Il Trekking al Cristo Pensante è una delle escursioni più spettacolari che si possano fare all’interno del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino. Un’escursione adatta anche ai cani, purché siano allenati, che si sviluppa sui versanti del Monte Castellazzo e che, lungo il tragitto, vi regalerà panorami spettacolari! Il punto di partenza per il Trekking al Cristo Pensante è Passo Rolle, situato a 1.980 metri s.l.m.
Ma andiamo ai dettagli 😉!
Contenuti del post:
Come raggiungere Passo Rolle
Passo Rolle è situato a 10 km di distanza da San Martino di Castrozza. Per raggiungerlo basta seguire la strada statale che dal centro di San Martino di Castrozza sale a tornanti e in poco più di 15 minuti sarete a destinazione.
Arrivati al passo proseguite per un centinaio di metri e troverete un grande parcheggio gratuito dove poter lasciare l’auto. Se venite in alta stagione (luglio-agosto) o nei fine settimana vi consiglio di arrivare prima delle 9:00 altrimenti farete fatica a trovare posti liberi!
Le Pale di San Martino
Le Pale di San Martino sono state la culla dell’alpinismo italiano e con la loro superficie di 240 km2 è il più esteso gruppo delle Dolomiti. Dal 2009 sono patrimonio UNESCO. Il Gruppo delle Pale si trova a cavallo di Veneto e Trentino Alto Adige ed il suo settore centrale è occupato dall’Altopiano delle Pale. Si tratta di un enorme tavolato vuoto e roccioso, dall’aspetto quasi lunare, che si estende per 50 km2 ad un’altitudine tra i 2.500 e i 2.800 metri s.l.m. Con il Trekking al Cristo Pensante ci troviamo proprio al limitare di questo settore e si vedono quegli stessi panorami che hanno ispirato Buzzati nella stesura de “Il deserto dei Tartari”.
Dati tecnici
- difficoltà: medio-facile
- punto di partenza: Passo Rolle
- punto di arrivo: Passo Rolle
- lunghezza: 12 km
- tempo di percorrenza: 4h 30m
- quota: dai 1.980 ai 2.333 mt. s.l.m.
- dislivello: 349 mt.
Il Trekking al Cristo Pensante da Passo Rolle
La nostra escursione inizia dal parcheggio di Passo Rolle (1.980 m.) e qui già si trovano le segnaletiche per il Trekking al Cristo Pensante che, lungo il tragitto, troverete scritto per esteso oppure con il segnavia CAI R01.
Il sentiero è semplice e si sviluppa su strada bianca, larga e ben battuta, che si snoda tra i Prati Castellazzo con una leggera ma costante salita. L’unico difetto di questo percorso è l’essere completamente esposto al sole e, se avete con voi dei cani, questo è un fattore da tenere bene a mente! Davanti a voi il costante spettacolo delle Pale di San Martino che come guglie di una cattedrale si stagliano sul cielo che oggi è di un azzurro intenso.
Avvertenze: potrebbero esserci delle vipere! Le vipere sono pericolose sia per i cani che per gli umani. Solitamente si annidano sotto i cespugli o nelle zone rocciose, fate quindi in modo di camminare al centro del sentiero e fate in modo che il vostro cane non infili il muso ovunque se prima non avete controllato. Meglio tenerlo al guinzaglio, lo gestirete meglio!
Superata Capanna Cervino si comincia a scorgere, sulla sinistra, il profilo del Monte Castellazzo sulla cima del quale si trova la statua del Cristo Pensante. Alla famosa e fotogenica Baita Segantini (2.200 m.) si arriva dopo circa 50 minuti di cammino. Baita Segantini non è aperta tutto l’anno, cliccando qui troverete gli orari e i periodi di apertura aggiornati.
Da qui si prosegue dritto, pochi passi e si arriva ad un bivio dove si deve svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per il Trekking al Cristo Pensante. Davanti a voi una parete montuosa dalla bellezza disarmante! Partendo da destra verso sinistra si riconoscono i profili del Cimon della Pala (3.184 m.) che con il suo spigolo slanciato s’è guadagnato il soprannome di “Cervino delle Dolomiti”, la Cima della Vezzana (3.192 m.), la Cima dei Bureloni (3.120 m.), la Cima Focobon (3-054 m.) ed infine il Monte Mulaz (2.906 m.). Posso assicurarvi che nessuna immagine potrà darvi l’emozione di trovarsi di fronte ad un panorama del genere!
