Se volete visitare Cordoba ma avete un solo giorno a disposizione questo è l’articolo che fa per voi: ecco un’idea sul cosa fare e vedere in 24 ore! Cordoba è una città dalle origini romane dove però i califfi, durante la dominazione araba, hanno lasciato spettacolari testimonianze. Una città da vivere a ritmo lento assaporandone i profumi, la struttura urbana d’altri tempi e un’atmosfera estremamente romantica e avvolgente.
Contenuti del post:
Cordoba: cosa fare e vedere
Diciamo la verità, un giorno non è molto ma, se sfruttato a dovere, si riesce a vedere parecchio 😉! Se il tempo a vostra disposizione si riduce a 24 ore bisogna necessariamente fare una scelta.
Cosa vedere e cosa tralasciare?
A Cordoba ci sono delle attrazioni che sono uniche nel loro genere, come la Mezquita, che potete vedere solo qui e di conseguenza non vanno assolutamente trascurate. Ci sono poi altri palazzi la cui visita si può “tralasciare” per il semplice fatto che ce ne sono di similari, se non di più imponenti, in altre città andaluse e questo, ad esempio, è il caso dell’Alcazar.
Ecco cosa abbiamo visitato noi a Cordoba in un giorno!
La Mezquita
La Mezquita è l’edificio più caratteristico di Cordoba, con i suoi 14.400 m2 è una delle moschee più grandi al mondo ed è considerata una delle più belle mai costruite.
Informazioni generali
- Ingresso a pagamento: € 13,00 adulti;
- Ingresso gratuito: 8:30 – 9:30 lun-sab;
- Orario d’apertura: 10-19 lun-sab, 8:30-11:30 e 15-19 la domenica;
- Sito ufficiale: cliccando qui potete vedere gli orari e i prezzi aggiornati.
La visita alla Mezquita
Si entra dalla Puerta del Perdón e dopo aver superato il metal detector si rimane letteralmente a bocca aperta! Vi troverete in un magnetico labirinto di colonne, un ambiente elegante e avvolto da una luce soffusa. Nella Mezquita ci sono un totale di 856 colonne costruite in marmo, granito, diaspro e altri metalli preziosi che dividono l’ambiente in ben 19 navate in senso longitudinale e 36 in senso trasversale.
La Moschea Primitiva è il nucleo originario della moschea ed è riconoscibile dagli archi formati da un’alternanza di mattoni rossi e pietra bianca. Per la sua costruzione, iniziata nel 785 d.C. per volere di Abd ar-Rahman I, sono state usate le macerie di una preesistente chiesa visigota intitolata a San Vincenzo.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta è un edificio in stile gotico rinascimentale che è stato costruito all’interno della moschea andando a distruggere una parte del capolavoro originario. Voluta da Carlo V nel XVI secolo il suo cuore è la Capilla Mayor con il pregiato retablo settecentesco in diaspro e marmo rosso ed il coro realizzato interamente in mogano.
Nell’area che corrisponde all’ampliamento effettuato dai califfi nel X secolo si possono ancora vedere la Qibla, il muro orientato alla Mecca, e il Mihrab. Il Mihrab è la nicchia a forma di conchiglia dove veniva esposto il Corano ed è stata costruita in un unico blocco di marmo, è decorata a mosaico e tessere d’oro con motivi geometrici e vegetali ed è opera di scultori di Bisanzio. Di fronte si trova la Maksura, il luogo che era riservato ai califfi durante la preghiera. E’ qui che ci sono le decorazioni più elaborate di tutta la moschea!
A visita conclusa si esce nel Patio de los Naranjos ovvero il cortile che un tempo serviva per le abluzioni. Abbellito da una serie di fontane, cipressi, palme e aranci, nonostante la calura estiva qui è sempre fresco. Da qui si ha la miglior prospettiva della Torre del Alminada, l’originario minareto che nel XVII secolo è stato rinforzato e coperto da un campanile rinascimentale alto 54 metri.
