Il Grand Canyon è l’icona indiscussa del Southwest e come tale è una tappa d’obbligo in ogni on the road che si rispetti! Ecco perché ho deciso di scrivere uno dei post organizzativi che tanto vi piacciono. Un articolo pieno di consigli utili e con tutti i link indispensabili 😉! Una mini guida al Grand Canyon National Park per sapere cosa fare e vedere sul South Rim, il suo “bordo” più turistico.
Quando dicevo ai conoscenti che sarei andata in America dicevo: “vado a vedere il Grand Canyon!”, in realtà andavo a vedere molto di più ma era “lui” il motivo principale del nostro viaggio! Insomma, sono arrivata qui carica di aspettative ma, forse perché avevo già visto gli straordinari parchi dello Utah, sono rimasta un po’ delusa.
Col senno di poi, è una visita che vi consiglio? Certo che sì! Vedere il solco lasciato dallo scorrere del Colorado River nel corso dei millenni è uno spettacolo che vale un viaggio fin qui!
Contenuti del post:
Accesso al Grand Canyon National Park
Il Grand Canyon National Park è uno dei parchi americani più grandi e di conseguenza ci sono diversi ingressi che sono dislocati tra North Rim, South Rim e West Rim. I punti di accesso al South Rim sono due: la East Entrance e la South Entrance entrambe lungo la Hwy 64.
L’accesso al parco è sempre segnato dalla stazione dei ranger dove si paga il biglietto d’ingresso:
- $ 35 costo per ogni veicolo con massimo 4 persone a bordo valido per 7 giorni consecutivi;
- $ 80 costo della America the Beautiful, la tessera che da accesso a tutti i parchi nazionali americani per 1 anno ad 1 veicolo con massimo 4 persone a bordo;
- questa è l’opzione che vi consiglio se avete in previsione di visitare più di due parchi nazionali durante il vostro viaggio.
Come organizzare la visita lungo il South Rim
Raccolta delle informazioni
Io per organizzare la visita all’interno del Grand Canyon National Park ho trovato molto utile la guida Lonely Planet “Stati Uniti I grandi Parchi”, dove questo parco è descritto in maniera impeccabile in tutte le sue parti.
Oltre a questa direi che è indispensabile consultare anche il sito ufficiale dove ci sono tantissime informazioni utili per organizzare la visita.
Una volta in loco la prima cosa da fare è andare al Visitor Center per informarsi su eventuali chiusure, sugli orari di alba e tramonto e sullo stato dei sentieri che si vogliono percorrere. E’ importante sapere gli orari di alba e tramonto perché:
- se volete godervi lo spettacolo dal giusto punto panoramico dovete sapere a che ora arrivarci!
- dovete calcolare di portare a termine i trekking, o tappe di essi, prima del tramonto altrimenti con il buio potreste trovarvi in difficoltà.
Come spostarsi lungo il South Rim del Grand Canyon
Gli shuttle gratuiti
Gli shuttle gratuiti operano lungo il South Rim del Grand Canyon con diverse linee ma quella più frequentata è sicuramente la linea che dal Visitor Center vi porta ad Hermits Rest. Questa corsa, percorsa nella sua interezza, ha una durata di circa 50 minuti ma potete fare saliscendi a piacimento dalle varie fermate.
Alcune linee sono operative tutto l’anno mentre altre vengono messe in funzione solo durante i mesi estivi (da marzo a novembre). Generalmente sono in funzione dalle 6:00 alle 20:30 (dall’alba al tramonto nei mesi invernali) e partono ad intervalli di circa 20 minuti. Cliccate qui per vedere la mappa con tutte le linee disponibili ed il periodo in cui sono attive.
Mezzo proprio
Le strade che sono sempre percorribili con la vostra auto sono: il tratto di Hwy 64 tra la South Entrance ed il Visitor Center e la Desert View Drive, ovvero la strada panoramica che dalla East Entrance arriva al Visitor Center.
In altre strade, invece, durante la stagione estiva, vige il divieto di transito ai mezzi privati ma tenete presente che in quel periodo circolano gli shuttle gratuiti! Nello specifico si tratta della Hermits Road e della Yaki Point Road.
Accorgimenti e consigli utili
Il South Rim del Grand Canyon si trova ad un’altitudine di 2.074 metri ed è una zona soggetta ad un elevato sbalzo termico tra giorno e notte quindi:
- portatevi una felpa e una giacca antivento da utilizzare la mattina presto e nel tardo pomeriggio. Anche in piena estate!
- i mesi più caldi sono giugno, luglio e agosto e in questo periodo le temperature massime superano facilmente i 35°C. I miei consigli sono di:
- bere almeno 3 litri di acqua al giorno;
- evitare di fare escursioni impegnative nelle ore più calde;
- indossare abiti freschi e un cappello per proteggersi dal sole;
- mettersi la crema solare.
