Il Pura Tanah Lot, ecco tutte le informazioni utili per visitare il tempio induista sul mare più famoso dell’Indonesia che si trova a Bali occidentale 😉! Si tratta di uno dei templi più antichi di quest’isola e uno dei templi sul mare più importanti e venerati dalla popolazione balinese di fede induista.
Contenuti del post:
Come raggiungere il Pura Tanah Lot
Il Pura Tanah Lot si trova nella regione occidentale di Bali. E’ comodo da raggiungere sia da Ubud, dove soggiornano la maggior parte dei turisti in visita a Bali, sia da Kuta la località più frequentata nel sud dell’isola.
Da Ubud la distanza è di 33 chilometri e per raggiungerlo calcolate circa 1 ora di strada mentre da Kuta la distanza è di 23 chilometri ma il tempo di percorrenza supera talvolta i 90 minuti. Il tragitto per chi proviene dal sud di Bali è rallentato dal traffico intenso che si forma soprattutto nell’area di Canggu. Purtroppo è costante a qualsiasi ora del giorno e della notte di conseguenza vi troverete incastrati in un mare di auto e scooter dov’è praticamente impossibile riconoscere i due sensi di circolazione!
Il mio consiglio è di noleggiare uno scooter e raggiungere il sito in autonomia. Se non potete o non volete farlo le alternative sono ingaggiare un autista privato oppure prendere una corsa con Grab o Gojek (le app di servizio taxi più usate a Bali). Purtroppo i mezzi pubblici sono praticamente inesistenti!
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Informazioni generali
Quanto costa entrare al Tanah Lot
Il parcheggio dello scooter costa 3.000 IDR (circa € 0,18). Il parcheggio è enorme, uno dei più grandi visti nei templi di bali! Mi raccomando non perdete il biglietto che vi lasciano quando pagate, dovete esibirlo in uscita e se non ce l’avete vi fanno pagare di nuovo.
L’ingresso al tempio invece costa 60.000 IDR (circa € 3,50).
Norme comportamentali
- All’interno dell’area templare non è obbligatorio indossare il sarong ma se ne avete uno vostro vi consiglio di indossarlo in segno di rispetto.
- Ai non fedeli è permesso visitare gli ambienti esterni ma è vietato l’ingresso nei templi, lì hanno accesso solo i fedeli per pregare.
- E’ vietato scambiarsi effusioni amorose (baci e abbracci), limitatevi quindi a tenervi per mano anche quando vi scattate le foto.
- Se siete donne sappiate che è vietato entrare nel complesso durante i giorni del ciclo mestruale. Vi verrà chiesto in maniera esplicita e, almeno nel mio caso, in maniera abbastanza sgarbata, alla biglietteria.
Vi ricordo che viaggiare vuol dire rispettare la cultura del paese che si visita ed essere turisti non ci giustifica ad assumere atteggiamenti offensivi verso gli altri.
Visitare il Pura Tanah Lot, il tempio sul mare
Il Pura Tanah Lot è dedicato alla divinità del mare e per i balinesi ha una grande valenza culturale e religiosa. Esso è legato al sacerdote Nirartha lo stesso che ha fatto erigere il Pura Luhur Uluwatu, il tempio situato nel sud di Bali.
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Il Pura Tanah Lot è anche uno dei templi più visitati e fotografati di tutta l’isola e, proprio per la sua popolarità sia religiosa che turistica, è sempre molto affollato. Se volete visitarlo con tranquillità il momento migliore per farlo è la mattina presto anche se dal punto di vista fotografico questo tempio dà il meglio di sé al tramonto.
Prima dell’ingresso al tempio… il mercato!
Come succede per molti templi balinesi diventati famosi tra i turisti, e di conseguenza più frequentati di altri, prima dell’ingresso vero e proprio al tempio si trova un mercato. Quello trovato a Tanah Lot, così come quello del Tirta Empul, è uno dei più grandi che ho visto!
L’area mercato è suddivisa tra bancarelle e botteghe coperte e potete trovarci di tutto: vestiti, alimentari, utensili per la casa, classiche paccottiglie per turisti e raffinati prodotti artigianali. State attenti però! Controllate sempre la qualità della merce e ricordatevi che i prezzi vanno sempre contrattati, così facendo eviterete delle fregature pazzesche!
L’area templare
All’ingresso troverete ad accogliervi il tradizionale portale d’ingresso ai templi induisti (candi bentar). Scendete dai gradini e percorrete il breve viale in discesa, superato il secondo portale vi troverete di fronte ad un bivio e ad un parapetto che si affaccia sull’oceano. Noi, mentre sulle nostre teste si stavano addensando delle minacciose nubi grigie cariche di pioggia, siamo andati verso destra.