La Judería
La Judería è il quartiere più antico di Cordoba e un tempo era abitato dalla più grande comunità ebraica d’Europa. Pensate che durante la dominazione musulmana ebrei ed arabi convivevano pacificamente e collaborando tra di loro hanno creato una delle comunità più colte di tutta l’Europa occidentale.
Si cammina in un reticolo di stretti vicoli affiancati da alti edifici intonacati di bianco con balconi e cancelli in ferro battuto che di tanto in tanto lasciano intravedere splendidi patios fioriti.
Le porte monumentali di Cordoba
Puerta de Almodóvar è una porta monumentale dalla sommità merlata che è stata costruita in epoca moresca. Situata a nord ovest del centro storico di Cordoba originariamente era inserita nelle mura che circondavano la città.
Puerta del Puente è la porta monumentale situata in Plaza del Triunfo esattamente di fronte al Puente Romano. Al suo fianco si trova un’imponente Statua di San Rafael Arcángel.
Il Puente Romano
Il Puente Romano è un ponte a 16 arcate lungo 240 metri che attraversa l’ansa del fiume Guadalquivir ed è di epoca romana. Cordoba, infatti, è stata fondata nel 152 a.C. con il nome di Corduba e nel I secolo d.C. l’imperatore Augusto, dopo averla resa capitale della Betica, ha fatto costruire questo ponte in corrispondenza della via Augusta, la via che collegava Girona a Cadice.
Fermatevi più o meno a metà per ammirare il panorama che vi circonda: l’ansa boscosa, la Noria, un rifacimento ottocentesco della ruota araba che un tempo portava l’acqua all’Alcázar, la Torre de la Calahorra di epoca araba e una parte del centro storico.
I due momenti più fotogenici della giornata sono ovviamente l’alba ed il tramonto.
Hammam Al Andalus
Informazioni utili
- Ingresso a pagamento.
- Orario: 10-23:30;
- Ingresso a fascia oraria: la prenotazione è vincolate all’orario che scegliete in fase di prenotazione;
- Cosa serve: solamente il costume da bagno perché l’asciugamano vi viene fornito dalla struttura.
Consigli sulla prenotazione
Non è necessario prenotare con largo anticipo. E’ sufficiente una settimana prima del vostro soggiorno.
Se prenotate dal sito ufficiale la somma versata non è rimborsabile quindi in caso di imprevisto la perderete. Il mio consiglio è di prenotare tramite Civitatis in questo modo potete prenotare con largo anticipo e avere la garanzia di una cancellazione gratuita fino a 48 ore prima!
Un ultimo consiglio: visto che l’Hammam Al Andalus è aperto fino a sera inoltrata, scegliete un orario serale. Noi, ad esempio, abbiamo prenotato la fascia oraria delle 22:00, in questo modo abbiamo avuto l’intera giornata a disposizione per visitare la città 😉!
L’esperienza in Hammam
E’ sufficiente presentarsi in struttura 15 minuti prima dell’orario scelto. Verrete accompagnati in una sala d’aspetto dove vi offriranno un profumato te alla menta e verrete poi accolti da un cicerone che vi spiegherà le regole di comportamento all’interno dell’hammam. Dopo essere passati dallo spogliatoio e aver ritirato il vostro asciugamano, rigorosamente scalzi, potete fare il vostro ingresso nell’hammam.
L’atmosfera è calda e avvolgente, l’ambiente è illuminato da candele e luci policrome soffuse con una delicata musica araba come sottofondo. Avrete più o meno un ora a vostra disposizione per provare le diverse vasche ad acqua calda e fredda e per eventualmente fare una sauna. Se avete prenotato il pacchetto che prevede il massaggio verrete chiamati a turno dalla vostra massaggiatrice che, prima del trattamento, vi farà scegliere l’olio che preferite tra una decina di boccette (io ho scelto l’arancio amaro). A disposizione degli ospiti c’è sempre del te alla menta e dell’acqua al limone, indispensabile per una corretta idratazione durante la vostra permanenza.
