Bali è l’unica isola dell’Indonesia a maggioranza induista ed il suo territorio è disseminato di templi. Alcuni sono dei semplici altari altri sono dei veri e propri complessi templari. In alcuni possono accedere solo i fedeli per pregare altri, invece, sono aperti ai numerosi turisti stranieri. Se visiterete l’Isola degli Dei di templi ne vedrete molti ma uno in particolare è da non perdere: il Pura Besakih, il tempio induista più grande e sacro di Bali.
Contenuti del post:
Dove si trova e come si raggiunge
Il Pura Besakih si trova sulle pendici del vulcano Gunung Agung e potete raggiungerlo in autonomia, noleggiando uno scooter, con un driver o con un’escursione organizzata.
In autonomia: noleggio scooter
Se decidete di raggiungere il Pura Besakih in autonomia vi consiglio di noleggiare uno scooter e se soggiornate a Ubud calcolate circa 1 ora e 45 minuti per coprire i 44 chilometri che vi separano dal tempio.
La strada da Ubud al Pura Besakih è uno spettacolo soprattutto nel tratto che attraversa le risaie di Sideman dove, se avete del tempo a disposizione, vi consiglio di fermarvi almeno un’ora per una passeggiata. Superate le risaie inizierete a salire costantemente di quota tra scorci panoramici sul cono perfetto del vulcano Gunung Agung e la valle circostante. Impossibile non fermarsi a scattare qualche foto!
Non solo i paesaggi cattureranno la vostra attenzione ma anche la quotidianità, con bambini che giocano per strada circondati da qualche cane randagio e gli uomini intenti a svolgere le loro attività. Mentre le donne portano grandi ceste di fiori in testa e, camminando facendo ondeggiare elegantemente il bacino fasciato in abiti tradizionali, raggiungono il tempio più vicino per la preghiera.
Le strade sono in buono stato, le carreggiate sono abbastanza larghe e, a differenza di altre zone di Bali, qui il traffico non è eccessivo.

In semi-autonomia: con un driver
Se non volete o non potete noleggiare uno scooter potete raggiungere il Pura Besakih con un autista.
Potete affidarvi a Gojek o Grab, dei servizi equivalenti ad Uber. Una volta effettuata la registrazione all’app vi basterà inserire la destinazione, confermare la vostra posizione, che viene rilevata automaticamente, e selezionare l’opzione di trasporto tra quelle proposte. Il pagamento avviene tramite app con la carta di credito che avete inserito. L’unico difetto è che il servizio potrebbe non essere immediato perché è soggetto alla disponibilità degli autisti a coprire la tratta, idem per il ritorno.
Ecco perché vi consiglio di prenotare un servizio driver che vi copra l‘intera giornata così potrete, una volta finita la visita al Pura Besakih, farvi portare anche in altri luoghi e avere più o meno la stessa libertà di movimento del noleggio scooter.
Senza pensieri: escursione organizzata
Volete partecipare ad un’escursione di gruppo? Vi consiglio queste opzioni che prevedono partenze dalle principali città dell’isola di Bali:
- un tour completo dei templi dell’est di Bali che prevede, oltre alla visita del Pura Besakih, anche il Pura Lempuyang ed il Tirta Gangga;
- un’escursione al Pura Besakih che prevede anche la sosta al villaggio Penglipuran e alla cascata Tukad Cepung;
- un’immersione nella tradizione balinese con un tour ai villaggi alle pendici del vulcano Agung e al Pura Besakih;
- un tour al Pura Besakih che prevede anche un breve trekking tra le risaie di Sideman.
Informazioni utili
Il parcheggio si trova vicino alla biglietteria. E’ un parcheggio coperto ed è enorme. Il costo per lo scooter, nel luglio 2023, era di IDR 5.000 (circa € 0,26). Si paga all’ingresso e i funzionari vi rilasciano un bigliettino di carta come ricevuta.
Attenzione: conservate il bigliettino fino all’uscita perché ve lo chiederanno e se non ce l’avete dovrete pagare di nuovo!
L’ingresso al Pura Besakih ha un costo di IDR 150.000 (circa € 7,85) e incluso nel prezzo avete anche un sarong, il telo da legarsi in vita obbligatorio in tutti i templi induisti. La distanza dalla biglietteria all’ingresso al tempio, circa 1 chilometro in salita, è coperta da un pulmino il cui servizio è incluso nel costo del biglietto. *Prezzo aggiornato al luglio 2025.
Attenzione: nel costo del biglietto è inclusa una guida (sono sempre dei ragazzi adolescenti) siete liberi di accettarla o meno ma se l’accettate a fine servizio dovete lasciare una mancia. Noi abbiamo girato in autonomia così facendo ci siamo gestiti la visita ed il tempo per le fotografie come abbiamo voluto.

