La Strada delle 52 Gallerie è una delle più belle escursioni da fare sul Pasubio ma è molto impegnativa per questo motivo il mio dubbio è sempre stato se farla o meno con il cane. Dopo un’attenta analisi del percorso e tenuto conto delle capacità fisiche del nostro Scott abbiamo valutato che poteva farcela ma non vi nascondo che è stata dura 😅. In questo articolo oltre a descrivervi come al solito i dettagli dell’escursione mi soffermerò in particolare sulle difficoltà da non sottovalutare soprattutto se dovete decidere di portare o meno con voi il vostro amico a 4 zampe!
Contenuti del post:
Come raggiungere la Strada delle 52 Gallerie
L’uscita autostradale più vicina al punto di partenza dell’escursione è quella di Piovene Rocchette. Da qui dovete prendere la SP 350 in direzione Arsiero e poi la SP 81 seguendo le indicazioni per la Strada delle 52 Gallerie. Passerete l’abitato di Posina e poi comincerete a salire sul versante del Pasubio con una serie di stretti tornanti fino al parcheggio di Bocchetta Campiglia.
Il parcheggio è a pagamento ed il costo è di € 6,00 giornalieri. I posti sono molti ma, soprattutto nei week end, dovrete cercare di arrivare presto perché alle 9:00 rischiate di trovare già tutto pieno!
L’alternativa è parcheggiare lungo la strada oppure a Passo Xomo ma ciò significa aggiungere 3 km a/r al percorso!
Dati tecnici
- difficoltà: medio-difficile
- punto di partenza: Bocchetta Campiglia
- punto di arrivo: Bocchetta Campiglia
- GIRO AD ANELLO
- lunghezza: 15 km
- tempo di percorrenza: 5h 30min
- quota: dai 1.124 ai 2.077 mt. s.l.m.
- dislivello: 730 mt. in salita 930 mt. in discesa
Escursione alla Strada delle 52 Gallerie sul Pasubio con il cane
L’escursione in realtà è composta da due sentieri distinti: all’andata si percorre la Strada delle 52 Gallerie e al ritorno la Strada degli Scarubbi.
La Strada delle 52 Gallerie
Si parte dal parcheggio di Bocchetta Campiglia, a 1.216 metri s.l.m. e quella che percorreremo è una strada che è considerata un capolavoro di ingegneria militare ed è stata costruita dai soldati del Genio Militare tra il febbraio e il dicembre del 1917.
Dopo un centinaio di metri ci troviamo al cospetto del portale d’ingresso alla 1° galleria. Le gallerie sono tutte numerate e per chi parte, come noi, da Bocchetta Campiglia le gallerie sono in numero crescente e si percorrono tutte in salita.
La Strada delle 52 Gallerie corrisponde al Sentiero CAI 366 ed è una mulattiera che si sviluppa sul versante meridionale del Monte Pasubio. Nel tratto iniziale il sentiero guadagna rapidamente quota ma non preoccupatevi eccessivamente perché il panorama che vi circonda è spettacolare e le soste per ammirare i pinnacoli e i dirupi della Bella Laita saranno molte!
In estate questo sentiero è molto frequentato, soprattutto nel fine settimana. Siccome lungo il tragitto si possono incontrare altri cani e il sentiero in alcuni punti è parecchio esposto Scott l’abbiamo sempre tenuto a guinzaglio corto. La cosa non è facile da gestire perché i nostri cani, soprattutto quelli di taglia grande come Scott, in salita sarebbero più veloci rispetto a noi grazie alle loro “4 ruote motrici”! Dovete quindi essere bravi a gestirli e stare attenti a non scivolare voi o far scivolare loro nei punti più critici.
Il percorso è un continuo entrare ed uscire dalle gallerie. Alcune sono molto brevi mentre altre sono più lunghe, alcune sono in piano mentre altre salgono elicoidali nella roccia. Ogni galleria all’ingresso riporta una targa che la identifica per nome, numero e lunghezza in metri. La galleria più lunga è la 19° che misura 320 metri.
