Da Zoldo Alto partono decine di escursioni, una più bella dell’altra, e noi, in una calda domenica di metà ottobre, abbiamo deciso di percorrere il trekking che dal rifugio Palafavera arriva fino al lago di Coldai. Il panorama che offre la Val di Zoldo è spettacolare in qualsiasi stagione dell’anno ma in autunno lo è di più! In autunno, infatti, si assiste ad un cambiamento cromatico spettacolare, un’esplosione di colori che tinge i boschi di larici e faggi d’oro e arancio mentre le vette granitiche delle Dolomiti si stagliano imponenti su un cielo terso.
Contenuti del post:
Come si raggiunge Zoldo Alto
Per chi arriva in autostrada il casello più vicino è quello di Belluno e una volta usciti si prendono prima le indicazioni per Longarone e poi per la cittadina di Zoldo Alto. Una volta arrivati nei pressi del Rifugio Palafavera si trova un ampio parcheggio dov’è possibile lasciare l’auto. In alta stagione vi consiglio di arrivare di prima mattina altrimenti lo troverete pieno!
I rifugi che si trovano lungo questo trekking sono aperti solo dal terzo week end di giugno fino a metà settembre di conseguenza se venite “fuori stagione” dovete organizzarvi con il pranzo al sacco.
Dati tecnici
- difficoltà: media
- punto di partenza: rifugio Palafavera
- punto di arrivo: rifugio Palafavera
- lunghezza: 12,7 km
- tempo di percorrenza: 4h 30m
- quota: dai 1.510 ai 2.190 mt. s.l.m.
- dislivello: 800 mt.
Trekking dal rifugio Palafavera al lago di Coldai
Il sentiero parte dal parcheggio del rifugio Palafavera (1.510 mt. s.l.m.) e da qui, lasciandoci alle spalle l’imponente figura del monte Pelmo, si comincia a salire sul versante settentrionale del monte Coldai. Si devono seguire le indicazioni per malga Pioda sul sentiero CAI 564.
Il sentiero è largo e ben segnato, inizialmente la salita è dolce ma, man mano che si procede, la pendenza aumenta sempre di più. Se non siete un po’ allenati potreste sentire i muscoli delle gambe affaticati ma il panorama richiederà talmente tante soste fotografiche che non sarà un problema riposarsi!
Arriviamo a Malga Pioda (1.816 mt. s.l.m.) dopo 1 ora e un quarto di cammino. La malga è chiusa e all’esterno ci sono alcuni puledri che pascolano incuranti dei trekkers che gli passano vicino, noi, con molta attenzione, riusciamo addirittura ad avvicinarli e accarezzarli!
Arrivati a questo punto si devono seguire le indicazioni per il Rifugio Coldai imboccando il sentiero CAI 556. Qualche centinaio di metri dopo la malga il trekking comincia a farsi più impegnativo e decisamente più ripido. Il mio consiglio è quello di aiutarvi usando dei bastoncini da trekking.
La fatica è pienamente appagata dal panorama che ci circonda e che spazia sulla sottostante Val di Zoldo e sul monte Pelmo. Il sole illumina i boschi di larici e faggi che ricoprono i versanti mentre molto più in basso si scorge l’abitato di Zoldo Alto le cui case da quassù sembrano infimi puntini bianchi. Per chi soffre di vertigini non è semplice godersi il panorama perché il sentiero, in questo punto in particolare, è stretto ed esposto ma prestando le dovute attenzioni, e affrontando il percorso in compagnia, si può superare tranquillamente.
Arriviamo così al Rifugio Sonino al Coldai (2.132 mt. s.l.m.) e da qui il sentiero prosegue pressoché in piano fino a raggiungere una terrazza panoramica naturale sul lago di Coldai (2.143 mt. s.l.m.) e da qui si scende fino al lago. Dalla nostra partenza sono trascorse 2 ore e 45 minuti.
Per noi è giunta l’ora di pranzo e così ci gustiamo il nostro panino con vista lago! Il lago di Coldai, un lago di origine glaciale color smeraldo, si trova tra le brulle pendici del monte Coldai e del monte Civetta. Una posizione molto suggestiva che fa sì che le sue acque cambino sfumatura nell’arco della giornata a seconda dell’inclinazione dei raggi solari.
Dopo aver pranzato ci riposiamo sul prato ascoltando i rumori della natura, io mi tolgo gli scarponcini da trekking per sentire l’erba umida sotto i piedi e mi godo il sole caldo e l’aria fresca sul viso. Godersi questo panorama dalla bellezza commovente, la quiete e l’aria pura di montagna ripaga di qualsiasi fatica affrontata!
Dopo 1 ora di meritato relax riprendiamo il nostro trekking e per il rientro percorriamo lo stesso tragitto dell’andata solo che la discesa risulta molto meno impegnativo. La Val di Zoldo nel pomeriggio è in ombra e il paesaggio prende delle sfumature più cupe mentre l’aria si fa più fresca. Per percorrere il tratto più ripido, quello dal Rifugio Sonino al Coldai fino a Malga Pioda, ci si mette 1 ora e altrettanto serve per scendere al rifugio Palafavera dove abbiamo parcheggiato l’auto.
Consigli per il trekking dal rifugio Palafavera al lago di Coldai
- indossate calzature da trekking in Goretex con suola Contagrip, meglio degli scarponcini perché danno una miglior stabilità alla caviglia (io uso quelli dalla Salomon, fantastici!);
- portatevi almeno 2 litri di acqua perché non ci sono punti in cui riempire le borracce;
- vestitevi a cipolla con un buon abbigliamento tecnico e traspirante;
- consigli per i cani:
- sconsigliato ai cani cuccioli perché è troppo lungo e con troppo dislivello. Quando siamo andati noi Scott era cucciolo e non l’abbiamo portato proprio per questo motivo;
- il sentiero presenta dei punti ripidi ed esposti quindi il cane deve essere agile e allenato;
- portategli almeno 2 litri d’acqua perché non ci sono né punti di abbeveramento naturale né fontanelle.
E voi siete mai stati in Val di Zoldo? Avete domande, volete raccontarmi la vostra esperienza o volete consigliarmi altre escursioni in zona? Scrivete nei commenti oppure mandatemi una email, sarò contenta di rispondervi 😊!
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Grazie davvero !
Sei molto precisa nei dettagli e questo diventa un valore importantissimo.
Soffro molto i tratti esposti che evito di percorrerli informandomi ovunque quando scelgo l escursione e, in effetti, l escursione al coldai non è stata semplicissima ; per di più mio marito è portatore di protesi ad entrambe le anche e ha trovato dei tratti impegnativi che non ci erano stati spiegati.
Quindi GRAZIE davvero x la sensibilità e l attenzione che usi !
Grazie a te dei complimenti 😊, sono contenta che quello che scrivo sia utile a chi mi legge prima di un’escursione, grazie davvero.
Ciao, grazie del tuo prezioso e preciso racconto. Io l’ho fatto un paio di volte e pur se faticoso e in agosto, caldissimo perché la salita al coldai è in pieno sole, è un’esperienza che porto sempre nel cuore. Bello anche andare in 10 minuti oltre il laghetto coldai fino ad ammirare dall’alto il sottostante lago di Alleghe.
Grazie a te 😊. Purtroppo il “difetto” di questo sentiero è proprio quello di essere completamente esposto al sole ma i panorami ripagano di tutto il sudore versato!