Perché il Pura Besakih è il tempio più sacro di Bali?
Il Pura Besakih è il tempio più antico di Bali ed il principale centro spirituale induista, infatti, proprio per questo motivo viene chiamato Tempio Madre.
In realtà non esiste una datazione certa sulla nascita di questo luogo di culto ma è certo che fosse un luogo sacro già in epoca preistorica. Il Pura Besakih è un complesso templare e le fondamenta in pietra di molti templi, che ricordano le piramidi megalitiche a gradoni, sono databili a più di 2.000 anni fa.
Diventa un luogo di culto induista nel 1284 ma è con la dinastia Gelgel, nel XV secolo, che è stato nominato tempio di stato e di conseguenza è diventato il tempio più sacro di Bali.
Come visitare il Pura Besakih
Il Pura Besakih è un grande complesso templare formato da 23 templi collegati tra loro da scalinate. Per visitare il Tempio Madre, concedendogli il giusto tempo che merita, calcolate almeno 2 ore di tempo.
Il complesso del Pura Besakih si trova a circa 1.000 metri di altitudine ed è letteralmente aggrappato alle pendici del vulcano Gunung Agung, la montagna che con i suoi 3.142 metri è la più alta e venerata di Bali. La sommità del vulcano è un cratere ovale largo circa 700 metri e secondo la leggenda ospiterebbe gli spiriti ancestrali. Per questo motivo il Pura Besakih, così come le case tradizionali, è stato costruito in asse alla vetta. Le molte eruzioni, l’ultima nel 2018, non hanno mai colpito il tempio!
Se siete sportivi vi consiglio di prendere in considerazione questa escursione all’alba sul vulcano Gunung Agung, sarà un’esperienza indimenticabile!

L’ingresso
Vicino alla biglietteria c’è un grande candi bentar, il tipico portale d’ingresso ai templi induisti. I candi bentar sono formati da due strutture simmetriche che lasciano aperto un passaggio che viene attraversato dai fedeli. A livello simbolico il candi bentar è il passaggio tra il mondo terreno ed il mondo spirituale.
Una volta oltrepassato il portale dovrete salire lungo un viale (1 km circa) abbellito da splendidi penjor bianchi e giallo oro. Si tratta di un palo alto qualche metro la cui sommità è curva e presenta dei pennacchi penzolanti, nastri e campanelle. È un simbolo balinese legato ai rituali del ciclo della vita hindù, indica prosperità e di solito si trovano in corrispondenza dei templi perché fanno parte delle cerimonie di anniversario del tempio.
Alla fine del viale troverete una grande fontana monumentale mentre un po’ ovunque noterete delle statue di figure demoniache vestite con un sarong giallo oro, sono i guardiani del tempio. Qui già si possono vedere i primi piccoli templi. I nomi di ciascuno sono riportanti su una targa nera a scritte oro.

I livelli superiori
Salite la prima scalinata tra il via vai di fedeli vestiti in abito tradizionale che portano in mano o sulla testa ceste piene di fiori coloratissimi, le offerte per i loro dei. Fermatevi sul primo pianerottolo dove potrete sbirciare dentro ai templi il cui ingresso è permesso solamente ai fedeli. I templi all’interno del Pura Besakih sono tutti strutturati in tre cortili concentrici dove si trovano numerose pagode in legno che sono sempre in numero dispari. Hanno tetti di paglia e altari e tempietti in pietra dedicati alle varie divinità.
Arrivati in cima alla scalinata ciò che lascia senza parole è il panorama! In basso la scalinata appena percorsa, una rampa vertiginosa, e i templi avvolti dalla vegetazione rigogliosa ma guardando verso l’orizzonte vedrete la pianura fertile ricoperta di risaie e l’orizzonte punteggiato da rilievi montuosi.
Lasciatevi il panorama alle spalle e avvicinatevi al tempio la cui mura è più bassa rispetto alle altre, dal vialetto riuscirete a vedere l’interno. Noi abbiamo potuto vedere un gruppetto di fedeli in preghiera e un sacerdote che eseguiva movimenti cerimoniali in maniera lenta e agitando di tanto in tanto alcuni bastoncini d’incenso fumanti.
Salite sulla scalinata successiva, vedrete un altro tempio ma per arrivare in cima vi manca un’ultima rampa! Arriverete così al punto più alto del Pura Besakih e all’ultimo candi bentar che da accesso all’ultimo tempio del complesso, il Pura Gelap. A lasciare senza parole è di nuovo il panorama: una fitta foresta verdissima con qualche tetto spiovente ricoperto di paglia grigia che spunta di tanto in tanto e poi, lontano, la pianura che si estende fino all’orizzonte dove, se il cielo è limpido vedrete anche le montagne.