Avvertenza per chi soffre di claustrofobia: nelle gallerie è buio pesto, alcune hanno delle aperture laterali che lasciano entrare luce, ma la maggior parte no. Valutate quindi seriamente se sareste in grado di affrontare un centinaio di metri al chiuso senza particolari difficoltà.
Lungo il percorso abbiamo trovato parecchi cani ed erano delle razze e delle taglie più disparate. Spesso capita che la diversa andatura e i diversi punti in cui uno si ferma a riposare portino a continui sorpassarsi a vicenda. L’importante è non perdere mai d’occhio il proprio cane e gestire il sorpasso in modo che i cani non si diano fastidio soprattutto nei punti in cui il sentiero è stretto.
A metà percorso si arriva a quota 1.700 metri e ai lati del sentiero si comincia a trovare il profumato pino mugo mentre sotto di noi, oltre il dirupo, si estende la Val Camossara e più lontano, verso l’orizzonte, le vette delle Piccole Dolomiti.
Avvertenza per chi soffre di vertigini (come me): alcuni punti non sono proprio semplici da superare, il mio consiglio è di non percorrere il sentiero da soli, di farvi accompagnare da qualcuno che possa darvi una mano e di camminare sempre vicino alla parete rocciosa.
Il sentiero prosegue poi ripido lungo la costa del monte Pasubio e una volta arrivati a quota 1.842 metri finalmente la strada si mette in semi piano e la camminata si fa decisamente più piacevole! Alla nostra sinistra, se non ci fossero le nuvole, ci si potrebbe godere il panorama sul Soglio Rosso. Peccato per la visuale ma meglio per Scott che da adesso in poi è favorito da una temperatura decisamente più fresca che ci obbliga a mettere le maniche lunghe!
Sfioriamo Passo Val Fontana d’Oro a quota 1.870 metri e arriviamo infine alla quota massima del percorso, 2.077 metri. Non ci resta che affrontare le ultime 4 gallerie che, essendo in discesa, sono abbastanza agevoli. Usciti dalla penultima galleria si può già vedere la fine della Strada delle 52 Gallerie e il Rifugio Achille Papa.
Il Rifugio Achille Papa si trova alle Porte del Pasubio e alla testata della Val Canale, a quota 1.928 metri s.l.m. Il rifugio è di proprietà del CAI ed è possibile mangiare presso il loro bar/ristorante oppure ai tavoli messi a disposizione per chi ha il pranzo al sacco. Per chi lo desidera al rifugio è anche possibile pernottare.
Alle spalle del Rifugio Achille Papa si trova la piccola chiesetta di Santa Maria del Pasubio e la Saletta del Comando che era sede del comando degli ufficiali italiani durante il conflitto mondiale.
Noi, con molte soste lungo il percorso, ad arrivare qui ci abbiamo messo 3 ore. In tutto sono 6,3 chilometri di cui 2,3 chilometri percorsi all’interno delle gallerie.
La Strada degli Scarubbi
Noi, prima di rimetterci in cammino, ci siamo presi 2 ore di pausa, abbiamo pranzato e poi ci siamo rilassati sull’erba con la fresca aria di montagna che ci sfiorava il viso. Abbiamo dato qualcosina da mangiare a Scott e gli abbiamo permesso di riposarsi con un breve sonnellino.
Per il rientro percorriamo la carrabile Strada degli Scarubbi, strada percorsa unicamente dagli automezzi che riforniscono il Rifugio Achille Papa. Questa strada è stata costruita nell’estate del 1915 dagli alpini che dovevano esercitarsi a costruire una via carrabile che salisse fino in quota.
Durante la Grande Guerra la Strada degli Scarubbi non è stata quasi mai utilizzata. Il motivo principale era che nei mesi invernali, essendo esposta a nord, era impraticabile a causa della neve ma un altro motivo era che la strada era completamente esposta al Monte Majo che era stato conquistato dagli austriaci. Per tutti questi motivi, infatti, sul versante opposto è stata costruita la Strada delle 52 Gallerie!
