Dal rifugio ciampedie al rifugio vajolet sul catinaccio con il cane
Escursioni con il cane | Escursioni in Trentino Alto Adige

Dal Rifugio Ciampedie al Rifugio Vajolet sul Catinaccio con il cane

4 Luglio 2021

L’escursione dal Rifugio Ciampedie al Rifugio Vajolet è senza dubbio una delle più belle escursioni da fare sul Gruppo del Catinaccio con il proprio cane. Si tratta di un’escursione ad alta quota di media difficoltà che è alla portata di tutti coloro che abbiano un minimo di preparazione fisica. E’ un percorso che dal punto di vista paesaggistico regala delle vedute spettacolari su uno degli scenari più conosciuti e suggestivi delle Dolomiti. Insomma, un’escursione che non delude le aspettative!

Come raggiungere il Rifugio Ciampedie

Si parte da Vigo di Fassa, uno dei principali centri abitati della Val di Fassa, che si trova a 1.382 metri s.l.m. e da qui si prende la comoda Funivia Catinaccio. I biglietti a/r costano € 20,00 a persona, i cani viaggiano gratis e devono indossare la museruola. Una volta saliti a bordo in 5 minuti si arriva a quota 1.998 metri s.l.m., sul pianoro di Ciampedie, con una spettacolare vista sulle Dolomiti di Fassa. Per gli orari e i costi aggiornati della funivia cliccate qui!

Funivia Catinaccio

Scott è già salito in funivia ma questa è stata la prima volta in funivia con la museruola e devo dire che si è comportato in maniera impeccabile!

Lo so che pensate sia una cosa assurda mettere la museruola al proprio cane ma purtroppo in certe situazioni è obbligatoria! Come fare a farla accettare al proprio cane? Il mio consiglio è di abituare i vostri cani fin da cuccioli all’uso della museruola. Prendete un modello in tessuto (come quella che indossa Scott qui a lato) che è più confortevole. Fate giocare il vostro cucciolo mettendola e togliendola, elogiatelo e dategli uno snack dopo 5 minuti che la porta. Facendo ciò non la vedrà come una costrizione e non avrete alcun problema a mettergliela quando serve!

Il Catinaccio (o Rosengarten)

Il Catinaccio in lingua ladina è chiamato Rosengarten che significa “giardino delle rose”, ma qual è l’origine di questo nome? La leggenda narra che re Laurino, il re dei nani, dopo aver rapito la principessa ostrogota Similde si nascose nel suo roseto. Il movimento delle rose lo tradì e così i barbari dopo aver salvato Similde devastarono il roseto. Re Laurino, allora, lanciò una maledizione: nessuno avrebbe mai più potuto ammirare il roseto né di giorno né di notte, ma così facendo si dimenticò di menzionare il tramonto. E fu così che da quel momento il giardino, trasformato in pallida roccia, proprio in quel momento della giornata tornò a splendere dei suoi colori.

La leggenda in realtà rimanda al fenomeno naturale della Enrosadira, un fenomeno che si può ammirare al tramonto, nelle giornate terse, quando le pareti del Catinaccio prima si tingono di rosa, poi di rosso e, infine, della sfumatura violacea del tramonto.

Per molto tempo il Catinaccio è stato frequentato solo dai pastori e dai cacciatori di camosci. Sono stati proprio quest’ultimi, abili scalatori e conoscitori del territorio, a portare i primi turisti e i primi i pionieri inglesi sui sentieri del Catinaccio. Poi, grazie ai loro racconti, queste vette sono diventate famose e hanno richiamato escursionisti da tutta Europa.

Dati tecnici

  • difficoltà: medio-facile
  • punto di partenza: Rifugio Ciampedie
  • punto di arrivo: Rifugio Ciampedie
  • lunghezza: 10 km
  • tempo di percorrenza: 3h 30m
  • quota: dai 1.998 ai 2.243 mt. s.l.m.
  • dislivello: 451 mt.

Dal Rifugio Ciampedie al Rifugio Vajolet con il cane

La nostra escursione a 4 zampe sul Catinaccio ha inizio dal Rifugio Ciampedie, a 1.998 metri s.l.m. e, dopo una breve discesa, raggiunto il Rifugio Negritella seguiamo le indicazioni per il Sentiero CAI 540 in direzione Rifugio Gradeccia.