Considerazioni sulle escursioni:
- il Rim Trail è l’unica escursione che non presenta particolari difficoltà: è asfaltata e pianeggiante;
- tutte le altre escursioni:
- scendono sotto al bordo del canyon;
- sono solo per escursionisti esperti perché la più semplice è definita di moderata difficoltà!
- durano da un minimo di 7 ore ad un massimo di 3 giorni;
- i sentieri sono tutti ripidi, stretti e con un notevole dislivello;
- non ci sono parapetti di nessun tipo! Non troverete nulla a frapporsi tra voi ed il profondo baratro del canyon se non i cartelli di pericolo… non ignorateli e non fate gli spacconi!
Attenzione anche agli animali selvatici:
- quando guidate rispettate sempre i limiti di velocità: non è raro che gli animali selvatici si posizionino a bordo strada o decidano improvvisamente di attraversare o sostare su di essa. Probabilità che aumenta nelle ore di alba e tramonto;
- è sconsigliato muoversi nel parco dopo il tramonto perché aumentano le probabilità di incontrare coyote e puma, di sicuro non sarebbe un’incontro piacevole 😅!
- lungo i sentieri, di giorno, è molto facile trovare dei simpatici scoiattoli, non cercate di avvicinarli offrendo loro del cibo, oltre a non essere etico, vi potreste beccare una bella multa!
Viaggiate con un cane al seguito?
Benissimo, questo parco americano è uno dei più attrezzati per i nostri amici a 4 zampe!
Pensate che il Grand Canyon National Park è uno dei pochissimi parchi americani che offre il servizio “canile” ai propri visitatori! Si tratta di un luogo custodito, sicuro e gestito da personale competente in cui lasciare il vostro amico mentre visitate il parco. E’ un servizio a pagamento e va prenotato in anticipo. Questo è il link al sito ufficiale dove potete trovare tutte le informazioni aggiornate in merito.
Ricordatevi, inoltre, che i cani:
- devono essere tenuti sempre al guinzaglio con una lunghezza massima di 1,5 metri;
- non sono ammessi a bordo degli shuttle gratuiti;
- possono passeggiare solo nelle aree asfaltate e nell’area del Visitor Center. La cosa bella è che il Rim Trail, il sentiero che percorre il bordo del Grand Canyon dal Visitor Center ad Hermits Rest, è asfaltato di conseguenza i cani sono ammessi!
- tenete presente che se è tanto caldo per loro è più sicuro stare in canile, non correranno il rischio di fare un colpo di calore o di ustionarsi i polpastrelli!
- non possono camminare lungo i sentieri che scendono sotto al bordo del Grand Canyon perché:
- potrebbero disturbare la fauna selvatica;
- potrebbero diventare prede per puma e coyote;
- i sentieri sono ripidi e stretti e potrebbe essere pericoloso (rischio caduta) per il cane stesso, per il suo proprietario e per gli altri escursionisti.
Quanto tempo dedicare alla visita del South Rim del Grand Canyon
Il giusto tempo da dedicare al Grand Canyon per visitare il South Rim dipende molto dalle attività che volete fare.
Almeno tre giorni. E’ il tempo che vi serve se, oltre a vedere i punti panoramici del parco, volete affrontare lo splendido Bright Angel Trail. Si tratta di uno dei trekking più belli del parco che ha durata di 2/3 giorni e scende fino in fondo al canyon, lungo le sponde del Colorado River.
Un giorno. Se sfruttato dall’alba al tramonto è il minimo indispensabile 😅! Riuscirete a percorrere in auto la Desert View Road e a percorrere in parte a piedi in parte con gli shuttle gratuiti il Rim Trail. Forse non riuscirete a vedere tutti i punti panoramici, fate una scelta accurata e godetevi la vista!
Due giorni è il giusto compromesso. Questo lasso di tempo vi permetterà di vedere tutti i punti panoramici lungo il South Rim e di fare un’escursione. Potete scegliere di percorrere il facile Rim Trail restando sul margine del bordo oppure una parte dei più impegnativi Bright Angel Trail o Hermit Trail. In questo caso proverete l’emozione di scendere sotto al bordo del Grand Canyon, non arriverete in fondo ma sarà comunque emozionante e darete il giusto tempo a questo miracolo geologico.
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Quando andare al Grand Canyon National Park
Volete affrontare i trekking che scendono sotto al bordo del canyon? Nel vostro caso vi consiglio di scegliere i mesi intermedi: maggio oppure settembre/ottobre. Evitate i mesi estivi perché troppo caldi e l’inverno perché talvolta a causa delle condizioni metereologiche i sentieri vengono chiusi.