Consigli per la visita
Vi lascio alcuni consigli per visitare il Pura Besakih in modo da rispettare quello che a tutti gli effetti è un luogo di culto e per non cadere nelle più comuni truffe ai turisti.
Quando andare
Il mio consiglio è di visitare il Pura Besakih in un giorno infrasettimanale, anche se in alta stagione (luglio-agosto) non vedrete differenze rispetto al fine settimana. Se avete la possibilità scegliete la mattina presto, il tempio apre alle 08:00, prima che arrivino i pullman carichi di gruppi organizzati 😅. In alternativa anche il tardo pomeriggio è un’opzione da considerare ma tenete presente che il tempio chiude alle 17:00.
Come vestirsi
Il Pura Besakih si trova a 1.000 metri di quota, in mezzo alla vegetazione che ricopre il versante del vulcano Gunung Agung. Il clima è più fresco rispetto che a valle. Il mio consiglio è di portarvi un kway (in caso di pioggia) e, soprattutto se guidate uno scooter di prima mattina, meglio un abbigliamento a cipolla con una maglietta manica lunga e dei pantaloni da trekking modulari che da lunghi diventano corti con un colpo di cerniera!
Dentro ai templi induisti è consigliabile avere le spalle coperte quindi preferite le magliette maniche corte alle canottiere. Le gambe, invece, vanno coperte dal sarong e se non avete il vostro personale vi verrà fornito gratuitamente all’ingresso.
Attenzione: informatevi, prima di pagare il biglietto, se ci sono delle cerimonie in corso. In questo caso il tempio è visitabile solo in parte a meno che non indossiate l’abito cerimoniale. Con il solo sarong potrete visitare solo una parte del complesso templare. Ecco perché è meglio saperlo prima di pagare 😉!
Truffe ai turisti
Ebbene sì, nei templi potreste trovare della gente pronta a spillarvi qualche soldo raggirandovi. A volte sono situazioni che si possono evitare con educazione ed eleganza, altre volte, invece, per evitare situazioni spiacevoli non avrete nessun altra alternativa che cedere.
Gratuità a pagamento
Nel costo del biglietto di IDR 150.000 sono inclusi il sarong ed il passaggio in pulmino per raggiungere l’ingresso al tempio. Se qualcuno vi chiede dei soldi per questi servizi è un tentativo di fregarvi qualche banconota.
Guida “obbligatoria”
Una volta pagato il biglietto vi verrà presentato un ragazzo e vi verrà detto che è la vostra guida per visitare il tempio. Vi diranno anche che è inclusa nel biglietto e che vi serve se volete visitare tutto il tempio. Non è vero. Potete rifiutare la guida e potete visitare l’intero complesso templare in autonomia.
Se accetterete la guida sappiate che per ogni foto che vi farà chiederà un compenso e se si offrirà di farvi entrare in un tempio assieme a lui per “pregare” affinché possiate vederlo quando uscirete vi chiederà dei soldi.

Venditrici di cestini floreali e incenso
Al parcheggio, appena scenderete dallo scooter, si materializzeranno delle donne ed alcuni bambini che vi chiederanno di comprare i cestini floreali delle offerte agli dei e i bastoncini di incenso. Vi diranno che servono per entrare nel tempio e manderanno avanti i bambini per impietosirvi. Non siete obbligati ad acquistarli. Il problema è che, nel nostro caso, ad un certo punto le donne sono diventate minacciose e gli addetti del parcheggio stavano facendo finta di nulla, così… abbiamo comprato i cestini.
Con i cestini che abbiamo dovuto comprare potevamo entrare in uno dei templi aperti solo ai fedeli perché i sacerdoti riconoscono l’offerta come segno di fede. Noi per onestà intellettuale non siamo entrati ma la scelta ovviamente è personale.
All’interno del complesso templare, inoltre, ci sono dei venditori di souvenirs e anche in questo caso potrebbero diventare molto insistenti. La loro tecnica è mandare avanti i bambini con cartoline o calamite, se il turista rifiuta vengono intimati ad insistere e se alla fine tornano indietro a mani vuote si prendono una marea di insulti. Scene che fanno riflettere non poco 😥!
Se avete domande non esitate a lasciare un commento o a scrivermi un’email 😊!
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