Rifugio Ciampedie al Rifugio Vajolet con il cane
Rifugio Ciampedie 1.998 mt. s.l.m.

Il sentiero è semplice, quasi pianeggiante, e si sviluppa su un’ampia strada forestale immersa nel bosco che è principalmente composto da pino cembro e da cirmolo.

CAI 540 Ciampedie - Gradeccia
Sentiero CAI 540

Alla nostra destra la vista spazia sulle Dolomiti di Fassa. Dominano il panorama la parete del Larséch con le sue guglie rocciose che si stagliano grigie e ancora parzialmente innevate sul cielo azzurro e la Valle del Vajolet che si allunga ai nostri piedi ricoperta da un rigoglioso bosco di conifere. Un paesaggio che incanta ad ogni passo!

Ciampedie Vajolet Catinaccio con cane
Valle del Vajolet

Arrivati in un’ampia conca erbosa ci troviamo di fronte ad un bivio. Prendiamo le indicazioni per il Rifugio Gradeccia e proseguiamo sulla larga forestale pianeggiante la nostra passeggiata ad alta quota.

CAI 540 Ciampedie Gradeccia

Superiamo il dismesso Rifugio Catinaccio e dopo 45 minuti di cammino arriviamo alla Conca di Gradeccia dove si trovano diversi rifugi tra cui l’omonimo Rifugio Gradeccia. Siamo a 1.948 metri s.l.m. e qui si trova anche un abbeveratoio con dell’acqua potabile dove potete riempire le vostre borracce e quelle dei vostri cani.

Conca Gradeccia
Rifugio Gradeccia 1.948 mt. s.l.m.
Rifugio Gradeccia

Da qui prendiamo il Sentiero CAI 546, un sentiero in discreta salita che si sviluppa su terreno sassoso e ghiaioso. In questi casi è fondamentale avere dei bastoncini da trekking perché sono un valido aiuto per affrontare la salita!

rifugio Ciampedie al Rifugio Vajolet sul Catinaccio con il cane
svincolo per il sentiero CAI 546

Il percorso in sé non presenta eccessive difficoltà perché è largo e non è esposto ma la salita è abbastanza ripida e lo sforzo fisico a questa altitudine toglie il respiro. Il mio consiglio è di bere poco ma di frequente e fare delle brevi soste per riprendere fiato senza perdere il ritmo. Sarà la scusante per ammirare lo spettacolo naturale che vi circonda!

Alla destra del sentiero scorre un torrente dalle acque gelide e cristalline, lasciate pure che i vostri cani si rinfreschino e bevano liberamente!

ruscello Vajolet

A metà giugno siamo ancora in bassa stagione e gli escursionisti sul sentiero si possono contare sulle dita di una mano. Proprio per questo motivo, visto che Scott è abituato a camminarci sempre a fianco, abbiamo deciso di lasciarlo senza guinzaglio così da non limitarci a vicenda nella salita.

Superata la prima ripida balza iniziale ci aspetta una costante salita verso la nostra meta. Alzando gli occhi la si può già vedere: una piccola casetta sul cucuzzolo di un alto sperone roccioso.

Sentiero CAI 546

Ai lati del sentiero crescono gli ultimi pini cembri e il pino mugo con il suo inconfondibile profumo che si diffonde nell’aria. La vegetazione, mano a mano che saliamo di quota, si fa sempre più rada e cominciamo anche a sentire i fischi delle marmotte “sentinella” che avvertono il branco della nostra presenza.

marmotta sulla Valle del Vajolet
marmotta sentinella

Manca poco alla meta finale, la salita è tosta e la fatica comincia a farsi sentire soprattutto sulle gambe e i polpacci. Il mio consiglio è quello di camminare lentamente ma in maniera costante cercando di trovare il giusto ritmo di respirazione, al bisogno fermarsi qualche minuto e poi riprendere.

Rifugio Preuss
Rifugio Paul Preuss 2.243 mt. s.l.m.

Dopo 1 ora 15 minuti di cammino siamo finalmente al Rifugio Vajolet, a 2.243 metri s.l.m. Per chi lo desidera qui è possibile pranzare, fare uno spuntino veloce oppure pernottare. Cliccando qui troverete tutte le informazioni su prezzi e periodi d’apertura. Vicino al rifugio si trova un abbeveratoio con acqua potabile dove potete riempire le vostre borracce e quelle dei vostri cani.

