La Val d’Orcia si può visitare tranquillamente in un week end perché le distanze tra i vari luoghi simbolo sono abbastanza brevi. Il modo migliore per godersi la zona è un viaggio on the road perché solo così si ha la possibilità di fermarsi ovunque si voglia per ammirare il panorama circostante. E’ una destinazione pet friendly e i cani sono ammessi in tutti i bar, i ristoranti e nella maggior parte delle strutture ricettive (spesso senza costi aggiuntivi). In questo articolo volevo quindi proporvi un idea di itinerario per un week end pet friendly in Val d’Orcia.
Noi siamo andati a metà ottobre, stagione ideale se siete accompagnati da un amico a 4 zampe perché l’aria si fa più frizzante e il caldo comincia ad essere un vago ricordo.
Il paesaggio agreste comincia a prendere i toni del giallo, dell’arancione e del rosso e non è raro vedere una bianca coltre di nebbia mattutina accarezzare le brune colline punteggiate da isolati poggi. Le strade serpeggiano sinuose tra filari ordinati di cipressi, vigneti e oliveti intervallati da borghi medievali fortificati.
Vi ho fatto venir voglia di partire?
Contenuti del post:
Come raggiungere la Val d’Orcia
Dal 2004 la Val d’Orcia è entrata a far parte del patrimonio mondiale UNESCO, si trova nella provincia di Siena, nel sud della Toscana, è attraversata dal fiume Orcia ed è delimitata dal cono vulcanico del monte Amiata.
Per raggiungerla, dal nord Italia, ci sono due alternative:
- uscire dall’autostrada a Chiusi-Chianciano Terme e poi seguire prima le indicazioni per Chianciano Terme e poi per Montichiello percorrendo la SP 88;
- da Siena percorrere la SR 2 verso sud e poi prendere lo svincolo sulla Strada Provinciale del Brunello fino a raggiungere Montalcino.
Itinerario per un week end pet friendly in Val d’Orcia
Giorno 1: Montichiello – Bagno Vignoni – Pienza – San Quirico d’Orcia
Giorno 2: San Quirico d’Orcia – Bagni San Filippo – Abbazia di Sant’Antimo – Montalcino
Cosa vedere in Val d’Orcia in un week end
Montichiello
Il borgo medievale di Montichiello si raggiunge percorrendo la suggestiva SP 88 in un continuo serpeggiare nella nebbia mattutina tra i filari di cipressi e la terra bruna delle colline senesi.
Il centro storico di Montichiello è chiuso al traffico ma ai piedi dell’abitato ci sono dei parcheggi gratuiti dove lasciare l’auto. Una terrazza panoramica sulla val d’Orcia precede la porta di S. Agata che da accesso al centro storico medievale.
Il borgo è un gioiellino e se si arriva qui di prima mattina lo si trova deserto e silenzioso. La luce del sole penetra a fatica tra gli stretti vicoli e tutto è pulito e ben curato, dalle aiuole pubbliche ai poggioli delle case.
Passeggiare tra questi vicoli è un vero piacere, sembra di essere in un altro tempo storico e il silenzio della mattina lo rende particolarmente suggestivo.
Quanto tempo dedicare alla visita? Io, passeggiando con tutta calma, sono rimasta nel borgo 1 ora circa.
Quercia delle checche
E’ situata lungo la SP 53 ed è una quercia vecchia 370 anni, è alta 19 metri, il perimetro del tronco misura 5 metri e il diametro della sua chioma è 34 metri. Nel 2017 è stata dichiarata Monumento Verde d’Italia e i rami che si vedono a terra sono il risultato di alcuni atti di vandalismo.
Spedaletto
E’ un borgo medievale situato lungo la SP 53 ed è famoso più che altro per il suo castello che viene ricordato addirittura dal re di Francia Filippo II Augusto nel 1190 in ritorno dalla terza crociata.
Agriturismo Poggio Covili
Sicuramente uno dei luoghi più instagrammati e fotografati della Val d’Orcia! Si tratta di un agriturismo preceduto da un suggestivo viale di cipressi dove, ovviamente, tutti si fermano per scattare la foto di rito!
Bagno Vignoni
Il centro storico è chiuso al traffico ma anche in questo caso ci sono dei parcheggi gratuiti appena fuori dal centro.
