Esiste un luogo in centro Italia che ha gli stessi panorami dell’Arizona. Mi riferisco alle Lame Rosse che sono raggiungibili con un facile trekking e quando arriverete al loro cospetto capirete perché sono chiamate il Grand Canyon delle Marche!
Contenuti del post:
Dove comincia il Trekking alle Lame Rosse?
Il punto di partenza del Trekking alle Lame Rosse è alla Diga del Lago di Fiastra, in provincia di Macerata, alle pendici del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Nei pressi della diga c’è un grande parcheggio gratuito in cui poter lasciare l’auto o il camper.
La diga è uno spartiacque tra il lago e la profonda fossa solcata dal fiume Fiastrone.
Il Lago di Fiastra è un lago artificiale che è stato creato negli anni ’50 allo scopo di fornire energia elettrica alla zona. La Valle del Fiastrone, invece, è molto importante nella storia evolutiva dell’Appennino perché è uno scrigno di biodiversità, un territorio aspro e difficile che l’uomo ha saputo modellare.
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Lame Rosse, il Grand Canyon delle Marche: storia geologica
Le Lame Rosse si sono formate durante le glaciazioni e derivano dalla Scaglia Rossa, una roccia sedimentaria presente nel Fosso della Regina. E’ un calcare ed è molto sensibile all’azione erosiva di gelo e disgelo e questo lo porta a disintegrarsi in piccoli frammenti di diverse dimensioni.
Con il progressivo riscaldamento climatico successivo all’ultima glaciazione è riapparsa la copertura vegetale ed è iniziata un altro tipo di erosione. Le acque che filtravano attraverso l’humus una volta diventate acide scioglievano il calcare che si è abbassato e ha formato un crostone, ovvero un ammasso di detriti rocciosi calcarei.
L’intensificarsi delle attività agro pastorali hanno portato, infine, alla perdita di una vastissima porzione di copertura boscosa. Le acque meteoriche non venivano più trattenute dalla vegetazione e hanno avviato una profonda erosione dei versanti scavando a fondo il Fosso della Regina e creando i pinnacoli a forma di fungo visibili oggi.
Dati tecnici
- difficoltà: medio/facile
- punto di partenza: Lago di Fiastra
- punto di arrivo: Lago di Fiasta
- lunghezza: 8,4 km
- tempo di percorrenza: 2h 40min
- quota: dai 603 ai 875 mt. s.l.m.
- dislivello: 300 mt.
Lame Rosse trekking nel Grand Canyon delle Marche
Dal parcheggio si percorrono 200 metri fino al punto d’inizio del trekking: la Diga sul Lago di Fiastra. Per raggiungere l’area delle Lame Rosse si deve percorrere una parte del Percorso Escursionistico del Parco E2.
Attraversate la diga, passando così sul lato opposto della forra, e camminare sul tranquillo sentiero sterrato immerso nel bosco. Vedrete principalmente faggi, degli alberi montani che crescono a partire dai 500 metri s.l.m., e qualche sporadico leccio, una pianta tipica della macchia mediterranea che cresce a quote inferiori.
Attenzione: tutta quest’area fa parte della Zona A del Parco Nazionale dei Monti Sibillini ovvero l’area più delicata e con il massimo livello di protezione di conseguenza i cani sono ammessi solo se condotti a guinzaglio! Se vi becca la forestale senza vi verrà fatta una bella multa!
Un piacevole saliscendi che, fatta eccezione per qualche tratto privo di vegetazione, si sviluppa sempre all’ombra del bosco. La condizione ideale per i nostri amici a 4 zampe 😉! Andateci fuori stagione, sarete praticamente da soli a camminare qui, e a farvi compagnia ci sarà solo il cinguettio degli uccelli e lo scricchiolio dei rami che si spezzano sotto alle suole delle scarpe.