Abbandonata la strada bianca il percorso diventa un sentiero di montagna: più stretto e sterrato che si insinua in un verde prato disseminato di piccoli fiorellini gialli e blu. I botton d’oro la fanno da padrone ma si possono scorgere anche genziane e campanule.
Giunti ai piedi del Monte Castellazzo si trova un bivio. La cartellonistica per il Cristo Pensante indica di proseguire a destra noi, invece, prendiamo il sentiero a sinistra, privo di segnaletica ma che permette di compiere l’anello attorno al monte.
Attenzione: se seguite la cartellonistica andando a destra il sentiero è più lungo ma la salita è più “dolce” di conseguenza raggiungerete la vetta facendo meno fatica! E’ anche un sentiero meno faticoso per i cani quindi da preferire.
Se come noi fate l’anello preparatevi ad una salita abbastanza impegnativa e ripida! Dopo un primo tratto su sterrato comincia la ripida salita su ghiaione e pietrisco calcareo. Un terreno che in alcuni punti è instabile e bisogna quindi fare molta attenzione a come si mettono i piedi anche perché il sentiero è stretto e alla vostra sinistra c’è lo strapiombo. L’altitudine accorcia il fiato e la ripidità del sentiero mette sotto sforzo i polpacci… insomma, sconsigliato se siete fuori allenamento!
Nella foto vedete Scott libero (non andrebbe fatto!) e questo per due motivi:
- ci obbedisce di più quando è slegato rispetto a quando è al guinzaglio. L’abbiamo “addestrato” a seguirci come un’ombra e in un caso del genere lo teniamo tra noi due: Mauro fa strada e io lo tengo d’occhio che lo segua e in caso lo riprendo 😅;
- tenuto al guinzaglio, avendo andature diverse, poteva sbilanciarci e farci scivolare!
Avvertenza per chi soffre di vertigini: nei punti più stretti del sentiero potreste avere, com’è successo a me, un senso di instabilità. Purtroppo siete obbligati a guardare verso il basso per non scivolare sul ghiaione e allo stesso tempo vedete lo strapiombo alla vostra sinistra. Se pensate di non farcela salite dall’altro versante!
Avvertenza per i cani: per i cani questo sentiero è impegnativo, valutate se il vostro cane è in grado di affrontare un sentiero con questa pendenza e con questa morfologia. Se pensate che non possa farcela o che si affatichi troppo salite dall’altro versante!
Vi ho detto le difficoltà, doveroso, ma vi dico anche che il panorama è mozzafiato! Poi, quando finalmente vedete la vetta, l’euforia di essere arrivati vi darà la forza di affrontare gli ultimi metri di dislivello. Da Baita Segantini alla vetta del Monte Castellazzo ci vogliono circa 1 ora e 15 minuti.
La vetta del Monte Castellazzo si trova a 2.333 m. s.l.m. e per noi rappresenta il punto più alto in cui siamo stati e la prima vetta raggiunta a piedi! Che soddisfazione 😊! A fianco alla Croce di Vetta c’è la famosa statua del Cristo Pensante e attorno a noi si apre un panorama a 360° sulle Dolomiti: le Pale di San Martino, le Dolomiti di Fassa, il Catinaccio e la Marmolada.
La statua del Cristo Pensante è recente, è nata da un masso di marmo estratto dalla Cava di Canzocoli di Predazzo ed è stata scolpita da Paolo Lauton. E’ stata collocata qui il 16 giugno 2009, il suo peso è di 20 quintali mentre la sua altezza è di 1,8 metri. Alla base della statua una lastra di ferro riporta incisa una frase di Maria Teresa di Calcutta: “Trova il tempo di pensare, trova il tempo di pregare, trova il tempo di sorridere”.
Dopo una doverosa sosta relax riprendiamo il nostro trekking andando a chiudere il giro attorno al Monte Castellazzo. Scendiamo dal versante opposto, quello più semplice che vi consigliavo di fare anche in salita. Il percorso si snoda a serpentina sul versante del Monte Castellazzo e questo rende la discesa molto piacevole e per nulla faticosa. Il sentiero è in gran parte in ombra ed immerso nella vegetazione: pino mugo, ginepri e arbusti di alta montagna. Dalla cima del Monte Castellazzo a Baita Segantini calcolate circa 1 ora e 15 minuti di cammino.
Avvertenza: vi sconsiglio vivamente di scendere dal versante da cui siamo saliti, sarebbe una ripida discesa su terreno instabile pericolosa per i cani e difficoltosa per i bipedi!