Bagno Vignoni è attraversato dalla Via Francigena, via di pellegrinaggio tra le più famose d’Italia e meta ogni anno di migliaia di escursionisti e pellegrini che ne percorrono il tratto da Assisi a Roma e viceversa.
Il borgo, come suggerisce il suo nome, è famoso per le sue terme. In Piazza delle Sorgenti si trova una grande vasca termale risalente al XVI secolo, le acque calde e fumanti sgorgano da una faglia sotterranea di origine vulcanica. Il punto migliore in cui osservarla è da sotto il portico del Loggiato di S. Caterina. Sì lo so, l’idea di farti un bagnetto caldo ti ispira parecchio ma purtroppo nella vasca è vietata la balneazione!
Il borgo è piccolino, le vie sono strette e fiancheggiate da bar, ristoranti e negozietti di souvenir davvero molto caratteristici.
Le acque che escono dalla vasca in Piazza delle Sorgenti si riversano nella ripida scarpata che si trova a sud del borgo. In questo punto nel medioevo sono stati scavati 4 mulini nella roccia perché qui, grazie alla sorgente sotterranea, si potevano usare i mulini anche in estate quando nel resto della valle i fiumi erano in secca. Oggi i resti di quei mulini sono conservati nel Parco dei Mulini dove si può anche godere anche di un panorama stupendo dell’intera valle circostante.
L’acqua scendendo dalla scarpata crea delle piscine naturali che si raggiungono tramite una comoda scaletta scavata nella roccia e lì è possibile fare un bel bagno termale gratuito in tutte le stagioni dell’anno!
Quanto tempo dedicare alla visita? 1 ora è sufficiente per una passeggiata tranquilla.
Cappella della Madonna di Vitaleta
La cappella è visibile già percorrendo la SP 146, la meravigliosa strada panoramica che collega San Quirico d’Orcia a Pienza, ma per raggiungerla è necessario prendere una deviazione (indicata) su strada sterrata. Dopo circa 1,5 km si arriva ad un parcheggio gratuito dove lasciare l’auto.
Dal parcheggio parte un sentiero sterrato che risale la collina e dopo 700 metri di passeggiata, che Scott ha apprezzato molto, si raggiunge il retro della Cappella della Madonna di Vitaleta.
Questo è uno dei luoghi più instagrammati e fotografati della Val d’Orcia! Noi siamo stati fortunati e non abbiamo trovato tanta gente così ci siamo potuti godere in tranquillità il panorama circostante e abbiamo potuto scattarci le foto in quasi completa solitudine.
Quanto tempo dedicare alla visita? Minimo 1 ora, minimo perché è il tempo necessario a percorrere a/r il sentiero che porta alla cappella e fare qualche foto di rito.
Il mio consiglio è di prendervi del tempo in più per godervi la quiete del luogo e il panorama che vi circonda. Se ne avete la possibilità cercate di venire qui nelle ore di alba o di tramonto quando le colline cambiano colore ogni minuto che passa!
Pienza
Pienza è stata definita “città ideale del Rinascimento” ed è uno dei luoghi più iconici della Val d’Orcia.
Una città murata, vi si accede da Porta al Murello e si percorre poi Corso il Rossellino, la via principale che taglia in due la città. Si passeggia tranquilli tra le botteghe di prodotti tipici e artigianali, i palazzi cinquecenteschi e gli scorci romantici che si susseguono tra i vicoletti secondari.
Il cuore di Pienza è Piazza Pio II che è una delle più belle piazze rinascimentali d’Italia ed è circondata dai palazzi più importanti della città: il Palazzo Piccolomini, il Duomo, il Palazzo Pubblico e il Palazzo Borgia.
Arrivati alla fine di Corso il Rossellino c’è Porta del Ciglio che si trova esattamente all’estremità opposta della città rispetto a Porta al Murello. Una volta usciti potete ritornare al punto di partenza passeggiando lungo la Camminata Panoramica godendovi uno spettacolo unico sulla Val d’Orcia.
Quanto tempo dedicare alla visita? Passeggiando con calma, godendovi il panorama e magari facendo un po’ di shopping direi che 2 ore ci vogliono di sicuro!