Giunti al Fosso della Regina non vi resta che salire verso i famosi pinnacoli che prendono il nome di Lame Rosse e questa di fatto è la parte più difficile dell’escursione! Il ghiaione è completamente esposto al sole, è estremamente instabile ed irregolare e la pendenza è molto accentuata. Arrivare alla base delle Lame Rosse ci si mette circa 10 minuti e la fatica è ampiamente ripagata dallo spettacolo del Grand Canyon delle Marche!
Attenzione: la fragilità dei pinnacoli può rappresentare un pericolo in quanto è molto frequente che cada materiale sassoso di diversa grandezza ed è proprio per questo motivo che è vietato avvicinarsi ad una distanza inferiore di 3 metri alle pareti.
Noi ci siamo fermati sotto ai pinnacoli per 20 minuti, ci siamo goduti il panorama pazzesco e allo stesso tempo abbiamo dato a Scott il giusto riposto dopo una salita ripida e prima di una discesa parecchio complessa. Abbiamo trovato una giornata nuvolosa, perfetta per affrontare questo trekking in sicurezza con il cane un po’ meno perfetta per ammirare le sfumature rossastre delle rocce.
Quando siete pronti cominciate la discesa. A me veniva da piangere 🙈! Procedete lentamente e a zigzag per limitare il più possibile il movimento del materiale sassoso e di conseguenza anche il rischio di piantarci il culo! Scendere a zigzag è la soluzione più ovvia ma anche quella consigliata dall’ente parco perché il ghiaione è un ambiente fragile e delicato che è soggetto a continua erosione degli agenti atmosferici e limitare la caduta a valle di questo materiale sassoso è un modo per preservarlo.
Attenzione: in questo tratto, sia in salita che in discesa, abbiamo lasciato Scott libero, una decisione presa per la sua e la nostra sicurezza. Così facendo Scott era libero nei movimenti e ha potuto gestirsi senza avere noi a sbilanciarlo o a fargli da zavorra. La discesa per lui è stata molto faticosa, procedeva istintivamente a zig zag ma talvolta scivolava in avanti e per bilanciarsi abbassava il sedere e procedeva tipo “marines”. Le zampe subiscono una forte sollecitazione di conseguenza assicuratevi che il vostro cane sia nella condizione fisica adeguata.
Una volta tornati al Fosso della Regina noi ci siamo fermati all’ombra una decina di minuti per dare nuovamente riposo a Scott ma voi, se non avete cani al seguito, potete proseguire senza sosta. Percorrete a ritroso il sentiero dell’andata, il tranquillo saliscendi nel bosco, fino alla diga e da lì poi ritornate al parcheggio.
Consigli per affrontare il Trekking alle Lame Rosse
- indossate delle scarpe da trekking perché danno una maggior aderenza al terreno e riducono il rischio di distorsioni, io mi trovo benissimo con quelle del marchio Salomon;
- utilizzare dei bastoncini da trekking vi darà una mano ad affrontare la salita e la discesa sul ghiaione;
- vestitevi a cipolla con abbigliamento tecnico e traspirante;
- portatevi un kway o un poncho, in montagna la pioggia è sempre in agguato!
- portatevi almeno 1 litro di acqua in una borraccia perché lungo il percorso non ci sono fontanelle.
Consigli per il cane durante il trekking
- tenete sempre il cane al guinzaglio perché vi trovate in un’area protetta;
- portate almeno 1 litro d’acqua in una borraccia con beverino, lungo il tragitto non ci sono fontanelle;
- il sentiero è per l’80% all’ombra del bosco ma il ghiaione, la parte più faticosa, è completamente esposta al sole di conseguenza NON fatelo quando le temperature superano i 16°C perché si metterebbe il cane a rischio di colpo di calore;
- il tratto di ghiaione è molto impegnativo, valutate molto seriamente se il vostro cane è nelle condizioni fisiche di poterlo affrontare!
- adatto a cani adulti, in buono stato di salute e allenati;
- sconsigliato ai cuccioli e a cani che hanno subito interventi o lesioni agli arti.
E voi siete mai stati alle Lame Rosse? Avete domande o volete raccontarmi la vostra esperienza? Scrivete nei commenti oppure mandatemi una email, sarò contenta di rispondervi 😊!
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