Uluwatu è un tempio eretto in onore alle divinità marine che si erge su una scogliera affacciata sull’oceano Indiano nel sud di Bali. La sua posizione, decisamente molto fotogenica, lo rende uno dei templi più visitati e fotografati dell’isola. Ecco alcuni consigli utili per godersi la visita e sopravvivere ai dispettosi macachi balinesi!
Contenuti del post:
Come raggiungere il Tempio di Uluwatu
Il Pura Luhur Uluwatu si trova all’estremità sud occidentale della Penisola di Bukit. Dista 53 chilometri da Ubud e 23 chilometri da Kuta ma non fatevi ingannare dal numero esiguo di chilometri perché avrete modo di scoprire che a Bali le distanze sono relative. Mi spiego meglio. Anche se i chilometri sono pochi il traffico è intenso di conseguenza dovete calcolare poco meno di 2 ore di viaggio da Ubud e 45 minuti da Kuta.
Il mio consiglio è di noleggiare uno scooter ma se non potete o non volete farlo l’unico modo per visitare il tempio di Uluwatu e la penisola di Bukit è ingaggiare un autista privato. Purtroppo i mezzi pubblici qui non sono affidabili e tantomeno capillari!
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Informazioni generali
L’ingresso è a pagamento. Il parcheggio per lo scooter costa 1.000 IDR (circa € 0,06) mentre l’ingresso al tempio costa 50.000 IDR (circa € 3,00). Nel biglietto è incluso il noleggio del sarong ovvero il pareo da legarsi in vita che è obbligatorio utilizzare durante tutta la permanenza all’interno del tempio.
Vicino all’ingresso troverete dei ragazzi che si offrono di farvi da guida. Questo è un servizio a pagamento e il mio consiglio è di contrattare anticipatamente la cifra da pagare a fine servizio. Sappiate che il Tempio di Uluwatu si può visitare in autonomia di conseguenza la guida non è necessaria. Noi, infatti, non l’abbiamo presa quindi non so dirvi se può o meno dare un valore aggiunto alla vostra visita.
Visitare Uluwatu il tempio sull’oceano
Il Pura Luhur Uluwatu è uno dei templi più importanti di Bali e fa parte di una serie di santuari eretti in onore agli spiriti del mare che sono stati allineati lungo la costa sud occidentale dell’isola.
L’ingresso è una grande porta con raffigurazioni tratte dalla mitologia balinese sorvegliata ai lati dalla statua di Ganesha. Superata la porta ci si trova nel complesso templare che è immerso in una florida vegetazione.
Il nome Uluwatu si può tradurre come “in cima alla scogliera rocciosa” e, infatti, è lì che sorge il tempio. Pensate che il primo tempio del complesso risale al XI secolo periodo in cui qui si fermò a pregare Empu Kuturan, un sacerdote javanese. E’ stato ampliato solo successivamente da Nirartha, lo stesso sacerdote javanese che ha fatto costruire anche il Tempio di Tanah Lot e che qui al Pura Luhur Uluwatu ha passato gli ultimi anni della sua vita in ritiro.
Sparse per tutto il complesso ci sono delle frecce che indicano la via per raggiungere i principali punti di interesse e sono scritte in inglese. Seguendo il selciato che corre lungo la scogliera si rimane fin da subito incantati di fronte alla bellezza del panorama. La vista spazia sull’oceano Indiano, una variegata armonia di blu interrotta solo dalla spuma bianca delle onde che s’infrangono con violenza sulla scogliera dove si erge imperturbabile il famoso tempio a tre cappelli.
In alcuni punti il selciato risulta visibilmente danneggiato ed il parapetto sembra in procinto di precipitare verso il basso… non è che mi fidassi molto a stare vicino al burrone, inoltre, il cornicione era pieno di scimmie appostate, una ragione in più per camminare più all’interno!
Nel santuario hanno accesso solo i fedeli ma dall’esterno è possibile (e concesso) dare una sbirciatina.
Proseguendo verso la parte più alta della scogliera continuano a susseguirsi le viste panoramiche sull’oceano anche se per un breve tratto il tracciato abbandona il margine della scogliera e penetra verso l’interno. Arrivati, infine, sulla parte più alta del complesso templare diamo un ultimo sguardo al panorama e ritorniamo sui nostri passi.
Tra qualche scimmia che evitiamo ed un lucertolone di almeno un metro che ho visto infilarsi tra la vegetazione, e dove fortunatamente è rimasto, in 15 minuti siamo ritornati all’ingresso dove, per chi ne ha bisogno, ci sono delle toilette pubbliche.
Consigli sparsi per visitare il Tempio di Uluwatu
Quando visitarlo e quanto tempo serve per la visita
Noi ci siamo stati durante la stagione secca (fine giugno) quando il meteo è più fresco e soleggiato ma che corrisponde al periodo di alta stagione! Considerato il fatto che questo è uno dei templi più visitati di Bali e che non siamo arrivati qui di primissima mattina, credevo di trovarlo molto più affollato! Diciamo che gli spazi per godersi la tranquillità del luogo non mancano. Per visitarlo tenete in conto almeno 1 ora.
Non tutti sanno che nel Tempio di Uluwatu tutte le sere, all’ora del tramonto, si può assistere allo spettacolo di danza tradizionale balinese Kecak (la danza del fuoco). Lo spettacolo dura circa 1 ora e si può partecipare previo acquisto di un biglietto extra dal costo di 100.000 IDR (circa € 6,10).
Sopravvivere ai macachi balinesi!
Apparentemente delle simpatiche scimmiette intente a spulciarsi a vicenda e a farsi i fatti loro che si trasformano in abili, e talvolta aggressive, ladre!
I macachi balinesi adorano gli occhiali, le fotocamere, i cellulari e qualsiasi altra cosa che penda dai corpi dei visitatori del tempio. Ecco qualche consiglio per uscire con tutti gli averi con cui siete entrati 😅:
- se potete evitate di indossare gli occhiali da sole e da vista;
- tenete sempre molto strette a voi fotocamere e videocamere;
- se potete evitateli e/o passategli alla larga;
- non guardateli mai negli occhi, lo prendono come un atteggiamento di sfida e potrebbero attaccarvi;
- non avvicinatevi in cerca di uno scatto ricordo con loro, è quello il momento in cui colpiscono e voi non avrete scampo!
Comportamenti da adottare all’interno del Tempio di Uluwatu
Quando entrate nel Tempio di Uluwatu state entrando in un tempio induista e di conseguenza ci sono dei comportamenti che vanno adottati:
- è obbligatorio indossare il sarong (sia donne che uomini), ovvero un pareo da legare in vita che copre le gambe. Se non ne avete uno vostro non preoccupatevi, vi verrà fornito incluso nel biglietto d’ingresso;
- se non si è fedeli è possibile girare negli ambienti esterni ma non è possibile entrare nel santuario;
- è vietato scambiarsi effusioni amorose (baci e abbracci), limitatevi a tenervi per mano;
- alle donne è vietato entrare durante i giorni del ciclo mestruale.
Ricordatevi che viaggiare vuol dire anche informarsi e rispettare la cultura del paese che si visita, essere turisti non ci giustifica ad assumere atteggiamenti offensivi verso gli altri.
E voi siete mai stati al Tempio di Uluwatu? Avete domande da farmi o volete condividere la vostra esperienza? Scrivete nei commenti oppure mandatemi una email, sarò contenta di rispondervi 😊!
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