La prima parte del percorso è pressoché pianeggiante e si sviluppa, scavato nella roccia, sopra le guglie degli Scarubbi. La vegetazione a questa quota è molto rada ed è composta principalmente da bassi arbusti. Passeggiando abbiamo anche avuto la fortuna di vedere alcune marmotte e un cerbiatto!
Avvertenze: fate attenzione che questo tratto particolarmente esposto è spesso soggetto a piccole frane che si verificano soprattutto in primavera durante il disgelo o a seguito di forti piogge.
Dopo il primo tratto che si sviluppa linearmente lungo la parete rocciosa del Pasubio cominciano i 6 chilometri di tornanti, sono 12 in tutto, ma volendo si possono prendere delle scorciatoie (ci sono i cartelli che le indicano) che tagliano ripide tra un tornante e l’altro. La pendenza media in discesa è del 9,5%.
Noi con Scott abbiamo preferito seguire la strada a serpentina perché meno ripida, tutto sommato i chilometri sulle sue zampe erano già parecchi e abbiamo preferito non affaticarlo troppo!
A mano a mano che si scende di quota la vegetazione si infittisce e ci si ritrova a fare gli ultimi chilometri camminando nel bosco della Caneve di Campiglia. Un chilometro prima del parcheggio vi consiglio di prendere la deviazione che vi porta a Malga Campiglia, una piccola malga a conduzione famigliare che produce degli ottimi prodotti caseari.
La discesa mette a dura prova le gambe e soprattutto le ginocchia perché non è eccessivamente ripida ma è costante quindi le articolazioni sono in continua sollecitazione.
Arrivare al parcheggio ci si mette 2 ore e 30 minuti di cammino, escludendo la sosta alla malga 😋!
Consigli per affrontare l’escursione alla Strada delle 52 Gallerie
- dovete avere un’adeguata preparazione fisica e un po’ di esperienza perché il sentiero è indicato EE (Escursionisti Esperti), insomma, famoso ma da non sottovalutare!
- sconsigliato
- a chi soffre di vertigini perché ci sono dei tratti abbastanza lunghi esposti;
- a chi soffre di claustrofobia perché potrebbe non riuscire ad affrontare le gallerie;
- indossate calzature da trekking perché il terreno è sassoso e accidentato e all’interno delle gallerie ci sono dei punti parecchio scivolosi, io ho utilizzato il mio collaudato modello di Salomon e mi sono trovata benissimo;
- vestitevi a cipolla con abbigliamento tecnico e traspirante, portatevi anche una felpa e un guscio antivento, vi serviranno quando arrivate in quota;
- portatevi un kway o una mantella perché in montagna la pioggia è sempre in agguato!
- è necessaria una torcia (a mano o frontale) perché nelle gallerie è buio pesto e si rischia di cadere e farsi molto male;
- se li avete portatevi anche i bastoncini da trekking, noi li avevamo e non li abbiamo mai usati, però in alcuni punti potrebbero esservi d’aiuto;
- portatevi almeno 1,5 litri di acqua perché l’unico punto di approvvigionamento idrico gratuito è la toilette del Rifugio Achille Papa;
Consigli per i cani, prima e durante l’escursione
Per prima cosa bisogna capire se il proprio cane è in grado di affrontare la Strada delle 52 Gallerie oppure no. Noi siamo stati indecisi fino all’ultimo perché non è per nulla un sentiero facile! Lungo il sentiero, con mio grande stupore, abbiamo trovato parecchi cani e delle razze e taglie più disparate, ma alcuni erano anche in palese difficoltà e i loro padroni non se ne rendevano minimamente conto!
Questa escursione è sconsigliatissima ai cani:
- che non sono allenati (e per allenamento intendo dire passeggiate giornaliere di almeno 5 km ed escursioni in montagna periodiche);
- cuccioli perché non hanno la resistenza fisica per affrontare questo tipo di escursione e rischiano di apportare danni alle articolazioni;
- anziani, con artrosi o che hanno subito interventi alle articolazioni.
