Visitare Gibilterra, un frammento di Inghilterra in Andalusia
Regno Unito

Visitare Gibilterra, un frammento di Inghilterra in Andalusia

8 Agosto 2024

Visitare Gibilterra in un giorno e provare l’emozione di vedere un frammento di Inghilterra pur restando in Andalusia! L’impatto è molto forte. A distanza di un chilometro vi lascerete alle spalle il fascino mediorientale andaluso e i suoi pueblos blancos arroccati sugli speroni rocciosi e vi troverete immersi nel mondo inglese. Lingua diversa, struttura urbanistico-architettonica diversa, insomma, un altro stato!

Perché Gibilterra è inglese?

Gibilterra è ufficialmente un Territorio d’Oltremare del Regno Unito ma come siamo arrivati a questo punto?

Tutta l’Andalusia, e di conseguenza anche Gibilterra, nel 711 d.C. è stata invasa dal governatore musulmano di Tangeri Tariq ibn Ziyad. Egli ne ha fatto una roccaforte musulmana ed il punto di partenza per l’invasione araba della penisola iberica. Nel 1492 i re Cattolici riconquistarono Gibilterra e tutta la regione dell’Andalusia ma nel 1713 Gibilterra, a seguito del Trattato di Utrecht, è passata in mano al Regno Unito. Da allora gli inglesi hanno cancellato ogni rimanenza architettonica araba presente sul territorio rendendola più “British”.

Ecco perché qui non troverete nulla di mediorientale e al posto di antichi alcazar e giardini in stile arabo troverete una successione uniforme di palazzi in stile vittoriano.

Gibilterra

Come si raggiunge Gibilterra

Provenendo da Cadice ci si mette circa 1 ora e mezza. Si percorre la A-381, l’autostrada che attraversa il suggestivo Parque Natural Los Alcornocales ovvero una distesa di colline che ospita la più grande foresta di querce da sughero di tutta la Spagna. Vi consiglio di percorrere questa strada all’alba o al tramonto, vale il viaggio!

Da Malaga, dove molti arrivano con i voli dall’Italia, invece, si deve percorrere la splendida strada costiera, la A-7, che vi regalerà splendide vedute sulla Costa del Sol e sul mar Mediterraneo. Il tempo di percorrenza è sempre di 1 ora e mezza.

L’auto si può lasciare al grande parcheggio che si trova sulla Linea de la Concepción, il Parcheggio Santa Barbara che si trova in territorio spagnolo ed è gratis!

La frontiera si supera a piedi. Dovete attraversare, sull’apposito passaggio pedonale, la pista d’atterraggio del piccolo Aeroporto Internazionale di Gibilterra. Passate i controlli di sicurezza esibendo i vostri documenti ed eccovi nel Regno Unito!

Visitare Gibilterra, un frammento di Inghilterra in Andalusia

Informazioni di ordine pratico

Noi italiani possiamo entrare a Gibilterra con la nostra Carta di Identità oppure con il Passaporto purché siano in corso di validità.

La viabilità è inglese di conseguenza si viaggia a sinistra mentre i pagamenti sono in sterline ma non serve fare nessun cambio, il bancomat viene accettato ovunque!

Se volete fermarvi a mangiar qualcosa sappiate che qui i prezzi sono molto più alti rispetto alla Spagna e che i menù propongono solamente pietanze tipicamente inglesi!

Un difetto: Gibilterra è sporca! Almeno quando ci siamo stati noi, e io non sono tanto schizzinosa. Trovare in giro per la città e sui sentieri asfaltati che attraversano la Upper Rock Nature Reserve rifiuti di ogni tipo (cartacce, scarti di frutta ormai marci, mozziconi di sigaretta, bottiglie vuote sia in plastica che in vetro, escrementi vari, etc..) non è piacevole. Anzi, con il caldo questo produce anche cattivo odore.

Quando andare a Gibilterra

Essendo collocata in un promontorio proteso verso il mar Mediterraneo è una zona spesso ventilata ma le estati sono molto calde, talvolta torride. Di conseguenza, esclusa l’estate, da giugno a metà settembre, per il resto è una meta che potete visitare in qualsiasi momento dell’anno!

Visitare Gibilterra: il centro cittadino

Gibilterra è un promontorio calcareo che si protende come la punta di una lancia nel mar Mediterraneo. Laurie Lee la definì: “un frammento di Portsmouth sottratto alla città e trasferito ottocento chilometri a sud”.

Usciti dall’Aeroporto Internazionale di Gibilterra prendete Winston Churchill Ave e attraversate la galleria all’interno del Hesses Demi Bastion. Dopo qualche semaforo sarete nella Main Street dove tutte le indicazioni stradali sono scritte in inglese e dove si trovano ancora le tipiche cabine telefoniche rosse che fanno tanto British. Lungo la strada una serie infinita di bar, ristoranti, negozi di souvenirs e di famosi marchi della moda internazionale.

I palazzi sono in stile vittoriano, alcuni ospitano gli uffici di rappresentanza del governo britannico altri sono a scopo abitativo. Ciò che salta all’occhio è che nulla rimane del passato arabo. La Cattedrale di Santa Maria Incoronata è stata costruita sui resti di un’antica moschea, è imponente e si riconosce dalle pareti intonacate di rosa e bianco.