LEGGETE ANCHE: Cosa vedere a Pienza in un giorno
San Quirico d’Orcia
A San Quirico d’Orcia noi abbiamo solo pernottato e fatto una veloce passeggiata prima di andare a cena. Un borgo al quale valeva sicuramente la pena dedicare più tempo.
Cominciamo la nostra passeggiata notturna nei pressi della Pieve dei SS Quirico e Giuditta, una chiesa del XI secolo, periodo durante il quale il borgo acquisisce importanza grazie al passaggio della via Francigena nel suo centro storico. L’antica via di pellegrinaggio oggi corrisponde a via Dante Alighieri che noi percorriamo fino a Piazza della Libertà dove si affaccia la Chiesa di San Francesco.
Quanto tempo dedicare alla visita? Se la volete visitare con comodo, entrando nelle chiese e magari fare anche un po’ di shopping ci vogliono sicuramente 2 ore.
Bagni San Filippo
Bagni San Filippo si trova alle pendici del monte Amiata e si raggiunge percorrendo per un tratto la panoramica SR 2 che corrisponde al tracciato della Via Cassia, antica strada consolare romana che collegava Roma a Firenze, e poi si seguono le indicazioni per il borgo.
Il borgo è famoso per le sue terme gratuite che si raggiungono percorrendo un breve sentiero nel bosco.
I parcheggi lungo tutta l’arteria principale del borgo sono a pagamento (con parcometro e costo orario) ma se si scende a valle dell’abitato ci sono delle aree di sosta gratuite. Noi preferiamo i parcheggi gratuiti e fare poi circa mezzo chilometro in salita per raggiungere l’inizio del sentiero.
L’inizio del sentiero è ben segnalato e dopo un breve tratto in leggera discesa e su terreno battuto si scende in mezzo al bosco di lecci.
L’odore di zolfo si fa sempre più forte mano a mano che ci avviciniamo alla prima pozza d’acqua. Passiamo oltre attraversando un ponticello e stando attenti che Scott non beva l’acqua termale. Il terreno in questo punto non è caldo quindi non c’è alcun pericolo per i polpastrelli dei vostri cani.
Il sentiero corre alla destra del torrente Fosso Bianco e prosegue addentrandosi sempre di più nel bosco. Siamo in discesa e più scendiamo più il terreno diventa fangoso e l’umidità aumenta.
Quando si arriva in prossimità della famosissima cascata Balena Bianca il terreno comincia a diventare tiepido, per le zampe di Scott non è un problema ma è meglio non sostare più di tanto. Facciamo le foto di rito e ritorniamo sui nostri passi.
Quanto tempo dedicare alla visita? 1 ora se andate solo a vedere la cascata, di più se decidete di fermarvi a fare un bagno nelle acque termali.
Avvertenze per i cani:
- fare attenzione che non bevano l’acqua termale, oltre ad essere calda (tra i 25-32°C) può dare problemi intestinali;
- fare sempre attenzione al calore del terreno, per verificare ciò basta appoggiare il palmo della mano a terra, se sentite la superficie tiepida o calda per il vostro cane non va bene!
Strada Provinciale del Monte Amiata
Questa è la strada che percorre chi da Bagni San Filippo deve andare a Montalcino. E’ una strada panoramica spettacolare: corre sul versante settentrionale del monte Amiata ed è un susseguirsi di scorci panoramici sulla Val d’Orcia sottostante. La strada corre sinuosa tra i faggi e i castagni ed è un paradiso per i motociclisti che la domenica mattina vengono qui a divertirsi.
Una volta passato il borgo di Poggio Rosa la strada scende e comincia a correre in mezzo a distese infinite di vigneti. Questa è la zona dove viene coltivata l’uva sangiovese dalla quale si produce il pregiato Brunello di Montalcino, era il 1980 quando questo vino è stato il primo vino italiano a ottenere il marchio DOCG.
Abbazia di Sant’Antimo
L’Abbazia è un piccolo gioiellino incastonato tra gli ulivi e i vitigni della Val d’Orcia.
Attualmente è abitata e curata da un gruppetto di monaci agostiniani che portano avanti la tradizione del canto polifonico. E’ possibile visitare la chiesa, i due piccoli chiostri e tutto il giardino che la circonda.
