Ci sono dei palazzi che sono talmente iconici da diventare l’emblema di un’intera regione. L’Alhambra di Granada, il palazzo più visitato dell’Andalusia, è uno di questi così vi ho preparato un articolo in cui troverete tutte le informazioni utili per sua la visita.
Contenuti del post:
Informazioni utili per la visita dell’Alhambra
L’Alhambra di Granada è la fortezza simbolo della dominazione musulmana medievale in Spagna. Essendo il palazzo più visitato dell’Andalusia vi consiglio di prenotare il vostro ingresso con almeno 3 mesi di anticipo, anche 6 se pensate di andarci in agosto! Cliccando qui potete accedere alla pagina di prenotazione e acquistare il vostro biglietto indicando il giorno e la fascia oraria d’ingresso. La spesa non è rimborsabile!
Esistono diversi tipi di biglietto, scegliete quello più adatto alle vostre esigenze. Io vi consiglio il biglietto da € 19,10 che vi da accesso ad Alcazaba, Palazzi Nasridi, Generalife e Partal. In alternativa c’è quello da € 10,60 ma vedrete solamente Alcazaba, Generalife e Partal. L’ingresso in notturna è sicuramene affascinante ma il tempo a disposizione per la visita (1 ora e mezza) a mio parere è troppo poco.
Gli orari:
- diurni: 08:30 – 18:00 (dal 15/10 al 31/03), 08:30-20:00 (dal 01/04 al 14/10);
- notturni (Palazzi Nasridi e Giardini Generalife): 20:00-21:30 (dal 15/10 al 31/03), 22:00-23:30 (dal 01/04 al 14/10).
Cliccate qui per accedere al sito ufficiale e vedere i prezzi e gli orari aggiornati.
La visita dell’Alhambra di Granada
L’Alhambra di Granada è una fortezza medievale musulmana che è rimasta intatta per secoli. Nata come cittadella fortificata nel X secolo con il nome di “al-qala’a al-hambra” è stata dapprima sede califfale e poi, caduta in mano ai re cattolici nel 1492, sede della corte reale di Spagna. Alla morte dei re cattolici è stata abbandonata ed è caduta in degrado. E’ stato Irving, uno scrittore newyorkese, a riscoprirla e con il libro “Tales of Alhambra” le ha ridato popolarità.
La strada verso l’ingresso
Superata la Puerta de las Granadas, un arco trionfale eretto da Carlo V nel 1536, inizia il Paseo de la Alhambra un ripido viale alberato che porta all’ingresso della fortezza.
La Puerta de Justicia è la porta d’ingresso alla fortezza. E’ stata eretta nel 1348 da Yusuf I ed è un monumentale portale ad arco dove sono scolpiti i simboli arabi della mano e della chiave. La leggenda narra che quando la mano raggiungerà la chiave ci sarà la fine del mondo e si apriranno le porte del paradiso.
I Palazzi Nasridi
I Palazzi Nasridi costituiscono quello che è l’Alcazár dell’Alhambra ovvero il cuore della fortezza musulmana. Era il luogo in cui i sovrani e la loro corte soggiornavano e svolgevano le funzioni amministrative. Per la visita calcolate circa 1 ora e mezza.
Le sale che si susseguono una dopo l’altra sono di una bellezza magnetica. Gli elementi che le accomunano sono l’acqua e la vegetazione, infatti, il gorgoglio dell’acqua è costante così come la presenza di fontane e di grandi piante ornamentali. Gli ambienti risultano così freschi anche nelle torride giornate estive.
Il Mexuar
La vostra visita inizierà dal Mexuar, l’anticamera dove un tempo venivano messi in attesa coloro che dovevano essere ricevuti dall’emiro. In epoca cristiana questo ambiente è stato trasformato in una cappella ma sono stati conservati il prezioso soffitto in legno intarsiato con motivi geometrici e le colonne in marmo bianco lavorate che lo sorreggono.
Il Patio de los Arrayanes
Entrati nel Palazzo di Yusuf I e superato il Patio del Cuarto Dorado si raggiunge il delizioso Patio de los Arrayanes. Al centro si trova una vasca rettangolare contornata da profumate siepi di mirto e le sale che si sviluppano tutto attorno erano le stanze private della famiglia reale: la residenza ufficiale dei sultani.
La Sala de los Embajadores
Il Cuarto de Comares è decorato con stucchi e maioliche colorate che ne ricoprono interamente le pareti e precede la Sala de los Embajadores. Qui avvenivano agli incontri ufficiali del sultano mentre in epoca cristiana è stata trasformata nella sala del trono. Le pareti sono decorate a maioliche e da un pregiato soffitto composto da 8.000 tasselli in legno di cedro. Esso raffigura i sette cieli dell’islam e, infatti, sembra un cielo stellato!
Il Patio de los Leones
Il Patio de los Leones è uno degli ambienti più famosi e fotografati dell’Alhambra ed è la massima espressione artistica ed architettonica islamica dell’Alhambra. Il patio, costruito durante il sultanato di Muhammad V, è composto da 124 colonne simmetriche suddivise su più assi ed è decorato con stucchi e versi arabi inneggianti all’amore. Al centro si trova la fontana marmorea del XI secolo con dodici grandi leoni disposti in maniera circolare dalle cui fauci sgorga acqua fresca.