Il complesso templare di Tanah Lot è costituito da un grande tempio, quello che da il nome al complesso, e altri più piccoli. Tutti questi templi sono degli spazi riservati ai fedeli. Sono dei luoghi destinati alla preghiera in cui i frequentatori si “isolano” dalle macchine fotografiche e dal chiacchiericcio costante dei turisti. Sulle murette che li delimitano si possono vedere delle statue di demoni vestite con sarong bianco e oro mentre sugli altari non mancano mai le ceste ricolme di fiori. Molti di questi sono chiusi altri accolgono una manciata di fedeli.
Tra un tempio è l’altro si snodano dei vialetti cementati e si susseguono piccole pagode, giardini tagliati di fresco e aiuole fiorite. Arrivati in fondo al viale troverete una corda rossa e un cartello che blocca il passaggio. Davanti a voi si scorge un vialetto affiancato dalle tradizionali statue demoniache balinesi che porta a due piccoli templi.
Il meteo peggiora, si alza il vento e le nuvole corrono sopra alle nostre teste diventando sempre più minacciose. Io rimango incantata ad ammirare la potenza delle onde dell’oceano infrangersi sulla scogliera. Sarò anticonvenzionale ma per me il brutto tempo ha reso tutto il contesto paesaggistico del Tanah Lot molto suggestivo e ha dato alle statue votive un aspetto ancor più minaccioso e mostruoso!
Tornati sui nostri passi siamo andati nel senso opposto. Qui si trova il miglior punto panoramico per vedere la grande roccia nel mare che accoglie il Pura Tanah Lot ma… se volete scattarvi una foto qui dovete avere tanta pazienza e mettervi in coda! Pensate che qualche tempo fa il Pura Tanah Lot stava per crollare, indebolito dalla potenza dell’oceano, e così, per salvarlo, sia il tempio che la roccia che lo accoglie sono stati interamente ricostruiti!
Ricevere la benedizione al Pura Tanah Lot
Quando c’è la bassa marea è possibile raggiungere la base della roccia. Fate attenzione quando camminate a non scivolare sulle rocce levigate dalle onde dell’oceano! Noterete una piccola grotta all’interno della quale due sacerdoti impartiscono le benedizioni. Chi desidera ricevere la benedizione, turisti e non, deve lasciare un’offerta pecuniaria in un cestino. Si avvicina poi ai sacerdoti che per prima cosa schizzeranno il suo viso con dell’acqua presa da una ciotolina, gli appiccicheranno poi un chicco di riso in fronte ed, infine, gli metteranno un fiore di ibisco tra orecchio e capelli. Nel frattempo viene formulata una preghiera ed il fedele deve rimanere fermo con le mani giunte al petto. Alla fine si ringrazia chinando il capo e ci si allontana cedendo il posto a chi sta dietro.
Consiglio spassionato: approcciatevi alla benedizione non per farsa turistica o per collezionare il video instagrammabile (ne ho visti parecchi di turisti comportarsi così). Fatelo solo se volete veramente avvicinarvi a questo tipo di rituale.
L’area ristorazione
Superata l’area templare il sentiero prosegue tra una decina tra bar e warung affacciati su una terrazza panoramica che guarda l’oceano e il Pura Tanah Lot. L’ideale è venire qui al tramonto per guardare il sole scendere nelle acque dell’oceano. Ovviamente i tavolini più vicini al mare sono i più gettonati di conseguenza per l’aperitivo vi conviene arrivare qui almeno un’ora prima del tramonto, intorno alle 17:00!
Un punto panoramico privilegiato!
Dopo l’ultimo bar troverete un cartello con scritto “Tanah Lot Overlook”. Seguite la freccia. Andando in quella direzione vi lascerete la gran parte dei turisti alle spalle e vi troverete in quasi completa solitudine ad attraversare il campo da golf del Pan Pacific Nirwana Resort.
Arrivati a pochi passi dall’ingresso al resort voltatevi e… eccolo! L’oceano che accoglie la roccia con abbarbicato lo spettacolare Pura Tanah Lot e attorno a voi nessuno a disturbare la visuale.
Si dice che ognuno dei templi dedicati alla divinità marina dovesse essere visibile da quello successivo. Ecco perché questi templi sono stati costruiti “incatenati” uno di seguito all’altro lungo tutta la costa sud-occidentale di Bali. Da questo punto panoramico, con le giuste condizioni meteo, il più vicino si vede senza alcuna difficoltà.
Se avete domande non esitate a lasciare un commento o a scrivermi un’email 😉!
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