Rifugio Vajolet con Scott
Rifugio Vajolet 2.243 mt. s.l.m.

Il Rifugio Vajolet e il Rifugio Preuss sono stati costruiti alla base orientale della Cima Catinaccio, sullo sperone roccioso delle Porte Neigre, sul lato orientale delle Torri del Vajolet. Il punto migliore da cui godersi il panorama è la terrazza naturale che si trova vicino al Rifugio Preuss. Alla nostra sinistra, dando le spalle al rifugio, la parete del Larséch e alla nostra destra il Ciadenac (Catinaccio orientale) mentre sotto di noi la vista spazia sulla splendida Valle del Vajolet fino alla Roda di Vael. Il panorama da qui è spettacolare e ripaga di tutta la fatica fatta.

Valle del Vajolet
Panorama dal Rifugio Preuss

Le nuvole stanno cominciando ad addensarsi e si fanno sempre più minacciose così, per non trovarci in mezzo ad un temporale senza alcun riparo e con un sentiero ghiaioso in discesa da affrontare, decidiamo di incamminarci per il ritorno, ovvero ripercorrere il sentiero fatto in andata a ritroso. I bastoncini da trekking sono dei validi aiutanti anche in discesa perché danno molta più stabilità.

In 1 ora 20 minuti di cammino siamo al punto di partenza, alla stazione della Funivia Catinaccio. Ormai abbiamo il temporale sopra la testa ma per fortuna siamo riusciti a portare a termine la nostra escursione stando asciutti!

Dal Rifugio Ciampedie al Rifugio Vajolet Catinaccio cane

Consigli per l’escursione dal Rifugio Ciampedie al Rifugio Vajolet

  • andate all’Ufficio Turistico Val di Fassa oppure chiedete informazioni via email o telefono prima della partenza:
    • chiedete la mappa aggiornata dei sentieri;
    • informatevi sullo stato attuale dei sentieri;
    • informatevi sulle condizioni meteo della giornata;
    • fatevi consigliare sul sentiero migliore da intraprendere in base alle vostre esigenze, al tempo che avete a disposizione e alla vostra condizione fisica;
  • indossate calzature da trekking meglio se sono in Goretex e con suola Contagrip che danno una maggior aderenza al terreno, io ad esempio mi trovo benissimo con quelle di Salomon;
  • portatevi un kway o una mantella, in alta montagna la pioggia è sempre in agguato, soprattutto nel pomeriggio!
  • vestitevi a cipolla con abbigliamento tecnico e traspirante, vi consiglio anche di portare una felpa o un giubbetto antivento da mezza stagione;
  • non sottovalutate lo sforzo fisico ad alta quota e soprattutto non fate i supereroi: se sentite che non ce la fate fermatevi e tornate indietro;
  • portatevi una borraccia con almeno 1 litro d’acqua, poi potrete riempirla negli abbeveratoi che si trovano vicino ai rifugi;
  • bevete poco e spesso per mantenere il fisico ben idratato.

Consigli per i cani per l’escursione dal Rifugio Ciampedie al Rifugio Vajolet

  • portategli almeno 1 litro di acqua in una borraccia con beverino, poi potete riempirla agli abbeveratoi che si trovano lungo il percorso;
  • lungo il sentiero che sale al Rifugio Vajolet c’è un ruscello dove i cani possono tranquillamente rinfrescarsi e bere, fate attenzione, invece, che non mangino la neve perché potrebbe fare dissenteria;
  • la regola del bere poco e spesso vale anche per i nostri amici a 4 zampe!
  • il dislivello è notevole e il terreno ghiaioso rende per i nostri cani la salita abbastanza impegnativa per questo motivo il sentiero:
    • è adatto a cani allenati, il mio consiglio è di abituarli una settimana prima a camminate più lunghe del solito e magari su terreno ghiaioso e leggermente in salita;
    • sconsigliatissimo ai cani cuccioli perché a causa del dislivello e della lunghezza complessiva del percorso vanno ad affaticare troppo le giovani articolazioni;
    • il sentiero dal Rifugio Ciampedie al Rifugio Gradeccia è immerso nel bosco mentre il sentiero dal Rifugio Gradeccia al Rifugio Vajolet è completamente esposto al sole e su terreno riflettente di conseguenza in estate bisogna fare molta attenzione ai possibili colpi di calore.

