Orvieto è una bellissima città rinascimentale che sorge su un’instabile rupe tufacea alta 325 metri. Una città situata nel cuore d’Italia e più precisamente nella parte sud occidentale dell’Umbria, al confine con il Lazio. Orvieto è circondata dai calanchi e dai verdissimi rilievi appenninici ricoperti di vigneti e uliveti. In questo post vi darò 10 buoni motivi per visitare Orvieto, una destinazione perfetta per trascorrerci un week end. Cosa dite, partiamo?
Contenuti del post:
Orvieto la città che sorge sulla rupe di tufo
La rupe su cui sorge Orvieto è stata generata dall’eruzione vulcanica del Bolsena. A seguito dell’eruzione si sono sovrapposti i materiali piroclastici che sono andati a creare tutto il panorama di rupi e calanchi che caratterizza la zona tra Lazio e Umbria. Il grosso problema di questa rupe è lo sgretolamento. Periodicamente si verificano delle frane attorno all’abitato che “sfogliano” la rocca come fosse un carciofo ma fortunatamente al giorno d’oggi ci sono tecniche di monitoraggio che permettono di bloccare questo fenomeno mantenendo la rupe stabile.
Orvieto è nata come insediamento etrusco e in epoca romana è stata un importante centro per la lavorazione del bronzo e della ceramica. Nel Medioevo è stata una delle città più importanti dello Stato Pontificio. Salvata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale perché dichiarata “città aperta” la sua bellezza rinascimentale si è mantenuta intatta fino ad oggi.
Come raggiungere Orvieto
La strada che si percorre per raggiungere Orvieto è uno spettacolo. Una volta usciti dal casello autostradale di Orvieto si corre in mezzo a distese infinite di ulivi e prati dove ci sono pecore che pascolano libere. Quando ci si avvicina alla meta si vede l’imponente rupe di tufo con i camminamenti che si snodano ad anello lungo la sua circonferenza e la silhouette di Orvieto che la sovrasta.
Noi preferiamo viaggiare in auto perché ci permette di avere una maggiore autonomia. Non siamo vincolati da orari stabiliti e possiamo fermarci ovunque vogliamo per goderci il panorama! Se però non volete usare l’auto sappiate che Orvieto si può raggiungere comodamente anche in treno! La stazione ferroviaria più vicina al centro storico è situata proprio ai piedi della rupe.
Il borgo storico di Orvieto è chiuso al traffico. Le auto si possono parcheggiare alla base della rupe, vicino alla stazione ferroviaria o in albergo (se decidete di passare la notte qui).
Per salire in cima alla rupe e visitare il centro storico di Orvieto si può percorrere a piedi il camminamento attorno alla rupe stessa oppure si può prendere la funicolare. La stazione della funicolare si trova vicino alla stazione ferroviaria e il costo del biglietto è di € 1,30. Per salire ci vogliono circa 10 minuti.
10 buoni motivi per visitare Orvieto
Se prevedete di visitare più di 3 monumenti e/o musei di Orvieto vi consiglio di acquistare la Orvieto Carta Unica. Questa card al costo di € 20,00 vi consentirà di entrare in 11 musei e monumenti della città senza scadenza temporale, è valida per sempre! Si può acquistare all’ingresso della prima attrazione aderente che visiterete. Per i prezzi aggiornati e la lista dei musei che aderiscono all’iniziativa vi consiglio di visitare il sito ufficiale.
1. Orvieto Underground
Orvieto Underground si può vedere solo con una visita guidata che dura 1 ora. L’ingresso è compreso nella Orvieto Carta Unica, oppure costa € 7,00. La prenotazione va fatta on line oppure all’ufficio turistico in Piazza del Duomo da dove poi parte la visita guidata. All’interno dei cunicoli sotterranei è molto umido e la temperatura si mantiene costante sui 15°C, se venite in estate vi consiglio di portarvi qualcosa per coprirvi le braccia.
Il terreno sottostante la città di Orvieto è formato da tufo e pozzolana. I primi a scavare sotto la città sono stati gli Etruschi e lo hanno fatto per l’approvvigionamento idrico ma da allora l’attività di scavo di grotte, cunicoli, scale e passaggi è proseguita per diversi secoli. A fine anni ’70 una frana ha portato alla luce questo sistema sotterraneo e da allora è stato vietato il transito di mezzi pesanti sulla rupe. I cunicoli sono stati messi in sicurezza utilizzando piloni in cemento e adesso sono visitabili.
Dell’epoca etrusca rimane un pozzo quadrato largo 70 centimetri e profondo 50 metri. Come abbiano fatto a scavarlo così stretto e così profondo è ancora un mistero!
Il fatto che in questi ambienti la temperatura si mantenga costante tutto l’anno li ha resi perfetti per la lavorazione e la conservazione dell’olio. Sono arrivati a noi intatti ben due frantoi a trazione animale, una macina che riporta la data del 1697, alcune grandi cisterne che probabilmente conservavano la prima spremitura e delle grandi otri che conservavano, invece, il prodotto finito.