Se valutate che il vostro cane possa accompagnarvi tenete presente che:
- dovete tenerlo al guinzaglio corto durante tutto il percorso, sia in salita che in discesa:
- i cani e le persone lungo il sentiero sono molte, meglio evitare spiacevoli inconvenienti;
- nei tratti, molti, di sentiero esposto il cane, correndo sul ciglio, potrebbe precipitare nel dirupo;
- dovete portare almeno 2 litri d’acqua per loro perché lungo il percorso non c’è acqua e l’unico punto di approvvigionamento idrico gratuito è la toilette del Rifugio Achille Papa;
- mentre la Strada degli Scarubbi è quasi completamente all’ombra, la Strada delle 52 Gallerie, invece, è per il 60% del percorso esposta al sole di conseguenza:
- evitate le giornate torride;
- fare soste prolungate all’ingresso delle gallerie, dove la temperatura è più bassa e dove i cani possono rinfrescarsi, e nei pochi altri punti all’ombra;
- idratateli poco e spesso.
- vi consiglio di controllare spesso lo stato di salute del vostro cane: fate una sosta in più, metteteci mezz’ora in più a completare l’escursione ma evitate assolutamente di portare allo sfinimento il vostro amico.
Quale periodo scegliere per effettuare l’escursione
Il periodo ideale per effettuare questa lunga escursione è sicuramente l’estate. In particolare i mesi di luglio e agosto quando si è sicuri di trovare sia la Strada delle 52 Gallerie che la Strada degli Scarubbi completamente sgombra dalla neve.
Il meteo in estate è prevalentemente bello ma sono comunque possibili dei temporali pomeridiani. Prima di partire vi consiglio di informarvi accuratamente sul meteo della giornata. Il mio consiglio è di evitare di andare se è prevista pioggia ma anche se ha piovuto molto nei giorni precedenti perché potreste trovare il sentiero umido, dissestato e scivoloso.
I mesi di luglio e agosto, proprio perché sono i migliori, sono anche i più affollati di conseguenza, se vi è possibile, evitate di andare nei fine settimana preferendo, invece, i giorni feriali.
Dove magiare lungo il tragitto
Il Rifugio Achille Papa ha sia servizio bar che ristorante ma bisogna prenotare on line il proprio posto a sedere, io sinceramente vi consiglio di portarvi un buon panino da mangiarvi sdraiati sull’erba o, se li trovate liberi, seduti ai tavoli vicino al rifugio.
A Malga Campiglia invece vi consiglio vivamente di fermarvi perché hanno dei prodotti caseari ottimi e dei prezzi per nulla esagerati! Potete fare una sostanziosa merenda a base di tagliere di formaggi oppure assaggiando la ricotta ai frutti di bosco che è spaziale!
E voi siete mai stati alla Strada delle 52 Gallerie? Avete domande, volete raccontarmi la vostra esperienza oppure volete consigliarmi altre escursioni in zona da poter fare con Scott? Scrivete nei commenti oppure mandatemi una email, sarò contenta di rispondervi 😊!
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Avete un amico a 4 zampe? Trovate tutti i trekking e i viaggi con il cane del blog qui: Viaggi e Trekking con il Cane
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Ottimi consigli ben dettagliate la farò con I miei 3 cani a breve siamo abbastanza allenati facciamo escursioni tutte le domeniche …volevo chiedere se x caso era permesso pernottare con I cani al rifugio
Sono contenta che il post ti sia stato utile 😊. Purtroppo al rifugio i cani non sono ammessi 😪, mi ero informata anch’io, e non solo per il pernottamento nemmeno per mangiare nella sala interna. Si può stare solo sui tavolini esterni.
Il periodo migliore è settembre/inizio ottobre (infrasettimanali), proprio perché luglio e agosto sono un carnaio, anche durante la settimana, essendo periodo di ferie. A settembre in genere non nevica ancora, infatti di solito il rifugio chiude a fine settembre.