Visitare Gibilterra, un frammento di Inghilterra in Andalusia

Visitare Gibilterra: l’Upper Rock Nature Reserve

Chi visita Gibilterra, più che per vedere un frammento di Inghilterra in Andalusia, viene per visitare la Upper Rock Nature Reserve ovvero la riserva naturale che si trova sullo sperone calcareo che si erge a strapiombo sulla spiaggia cittadina e che si protende verso il mar Mediterraneo.

Informazioni utili

Per salire, se non si vogliono fare una serie infinita di scalini, c’è la comoda Cable Car (funivia). Il biglietto lo potete acquistare in loco oppure online. Ci sono partenze ogni 10 minuti e in 6 minuti circa vi porta in cima.

  • Ingresso a pagamento: a/r funivia + ingresso riserva £ 38.00; one way funivia + ingresso riserva £ 35.50; ingresso riserva £ 16.00.
  • Orario: tutti i giorni 09:30-19:15 (01/04 – 30/10); 09:30-17:15 (30/10 – 31/03);
  • Sito ufficiale: cliccate qui per prezzi e orari aggiornati.

Sull’Upper Rock si cammina molto per raggiungere i vari punti di interesse ma se avete ridotte capacità motorie non preoccupatevi. Ci sono dei pulmini, un servizio taxi privato (non conosco il tariffario), che vi porta senza fatica da un punto all’altro!

Cable Car Gibilterra

Attenzione scimmie!

Fate attenzione alle bertucce di Gibilterra! Ci sono circa 200 esemplari sparsi in tutta la riserva e sono state introdotte qui dal Nord Africa nel XVIII secolo. Un detto popolare recita: “quando le bertucce spariranno da Gibilterra la stessa sorte toccherà agli inglesi!”.

Troverete molti cartelli che invitano a non dare da mangiare alle scimmie (ci pensano già i ranger del parco), non avvicinarsi troppo e soprattutto di non cercare di toccarle. Esse infatti sono parecchio aggressive e possono ferirvi ma sono anche fameliche e abituate alla presenza dei turisti di conseguenza sono abituate a “rubare”. Questo vuol dire che dovete fare molta attenzione ai vostri affetti personali (occhiali e cellulari in primis) e vi sconsiglio di mettervi a mangiare un panino guardando il panorama 😅.

Lo Skywalk

Una volta usciti dalla teleferica seguite il percorso indicato sia dalla mappa che vi daranno quando fate il biglietto sia dai cartelli posti praticamente ovunque. Seguendo la strada asfaltata che in leggera discesa e quasi tutta all’ombra scende a serpentina, arriverete allo Skywalk. Si tratta di una terrazza in vetro che offre una spettacolare vista panoramica a 340 metri di altezza!

Da qui si vede la Queensway Quay con numerose imbarcazioni da diporto e navi da crociera ormeggiate e il bianco agglomerato urbano alla base della rocca calcarea. Poi lo sguardo si sposta e si scorge il grigio sperone calcareo ricoperto parzialmente di vegetazione che si tuffa a strapiombo nelle acque tranquille dello Stretto di Gibilterra. E, infine, la mezzaluna dorata della piccola spiaggia cittadina e le grandi imbarcazioni mercantili che solcano la linea del mare. Nelle giornate terse da qui si riesce a vedere anche la costa marocchina e addirittura il profilo del monte Atlante!

Nell’immaginario comune di un tempo, Gibilterra era il luogo in cui si trovavano le Colonne d’Ercole ovvero due colonne, una in Europa e una in Africa, nel punto in cui la distanza tra i due continenti era minima. Esse simboleggiavano il limite del mondo conosciuto, oltre il quale si affrontava l’ignoto.

Grotta di San Michele

Scesi dalla Skywalk si deve salire su una ripida scaletta in cemento e una volta raggiunto il livello superiore passeggiando in un susseguirsi di splendidi scorci panoramici si arriva alla Grotta di San Michele.

Una volta dentro si rimane a bocca aperta! Si tratta di un’immensa grotta naturale. Talvolta viene usata anche come location per concerti altrimenti è visitabile percorrendo delle passerelle in metallo. La colonna sonora di sottofondo lascia un po’ a desiderare ma la grotta è splendida: centinaia di metri di gallerie ricoperte di stalattiti e stalagmiti che vengono illuminate da luci policrome.

Gibilterra Grotta di San Michele

Il Windsor Bridge e le stazioni militari britanniche

Usciti dalla grotta si prosegue in discesa su ripida strada asfaltata e completamente esposta al sole. Si vedranno numerose stazioni militari britanniche abbandonate risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, alcune si raggiungono camminando in mezzo alla boscaglia incolta ma altre si raggiungono più comodamente.

Degne di nota la O’Hara’s Battery, i Great Siege Tunnels che conservano cimeli di guerra e la Haynes Cave Battery, un moderno cannone abbandonato, che si può vedere dopo aver percorso il Windsor Bridge, un ponte sospeso lungo 71 metri che sovrasta una gola profonda 50 metri.

Se avete domande non esitate a lasciare un commento o a scrivermi un’email ðŸ˜‰!

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