Se il trekking non fa per voi allora potete prendere in considerazione qualsiasi stagione. Il South Rim del Grand Canyon è visitabile tutto l’anno.
La formazione geologica del Grand Canyon
Se volete capire qualcosa in più della formazione geologica del Grand Canyon vi consiglio di fare una tappa al Yavapai Geology Museum!
Il Grand Canyon oggi è lungo complessivamente 446 chilometri e nel suo punto più largo misura 16 chilometri raggiungendo una profondità massima di 1.829 metri. E’ enorme, ma non è sempre stato così!
Come tutto ebbe inizio
Due miliardi di anni fa tutto il Southwest era sommerso da un mare interno. Nel corso dei millenni si è prosciugato e nel Mesozoico, a causa dei movimenti tettonici, la pianura del Colorado River si è alzata andando a creare l’altopiano del Colorado Plateau. Quando i movimenti terrestri hanno sollevato le Rocky Mountains l’altopiano si è corrugato andando a creare una sorta di scala rocciosa. Sul punto più alto di questa “scala” si trova il Bryce Canyon mentre sul punto più basso il Grand Canyon.
Il Colorado River, dal canto suo, nel corso di sei millenni ha eroso il terreno portando alla luce i diversi strati geologici. Pensate che la parte più antica risale a 1,8 miliardi di anni fa e per questo motivo si dice che sugli strati geologici esposti sulle pareti del Grand Canyon si possono leggere i due quinti della storia della Terra!
Il primo a studiare la storia geologica del Grand Canyon è stato John Newberry nel 1858. Egli è stato anche il primo a scendere lungo le pareti del canyon e a raggiungerne il fondo individuando una quarantina di strati geologici.
Grand Canyon cosa fare e vedere lungo il South Rim in due giorni
Il Grand Canyon National Park è stato proclamato tale nel 1919 ed è uno dei pochissimi parchi americani a rientrare nella lista dei patrimoni UNESCO.
Noi, durante il nostro on the road tra i parchi del Southwest, abbiamo dedicato al Grand Canyon National Park due giorni. Il primo giorno abbiamo percorso la Desert View Drive fermandoci nei vari punti panoramici mentre il secondo giorno abbiamo percorso a piedi il Rim Trail facendo tappa ai vari punti di interesse.
Entrambi i giorni uscendo dalla South Entrance all’imbrunire abbiamo avuto l’occasione di vedere tantissimi cervi cibarsi tra gli alberi della Kaibab National Forest a due passi dalla careggiata. Che emozione 😍!
Noi non abbiamo percorso nessuno dei trekking che scendono lungo le pareti del canyon perché non avevamo la preparazione fisica adeguata. Abbiamo rinunciato perché rischiavamo di trovarci in difficoltà.
Cosa fare e vedere lungo la Desert View Drive
Chi entra nel Grand Canyon National Park dalla East Entrance comincia a percorrere la spettacolare Desert View Drive.
La prima tappa che merita una sosta è la Desert View. Qui si trova la Watchtower, una torre alta 21 metri che è stata progettata da Mary Colter nel 1932 su ispirazione delle torri di guardia degli antichi pueblos. All’interno c’è uno shop che, oltre a diversi gadget a tema Grand Canyon, vende anche prodotti artigianali Navajo e Hopi. In cima alla torre c’è una terrazza panoramica e davanti a voi lo spettacolo è emozionante: le pareti stratificate del canyon scendono verticali e, molto più in basso, lo scorrere placido del Colorado River.
A seguire Navajo Point dove avrete una vista privilegiata su due formazioni rocciose tra le più significative del Grand Canyon National Park: l’Escalante Butte e il Cardenas Butte.
Moran Point è il punto panoramico dedicato a Thomas Moran un paesaggista che tra il 1899 ed il 1920 raffigurò il Grand Canyon rendendolo famoso in tutto il mondo. Sinceramente sia questo che il Lipan Point, se non avete molto tempo, li potete saltare perché il panorama che offrono ha la stessa prospettiva di Navajo Point.
Una delle tappe che dovete assolutamente fare è, invece, il Museo e le Rovine Tusayan che si possono visitare gratuitamente seguendo un percorso obbligato. Nel territorio del Grand Canyon, come attestano alcune pitture rupestri, la presenza umana è attestabile a 12 mila anni fa. Queste popolazioni nomadi circa 2 mila anni fa sono diventate stanziali e hanno costruito i pueblos, pensate che quelli trovati su tutto il territorio del Grand Canyon sono ben quattro mila! Le Rovine Tusayan in particolare risalgono al 1185 d.C.
Il Grandview Point è, tra i punti panoramici lungo la Desert View Drive, quello più esposto sul South Rim. La visuale da qui è molto ampia ed è uno degli spot fotografici più belli dove aspettare il tramonto.