Ad esperienza finita, nello spogliatoio c’è la possibilità di farsi una doccia. A vostra disposizione avrete anche l’asciugacapelli e un’ottima crema all’Argan in comode e, soprattutto igieniche, confezioni monodose.
Aspetti negativi
Il livello igienico della struttura è molto basso: acqua stagnante e muffa soprattutto nei bagni e nella zona docce. Considerate che si è obbligati a camminare scalzi quindi il rischio di prendersi una verruca non è poi così remoto!
Il massaggio è stato molto soft, quasi impercettibile, ma forse ho beccato io la massaggiatrice scarsa 😅.
Medinat al-Zahara: cosa fare e vedere nei dintorni di Cordoba
E’ un sito archeologico medievale che per la sua importanza storica ed il suo stato di conservazione è nella lista dei patrimoni UNESCO.
Informazioni generali
- distanza da Cordoba: 8 km circa;
- Ingresso gratuito: per tutti i cittadini della Comunità Europea (carta d’identità da esibire!);
- Tempo per la visita: minimo 2 ore: 30 minuti per il museo e 1,5 ore per l’area archeologica;
- Parcheggio: grande e gratuito, collocato fuori dal museo archeologico;
- Bus parcheggio-area archeologica: € 2,50 a testa a/r;
La visita al sito archeologico
La visita inizia dal Museo Archeologico dove sono conservati i reperti archeologici rinvenuti nell’area durante gli scavi e successivamente si sale a bordo di un autobus per raggiungere l’ingresso dell’area archeologica.
Passeggiate seguendo le frecce dell’apposita cartellonistica, in questo modo non vi perderete neanche un particolare! Questa era una cittadella fortificata e, costruita durante la reggenza del califfo Abd al Rahman III nel 940 d.C., è stata poi distrutta dai berberi nel 1013 d.C. La leggenda narra che il califfo abbia scelto questo luogo per compiacere sua moglie di origini siriane che da qui poteva ammirare un panorama simile a quello della sua terra natia mentre gli alberi di mandorlo e ciliegio durante la loro fioritura le davano il ricordo della neve che vedeva da bambina.
L’area è suddivisa in tre terrazzamenti e le rovine del palazzo arabo si ergono sul lato di una collina con vista sulla vallata circostante costellata di campi coltivati e centri abitati.
Si passeggia tra i resti della Basilica Superiore, il nucleo amministrativo dello stato califfale, la Casa de Jafar, la residenza del primo ministro e il Salone del Trono. Il pezzo forte è sicuramente il Gran Portico, la porta cerimoniale dell’Alcázar costituita da 14 arcate.
Consiglio: l’area è interamente esposta al sole, evitate di venire qui nelle ore calde delle torride giornate estive e portate con voi almeno 1 litro d’acqua.
Dove e cosa mangiare a Cordoba
Alla Taverna Deanes avrete una scelta di tapas da gustare a ritmo lento in una location molto suggestiva. Piccoli tavolini rotondi con pianale in maiolica e struttura in ferro battuto sono disposti in un fresco patio piantumato. Ottimo il rapporto qualità/prezzo!
Oltre alle tapas che trovate in tutte le città andaluse, tipici di Cordoba sono due dolcetti: i pestiños, dei ravioli di pasta frolla fritti e spennellati di miele, e il pastel cordobés, un dolce di origine araba a base di pasta sfoglia ripieno di marmellata alla zucca e ricoperto di mandorle e zucchero a velo.
Dove dormire a Cordoba
Noi abbiamo alloggiato al Casual Suite in Córdoba, un appartamento in pieno centro storico dotato di garage dove poter lasciare l’auto. Il giorno del vostro check-in vi metterete d’accordo sull’ora del vostro arrivo tramite WhatsApp. Vi accoglierà il proprietario, gentile e disponibile nel dare tutte le informazioni di cui necessitate per visitare la città (qualità non scontata!). Le camere sono ampie, luminose e pulite.
Voi siete mai stati a Cordoba? Avete domande o volete raccontarmi la vostra esperienza? Scrivete nei commenti oppure mandatemi una email, sarò contenta di rispondervi 😊!
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