Una volta ritornati a Baita Segantini non vi resta che percorrere a ritroso la strada bianca che vi porta al parcheggio a Passo Rolle. Lungo la via del ritorno godetevi ancora per un po’ la bellezza delle Dolomiti e guardate con soddisfazione la vetta del Monte Castellazzo: dal basso sembra altissima e irraggiungibile, invece, fino a poche ore prima si era in cima!
Consigli per affrontare il Trekking al Cristo Pensante da Passo Rolle
- indossate calzature da trekking perché danno maggior aderenza al terreno e maggior stabilità alla caviglia, io utilizzo quelle del marchio Salomon;
- portatevi i bastoncini da trekking vi daranno un aiuto sia in salita che in discesa;
- portatevi un kway o una mantella, in alta montagna la pioggia è sempre in agguato, soprattutto nel pomeriggio!
- vestitevi a cipolla con abbigliamento tecnico e traspirante, vi consiglio di portare con voi anche una felpa o un giubbetto antivento da mezza stagione;
- non sottovalutate lo sforzo fisico ad alta quota e soprattutto non fate i supereroi: se sentite che non ce la fate fermatevi e tornate indietro;
- portatevi una borraccia con almeno 1 litro d’acqua, perché lungo il tragitto l’unica fontanella disponibile è a Baita Segantini!
- bevete poco e spesso per mantenere il fisico ben idratato.
Consigli per i cani sul Trekking al Cristo Pensante
- portategli almeno 1 litro di acqua in una borraccia con beverino, poi potete riempirla alla fontanella di Baita Segantini oppure in due torrenti lungo il percorso;
- la regola del bere poco e spesso vale anche per i nostri amici a 4 zampe!
- valutate attentamente lo stato di salute fisica del vostro cane e preferite la salita “dolce” a quella su ghiaione;
- per lunghezza e grado di difficoltà è un sentiero adatto a cani allenati ed è sconsigliatissimo ai cuccioli, a cani cani anziani e/o che hanno subito interventi agli arti perché vanno ad affaticare troppo le articolazioni;
- adatto a tutti è, invece, il sentiero da Passo Rolle a Baita Segantini: dislivello infimo, corto e su terreno battuto;
- il sentiero è per il 90% esposto al sole, se le temperature superano i 20°C evitate di farlo perché mettete il vostro cane a rischio colpo di calore!
Dove dormire vicino a Passo Rolle
Diciamo che l’ideale sarebbe trovare alloggio a San Martino di Castrozza ma i prezzi sono lontano dall’essere economici anche in bassa stagione 😪. Di conseguenza conviene spostarsi di qualche chilometro e le alternative possono essere Fiera di Primiero oppure la vicina Val di Fiemme.
Noi abbiamo scelto di soggiornare a Castello di Fiemme all’Hotel Olimpionico che si è rivelato essere uno degli hotel più pet friendly in cui ho soggiornato! Li abbiamo contattati tramite email e abbiamo preso una junior suite con un ampio balcone vista montagne e la mezza pensione ad un prezzo veramente conveniente! Per i cani vengono messe a disposizione ciotole e copertine e nel vademecum sulla scrivania troverete il numero di un veterinario di zona e le aree sgambamento nei dintorni della struttura. I cani sono ammessi anche in sala ristorante e verrete messi in una stanzetta apposita. Insomma, consigliatissimo!!
Dove mangiare e acquistare prodotti tipici
Il mio consiglio è quello di portarvi degli snack energetici da prendere durante l’escursione e poi un buon panino farcito a piacere. Mi raccomando… la spazzatura portatela a valle!! Non inquinate gli ambienti naturali!. In alternativa, se è aperta, potete pranzare a Baita Segantini oppure a Passo Rolle c’è un bar che generalmente è frequentato dai motociclisti.
Se, invece, volete portarvi a casa le prelibatezze casearie della zona vi consiglio di fermarmi a fare scorta al Caseificio Sociale Primiero situato a Mezzano. Qui troverete dell’ottimo formaggio di malga ma anche salumi e miele di montagna 😋.
E voi siete mai stati sull’Altopiano delle Pale di San Martino? Avete domande, volete raccontarmi la vostra esperienza oppure volete consigliarmi altre escursioni in zona da poter fare con Scott? Scrivete nei commenti oppure mandatemi una email, sarò contenta di rispondervi 😊!
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