle scogliere punteggiata da basse piante grasse e rocce. Arrivati al primo punto panoramico vedrete la mezzaluna formata dalla scogliera a picco sul mare e un arco naturale aggrappato ad essa. Davanti a voi, invece, la piatta distesa del mare di un blu intenso e l’isola di Filfa, situata a 5 chilometri dalla costa, che è parte integrante dell’arcipelago di Malta ed è dichiarata riserva naturale.
Proseguendo ancora si arriva al monumento in memoria di Sir Walter Congreve, il governatore di Malta dal 1924 al 1927, e alla torre di vedetta che è originaria del XVII secolo. Su queste scogliere si trovano diverse colonie di uccelli marini nidificanti e ben 10.000 coppie di procellarie oltre ad una specie unica di lucertola.
Voi siete mai stati a Malta? E ad Hagar Qim? Avete domande o volete chiedermi qualcosa a riguardo? Scrivete nei commenti oppure mandatemi una email, sarò contenta di rispondervi 😊!
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