La Sala de Abencerrajes
La Sala de Abencerrajes è decorata con azulejos sivigliani del XVI secolo e gli elaborati stucchi la fanno sembrare una grotta con delle stalattiti. La leggenda narra che il sultano della dinastia degli Abencerrajes, durante una lotta intestina per il trono, qui abbia fatto uccidere i membri della famiglia che lo avevano tradito. Le macchie color ruggine presenti sul bordo della fontana centrale sarebbero proprio alcune gocce di sangue delle vittime.
La Sala de los Reyes
La Sala de los Reyes sul soffitto riporta una decorazione che assomiglia ad una ragnatela. Questa è una decorazione tipica dell’islam perché richiama alla leggenda che vuole che Maometto si sia rifugiato in una grotta ricoperta da una tela di ragno.
La Sala de las dos Hermanas
La Sala de las dos Hermanas, un’altra delle sale più fotografate dell’Alhambra, è così chiamata per le due lastre di marmo poggiate ai lati della fontana principale. Quest’ultime sono identiche per dimensione, colore e peso. Alle pareti ci sono delle decorazioni policrome a motivi vegetali e altre lavorazioni, invece, riportano i versi del poema scritto in onore della vittoria di Muhammad V ad Algeciras del 1369. Il soffitto a cupola è lavorato a muqarnas con 5.000 minuscoli alveoli ed è il più grande tra quelli lasciati dagli arabi in Spagna.
El Partal
La Casa Reale è la zona che nel XVI secolo era riserva a re Carlo V, il panorama sui bianchi quartieri di Albaycín e Sacromonte vi incanterà. Uscendo poi vi troverete di fronte a El Partal, un’area terrazzata dove si trovano le case nasridi di epoca cristiana che mostrano un’architettura completamente diversa dagli altri ambienti.
Il Palazzo di Carlo V è l’unico esempio di palazzo rinascimentale a pianta circolare iscritta in un quadrato presente in Spagna. La sua costruzione è iniziata nel 1527 su progetto di Pedro Machuca, attualmente è sede di due musei d’arte.
L’Alcazaba
L’Alcazaba è la parte più antica di tutto il complesso e rappresenta la roccaforte di Granada. Una cittadella fortificata costruita con mattoni rossi dalle cui torri, che originariamente erano 24 e oggi sono solo 8, avvenivano gli avvistamenti militari. La torre più alta è la Torre de la Vela che raggiunge i 26 metri di altezza.
Salendo su una stretta scala si raggiunge la terrazza e da qui si ha una visuale completa dell’Alcazaba ma anche di quasi tutta Granada. Qui si trova la grande campana che un tempo serviva ad annunciare eventuali pericoli ed è stato qui che, nel gennaio 1492, sono stati issati gli stendardi della Reconquista.
Il Generalife
I giardini del Generalife sono enormi e per visitarli con la giusta calma calcolate almeno 2 ore.
Passeggiate tra i giardini, perdetevi tra le fontane e i profumi dei numerosi fiori colorati. Il Generalife è un luogo che incanta ad ogni passo: vi rinfrescherà dalla calura pomeridiana, vi riempirà gli occhi di bellezza e i timpani del dolce suono dell’acqua e del fruscio delle fronde degli alberi che si muovono al vento.
Percorrete il Paseo de las Torres, un viale alberato che corre sul bordo della collina e che regala degli scorci panoramici bellissimi sul giardino e sulle abitazioni che qua e là fanno capolino tra il verde della vegetazione. Soffermatevi all’interno delle torri che si susseguono per ammirare le decorazioni con maioliche e stucchi.
La passeggiata vi porterà alla superba bellezza dei Jardines Nuevos, una serie di giardini ciascuno dei quali con una vasca centrale rettangolare e una piccola fontana a forma di ciotola posta a terra. Tutto attorno sono stati geometricamente organizzati i filari di siepi, i roseti e i cipressi. Un luogo in cui la realtà sembra confondersi con la fantasia, un luogo magico e molto romantico.
Tra un labirinto di siepi, vialetti alberati, fontane zampillanti e roseti fioriti si arriva al Patio de la Acequia, uno dei più belli dell’Alhambra. E’ la volta poi del Patio de la Sultana dove si trova un tronco di cipresso ultracentenario, ed, infine, la Escalera del Agua, una scalinata intervallata da fontanelle con fiotti d’acqua che scorrono lungo i corrimani.
Nel mondo musulmano i giardini avevano lo scopo di distendere lo spirito in un ambiente armonioso che fosse il più possibile simile all’immagine che avevano del Paradiso. Ecco perché nelle loro residenze è sempre presente l’acqua. L’acqua è un bene prezioso, serve al sostentamento ma anche alla purificazione del corpo e dell’anima, infatti, nel Corano il Paradiso viene descritto come “il luogo in cui scorrono mille ruscelli”.
Voi avete mai visitato l’Alhambra di Granada? Avete domande o volete raccontarmi la vostra esperienza? Scrivete nei commenti oppure mandatemi una email, sarò contenta di rispondervi 😊!
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