L’altro punto panoramico in cui andare all’ora del tramonto è Yaki Point. La luce del sole che tramonta tinge il crinale del North Rim di un arancio cupo e intenso mentre sul resto del canyon si alternano suggestivi giochi cromatici di luce e ombra. Rimarrete senza fiato e con le lacrime agli occhi dall’emozione!
Mother Point è il punto panoramico sulla Desert View Drive più vicino al Visitor Center. Questo è il punto panoramico da preferire per vedere l’alba o comunque dove venire di prima mattina quando le pareti del canyon si illuminano dalla delicata luce rosata del mattino. E’ questo, infatti, il momento della giornata in cui le stratificazioni rocciose sono così nette al punto da sembrare dipinte.
Cosa fare e vedere lungo il Rim Trail
Il Rim Trail è un sentiero pavimentato, in piano che si snoda per 19 chilometri lungo il South Rim dal Visitor Center a Hermits Rest. In alcuni tratti, quelli in cui ci si allontana dal bordo del Grand Canyon, non è molto scenografico anzi, è quasi monotono.
Ma vediamo assieme quali sono le tappe da non perdere lungo il percorso!
La prima sosta è a Mojave Point che è considerato uno dei punti panoramici più spettacolari del Grand Canyon National Park. La vista è ampia e spazia su tutti i picchi circostanti nonché su tre rapide del Colorado River, ipnotiche increspature d’acqua che creano mulinelli che si annodano tra le rocce rossastre.
A Powell Point si trova il Powell Memorial, un monumento costruito nel 1915 in onore a John Wesley Powell colui che ha guidato la prima spedizione lungo il corso del Colorado River nel 1869. Questo è un luogo simbolico nella storia del Grand Canyon National Park perché è stato proprio qui che nel 1919 ne è stata dichiarata la nascita!
Qualche chilometro più avanti fermatevi al The Abyss laddove i dirupi del Grand Canyon si presentano in tutta la loro agghiacciante profondità. Di fronte ai vostri occhi si paleserà un precipizio profondo 790 metri dove le cangianti falesie del Great Mojave precipitano verticalmente nel Colorado River. Fate molta attenzione a non sporgervi troppo, il rischio di caduta è molto elevato!
Segue poi il Monument Creek Vista una terrazza panoramica che si affaccia su una sorta di anfiteatro dove le rocce dai toni infuocati sono disposte a gradoni concentrici. Il punto migliore per godervi lo spettacolo è una roccia piatta protesa sul baratro, non è eccessivamente pericoloso ma ve lo sconsiglio se soffrite di vertigini!
Ultimo punto panoramico prima di Hermits Rest è Pima Point da dove la vista spazia per chilometri verso est. La ferita capillare lasciata dal Colorado River qui sembra molto più netta rispetto a quelli visti in altri punti del South Rim e la colorazione delle rocce con il sole del mezzogiorno si offrono con un’intensità maggiore.
Gli edifici storici da vedere lungo il South Rim
La Hopi House è un edificio in pietra progettato da Mary Colter che è stato interamente costruito da uomini Hopi. E’ stata ultimata nel 1905 e al suo interno si sono mantenute le rifiniture delle tradizionali abitazioni indiane con le pareti in adobe. Fin dall’inizio gli Hopi vendevano qui i loro prodotti artigianali e intrattenevano i turisti con delle danze tradizionali.
El Tovar è il fiore all’occhiello dell’intera rete di lodge dei parchi nazionali americani, quello più lussuoso e ovviamente il più rinomato del Grand Canyon National Park. E’ stato costruito nel 1905 ed è stato finanziato dalla Atchison, Topeka & Santa Fe Railway e dalla sua posizione privilegiata sul South Rim lo spettacolo è assicurato in ogni ora del giorno! Il prezzo per una camera? Questo è il sito ufficiale per poterlo scoprire ma vi anticipo che non è una spesa alla portata di tutti. Nonostante questo le sue camere vanno velocemente sold out, vi consiglio di prenotare con un anno di anticipo!
Dove dormire vicino al Grand Canyon National Park
La cittadina più vicina alla South Entrance è Tusayan ma gli alloggi non sono per nulla economici.
La soluzione più economica e vicina all’ingresso del parco è la cittadina di Williams, posta lungo la Historic Route 66. Noi abbiamo alloggiato al Ramada by Wyndham Williams/Grand Canyon Area che aveva un ottimo rapporto qualità prezzo. La camera era pulita e discretamente spaziosa, inoltre, vicino alla reception era stato messo a disposizione degli ospiti un self service h24 con bevande sia fresche che calde.
E voi siete mai stati al Grand Canyon National Park? Avete domande o volete raccontarmi come lo avete visitato? Scrivete nei commenti oppure mandatemi una email, sarò contenta di rispondervi 😊!
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