Dove mangiare

Un buon panino quando si fa un’escursione in montagna è sempre una buona scelta ma se si vuole provare qualche piatto tipico del territorio bisogna andare a mangiare in uno dei tanti rifugi presenti lungo il tragitto. Se venite in questa zona nei mesi di luglio e agosto vi consiglio di prenotare perché potreste non trovare posto a sedere!

Noi abbiamo pranzato al Rifugio Gradeccia. L’ambiente è caldo e accogliente e il menù offre diversi piatti della tradizione trentina. I prezzi sono in linea con quelli degli altri rifugi di montagna. I cani sono ammessi anche nella sala interna.

Dove dormire in Val di Fassa, alberghi pet friendly:

Questa volta gli hotel pet friendly che vi propongo sono 2 perché ho avuto modo di soggiornare in Val di Fassa con Scott in due occasioni ed entrambe le esperienze sono state positive.

Alpine Hotel Touring

L’Alpine Touring Hotel è un albergo 3 stelle che si trova a Pozza di Fassa. Ha un ampio parcheggio esterno messo a disposizione degli ospiti gratuitamente e si trova a due passi dalla strada principale.

La nostra camera era una standard ed era molto comoda e accogliente. Arredamento in legno, pavimento in parquet e terrazzo con vista Dolomiti.

I cani sono ammessi e viene chiesto un piccolo supplemento giornaliero. Scott è sceso con noi al ristorante sia per cena che per colazione. Per prenotazioni o informazioni questo è link al loro sito.

Hotel Medil

Hotel Medil Scott

L’Hotel Medil è un albergo 4 stelle e si trova a Campitello di Fassa con una vista spettacolare sulla parete del Catinaccio, sul Sassolungo e sulla Val Duron. Vicino all’hotel passa la pista ciclabile che collega tutti i centri abitati della Val di Fassa ed, inoltre, c’è la stazione della funivia che porta a Col Rodella che per la sua posizione è chiamato il “Balcone delle Dolomiti“.

In questa occasione abbiamo voluto “trattarci bene” e abbiamo preso una Junior Suite. Ci è stata assegnata la n. 308, una stanza mansardata con un piccolo salottino e un ampio bagno con vasca idromassaggio e doccia. La stanza è dotata di balcone esterno con vista sul Catinaccio.

Tutti gli ospiti hanno accesso all’area Wellness che è dotata di piscina con idromassaggio, sauna, bagno turco e area relax. I trattamenti estetici e i massaggi sono ovviamente servizi extra prenotabili in struttura.

L’hotel organizza giornalmente, per i suoi clienti, delle escursioni guidate gratuite. Noi questo servizio non lo abbiamo sfruttato ma è sicuramente una valida iniziativa sia per chi è alle prime armi sia per chi non vuole avventurarsi da solo sui sentieri di montagna!

Gli animali sono ammessi e non è stato applicato nessun supplemento. Scott, anche in questo caso, è sceso con noi sia a cena che a colazione. Per prenotazioni o informazioni questo è il link al loro sito.

Dove acquistare golosi prodotti tipici

Garanzia di qualità è il negozio di Canazei Eder Specialità Tipiche dal 1989. In questo negozio si trovano tantissimi prodotti biologici a chilometro zero! Posso garantire personalmente per la bontà del loro miele, quello di rododendro e di timo sono spettacolari, e delle loro grappe in particolare quella al fieno di malga e quella al cumino.

Se vi piacciono i formaggi, invece, vi consiglio di andare al Caseificio Sociale Val di Fassa a Pozza di Fassa. Qui si trovano sia salumi che formaggi prodotti con l’ottimo latte di malga. Da provare il delizioso formaggio Gradeccia e il Cuor di Fassa di malga, sono deliziosi.

Entrambi i negozi hanno lo shop on line, basta cliccare nei due link che vi ho inserito 😉!

E voi siete mai stati in Val di Fassa? Avete domande, volete raccontarmi la vostra esperienza oppure volete consigliarmi altre escursioni in zona da poter fare con Scott? Scrivete nei commenti oppure mandatemi una email, sarò contenta di rispondervi 😊!

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