Prima di uscire la guida ci mostra i colombari ovvero delle sale con delle piccole aperture quadrate ben allineate sulla parete. In questi ambienti si allevavano i colombi a fini alimentari. Una pratica che è stata poi vietata da un papa non per motivi animalisti ma perché tale attività non portava abbastanza imposte nelle sue casse! I colombari sono stati utilizzati come rifugio antiaereo durante la Seconda Guerra Mondiale. Orvieto era stata dichiarata “città aperta”, quindi non bombardabile, ma quando gli aerei passavano sopra la città la popolazione aveva paura e si rifugiava qui.
La visita di Orvieto Underground è molto interessante e ve la consiglio vivamente! Le guide sono preparate e vi faranno conoscere una parte di storia e cultura orvietana che sarebbe un vero peccato perdersi!
2. Duomo di Orvieto
Il Duomo di Orvieto, situato sull’omonima piazza, è stato costruito a partire dal 1290 ed è considerato “il giglio d’oro delle cattedrali”. E’ una delle massime realizzazioni artistiche del tardo Medioevo italiano e fonde diversi stili architettonici. Il biglietto d’ingresso è incluso nella Orvieto Carta Unica oppure costa € 5,00 e include anche l’ingresso al MODO.
La facciata del Duomo è imponente e gli occhi cadono subito sul rosone e sui mosaici che raffigurano le scene della vita della Vergine. Nel 1970 le originarie porte in legno sono state sostituite con dei portali in bronzo decorati con bassorilievi. L’interno è molto ampio. Le navate hanno volte altissime e il soffitto è affrescato mentre l’altare maggiore, posto in fondo alla navata centrale, aumenta ancora di più il senso di profondità e di grandezza dell’edificio.
La Cappella di San Brizio si trova lungo la navata sinistra e al suo interno si può vedere lo spettacolare “Giudizio Universale” e gli affreschi del Signorelli che risalgono ad inizio XVI secolo.
La Cappella del Corporale si trova lungo la navata opposta ed è stata affrescata da Ugolino di Prete Ilario nel XIV secolo. Nella cappella è custodito il Tabernacolo del Corporale che contiene il Sacro Lino che ogni anno viene condotto in processione durante la Festa del Corpus Domini.
La leggenda narra che nel 1263 un prete, tormentato dai dubbi sulla presenza del corpo e del sangue di Cristo nell’ostia, sia andato in pellegrinaggio a Roma. Lungo la strada si è fermato a Bolsena a celebrare una messa e nel momento in cui ha consacrato l’ostia questa si è impregnata di sangue e le gocce sono cadute sul corporale di lino bianco macchiandolo. Da allora il corporale è diventato una reliquia.
3. MODO
L’ingresso al Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto è incluso nella Orvieto Carta Unica oppure costa € 5,00 e comprende anche l’ingresso al Duomo. E’ un museo piccolo dove in un’unica grande sala sono conservati preziosi oggetti religiosi e paramenti sacri lavorati con fili d’oro appartenuti ai papi e ai vescovi del Rinascimento. Una seconda sala, poi, ospita le opere di Emilio Greco, l’artista, autore anche dei portali bronzei del Duomo.
4. Museo Archeologico Nazionale
L’ingresso al Museo Archeologico Nazionale è incluso nella Orvieto Carta Unica oppure costa € 4,00. Si trova nel palazzo dietro al MODO ed è distribuito su 3 sale. Nella prima sala sono conservati i reperti rinvenuti nelle necropoli etrusche e, conservati in apposite teche e meticolosamente catalogati, ci sono oggetti di uso quotidiano, vasellame, epigrafi e resti di capitelli. Nelle due sale successive sono, invece, conservate icone religiose, mosaici, tele a olio e preziosi paramenti sacri.
5. Pozzo di San Patrizio
Il Pozzo di San Patrizio è un capolavoro di ingegneria rinascimentale. Esternamente si presenta come un blocco circolare in muratura con un diametro di 13 metri e alto poco più di 5 metri ma al suo interno arriva fino a 55 metri di profondità! Il biglietto d’ingresso è incluso nella Orvieto Carta Unica oppure costa € 5,00.
Il Pozzo di San Patrizio è stato commissionato da Clemente VII ad Antonio da Sangallo il Giovane nel 1527. Lo scopo era quello di creare un pozzo che potesse fornire acqua alla città di Orvieto in caso di assedio prolungato o di calamità naturale. Il suo nome deriva dal fatto che a Clemente VII questo pozzo ricordava la grotta che secondo una leggenda irlandese era custodita da San Patrizio e che dava accesso al Purgatorio.