Montalcino
La città di Montalcino si raggiunge percorrendo la SP 55 e prima ancora di raggiungerla la si scorge dalla strada avvolta da un bosco di conifere.
Il suo centro storico medievale è fortificato e sopraelevato rispetto alla strada provinciale. I parcheggi sono situati fuori le mura, sono a pagamento ed il costo è di 1,70 €/h.
Dal parcheggio si prende una scala che sale lungo le mura cittadine e che porta direttamente nel centro storico di Montalcino. Passeggiate tra le sue vie e soffermatevi nelle sue piazzette dove a dominare la scena, oltre alle numerose enoteche dov’è possibile degustare il Brunello di Montalcino, c’è la Rocca di Montalcino risalente al XIV secolo.
Quanto tempo dedicare alla visita? Per una passeggiata tranquilla, un po’ di shopping e, se siete appassionati, una degustazione di Brunello tenete in conto almeno 2 ore e mezza.
LEGGETE ANCHE: Cosa vedere a Montalcino e dintorni in un giorno
Dove dormire in Val d’Orcia durante un week end pet friendly
Noi abbiamo alloggiato al Hotel Palazzuolo a San Quirico d’Orcia. Abbiamo prenotato tramite email per avere la certezza che accettassero Scott nella loro struttura e ci hanno fatto un preventivo inferiore rispetto al sito Booking (che di solito usiamo per le prenotazioni alberghiere). Abbiamo speso € 92,00 per una camera doppia con prima colazione e tassa di soggiorno inclusa. Per quanto riguarda Scott non è stato applicato nessun supplemento al costo della camera ed è stato possibile portarlo nella sala dove ci hanno servito la colazione a buffet. Direi assolutamente pet friendly!!
Dove mangiare in Val d’Orcia
Osteria del Leone a Bagno Vignoni in Piazza del Moretto. Dal menù si possono scegliere diversi piatti tradizionali a prezzi non proprio economici ma in linea con i prezzi di altri ristoranti del borgo. Servizio un po’ “freddo” ma piatti gustosi. Animali ammessi.
Trattoria Toscana Al Vecchio Forno a San Quirico d’Orcia nella via laterale alla Chiesa di San Francesco. L’ambiente è molto accogliente e intimo, bottiglie di vino pregiate alle pareti e lungo la scalinata che porta al piano superiore, servizio impeccabile e cibo ottimo. Consigliatissima la fiorentina di chianina. E’ un locale di fascia alta quindi non è economico. Animali ammessi e con il menù ti portano una ciotola con l’acqua per loro.
Osteria di Porta Al Cassero a Montalcino in via Spagni. Un menù tipicamente toscano, servizio e ambiente gradevole, porzioni abbondanti e prezzi onesti. Animali ammessi e Scott era talmente a suo agio che s’è messo a dormire sotto al tavolo!
Dove acquistare i prodotti tipici senesi
Mulino Val d’Orcia. Situato vicino Spedaletto, qui si possono acquistare prodotti da forno, in particolare pasta e biscotti prodotti con farina lavorata a macina a pietra, e qualche forma di pecorino toscano.
Antichi Sapori di Pienza. In centro storico a Pienza, qui si possono acquistare tantissimi prodotti enogastronomici tipici della zona: vin santo, cantucci, pici fatti a mano, pecorino di Pienza, salame di cinta senese e tanto altro.
Pura Crocus. Situato nei pressi di Montalcino lungo la SP 55, la specialità di questa azienda è lo zafferano e i proprietari sono sia coltivatori che rivenditori. Con molto piacere ci hanno spiegato come si svolge la raccolta dello zafferano, raccolta che avviene proprio nel mese di ottobre, e come viene lavorato. Oltre ai pistilli qui si possono anche acquistare la birra e il miele di acacia aromatizzati allo zafferano, che si abbinano perfettamente al pecorino di Pienza.
E voi siete mai stati in Val d’Orcia? Avete domande, volete raccontarmi la vostra esperienza o volete consigliarmi altre strutture pet friendly o qualche altro posto in zona da visitare la prossima volta? Scrivete nei commenti o mandatemi una email, sarò contenta di rispondervi 😊!
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