Varcato l’ingresso si comincia a percorrere i 248 scalini che scendono a chiocciola lungo il perimetro del pozzo. Il corridoio gradinato è chiuso tra due muri, uno ovviamente cieco e l’alto, quello che si affaccia sul baratro, forato da 72 finestre centinate. All’interno è freddo e molto umido e se venite in estate vi consiglio di portarvi qualcosa per coprirvi le braccia. Più si scende più si viene avvolti dalla penombra.
Il pozzo è stato scavato prima nel tufo e poi nell’argilla fino a raggiungere la falda acquifera. L’ingegnere aveva previsto due scale soprapposte che correvano una sull’altra senza comunicare tra loro. Il passaggio era, ed è ancora, molto stretto quindi chi saliva non si doveva incrociare con chi scendeva. Sul fondo del pozzo si passa su un ponte sotto al quale scorre l’acqua il cui livello è mantenuto costante da una sorgente naturale che lo alimenta e da un emissario che la fa defluire quando è in eccesso. Dal centro del ponte si vede il foro nella sua complessità, impossibile non provare un senso di vertigine e sentirsi piccoli piccoli!
Per scendere e risalire servono circa 40 minuti
6. Pozzo della Cava
Il Pozzo della Cava si trova in via della Cava, nel cuore del quartiere medievale, ed è di grande importanza storica. Il biglietto è incluso nella Orvieto Carta Unica oppure costa € 4,00. Il Pozzo è di epoca etrusca ed è stato creato per l’approvvigionamento delle acque risorgive. E’ profondo 36 metri con un diametro di 3,5 metri ma l’aspetto odierno è frutto dell’ampliamento voluto da papa Clemente VII nel 1527. Nel medioevo era sia un laboratorio di ceramiche che una cantina scavata nel tufo, qui si produceva il famoso vino di Orvieto.
7. Corso Cavour
Corso Cavour è la via principale di Orvieto e, scandita da deliziose viette laterali, attraversa la città in tutta la sua lunghezza. E’ una via movimentata e piena di turisti, fiancheggiata da alti palazzi che ospitano al loro interno negozi di souvenirs, botteghe con prodotti artigianali, bar e ristoranti. Passeggiando lungo questa via ci s’imbatte nella Torre del Moro con il suo orologio che risale al 1876. Sulla torre è possibile salire e godersi, a 50 metri di altezza, il panorama di Orvieto, il biglietto d’ingresso è incluso nella Orvieto Carta Unica.
8. Palazzo del Popolo
Palazzo del Popolo si trova sull’omonima piazza che è una delle principali della città e dove si solito si svolge il mercato. Questo palazzo è stato costruito nel XIV secolo ed è stato prima dimora del Capitano del Popolo, poi dimora del podestà e, infine, un centro congressi. E’ possibile salire sullo scalone esterno e raggiungere la terrazza panoramica da dove si vede la piazza dall’alto.
9. Piazza della Repubblica
Piazza della Repubblica è da sempre il cuore civico di Orvieto. In epoca romana questa corrispondeva all’area del foro ed in epoca medievale, nel XIII secolo, è stato eretto il Palazzo del Comune di cui rimangono ancora le volte romaniche al pianterreno e le finestre gotiche. Nella piazza si trova anche la Collegiata di Sant’Andrea costruita nel XIII secolo su un antico tempio etrusco e riconoscibile dal particolare campanile circolare.
10. Strada dei vini etrusco romana
Una strada tortuosa che si snoda tra Orvieto e Alviano e che, un tornante dopo l’altro, serpeggia in un paesaggio incredibile. Il panorama ci mostra colline ricoperte di vigneti e uliveti che è da 2500 anni che sono coltivati con la stessa tecnica e la stessa cura ma ci sono anche verdi pascoli dove brucano l’erba piccoli greggi di pecore. Segnatevela perché questa è una delle strade più belle d’Italia da percorrere in auto!
Cosa vedere nei dintorni di Orvieto
A circa 20 minuti d’auto si trova Civita di Bagnoregio, un borgo del viterbese, appena al di là del confine con il Lazio. Conosciuto come “la Città che Muore” e considerato uno dei “Borghi più Belli d’Italia” è un borgo caratteristico e molto romantico. Se ti interessa saperne qualcosa in più clicca qui!
Dome mangiare a Orvieto
Noi abbiamo cenato a La Locanda del Lupo che si trova lungo Corso Cavour. Il locale è piccolo ma confortevole e accogliente. Ci sono dei piccoli tavolini di legno in una sala con le pareti tappezzate di ripiani carichi di bottiglie di vino. Vi consiglio di prendere i tradizionali umbricelli e l’antipasto della casa a base di bruschette con salumi e formaggi della zona. I prezzi sono in linea con altri locali del centro storico.
E voi siete mai stati ad Orvieto? Avete domande o volete raccontarmi la vostra esperienza? Scrivete nei commenti o mandatemi una email, sarò contenta di rispondervi 😊!
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