Se state pensando ad un viaggio in Danimarca sappiate che ci sono 5 luoghi che sono assolutamente da vedere e che si trovano nello Jutland settentrionale. Di cosa sto parlando? Ma ovviamente della regione più affascinante di tutta la Danimarca!
Situata nell’estremo nord del Paese, questa regione, soprattutto in estate, è caratterizzata da una luce talmente unica e particolare da essere stata fonte di ispirazione per numerosi pittori e scrittori che qui decisero di passare parte della loro vita. Lo Jutland Settentrionale è anche la regione sferzata dagli impetuosi venti del nord che con la loro potenza, nel corso dei secoli, hanno modellato e ricreato il paesaggio.
Probabilmente dalle mie premesse avrete già capito che questa regione mi ha letteralmente stregata e che, senza ombra di dubbio, è stata la parte più interessante ed affasciante del mio on the road in Danimarca.
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Contenuti del post:
Come raggiungere lo Jutland Settentrionale
Come vi dicevo lo Jutland Settentrionale è la regione più a nord della Danimarca, per raggiungerla l’aeroporto internazionale di riferimento è quello di Aalborg, la città capoluogo di questa regione. Purtroppo non è detto che questa sia la soluzione più economica. In alternativa potete valutare di atterrare all’aeroporto internazionale di Billund, nello Jutland Centrale, dove invece arrivano i voli low cost dall’Italia.
L’alternativa sicuramente più lontana e scomoda per raggiungere lo Jutland Settentrionale è quella di atterrare all’aeroporto di Copenaghen. Alternativa da prendere in considerazione solo se avete intenzione di fare un on the road in Danimarca di almeno una decina di giorni.
Il mio consiglio comunque è quello di controllare su Skyscanner per trovare la tratta più economica o più comoda in partenza dagli aeroporti vicino alla vostra città. Una volta trovato il volo il mio consiglio è di prenotarlo direttamente sul sito della compagnia aerea più vantaggiosa.
Purtroppo i mezzi pubblici non raggiungono tutti i 5 luoghi da vedere nello Jutland Settentrionale quindi avere un’auto a noleggio è indispensabile!
Quando andare nello Jutland Settentrionale e quanti giorni dedicargli
In realtà questa regione è spettacolare in qualsiasi stagione dell’anno ma se vi devo consigliare un periodo in particolare vi direi di venire qui dalla metà di giugno alla fine di agosto. In questo periodo, infatti, il sole tramonta intorno alle 23.00 e alla mattina sorge intorno alle 04.00.
I vantaggi sono:
- le ore di luce a vostra disposizione per visitare la regione sono molte di più;
- potrete godere della stranissima luce dorata della sera che rende tutto il paesaggio più “morbido”;
- se siete fotografi, o appassionati di fotografia, avrete a disposizione una lunghissima Golden Hour per scattare foto spettacolari!
- potrete partecipare alla Festa di San Giovanni, una festa molto sentita tra le popolazioni nordiche, che si svolge nella sera del 23 giugno.
Quanti giorni dedicare allo Jutland Settentrionale? Io direi minimo 2 giorni ma l’ideale sarebbe 4 giorni. E’ una regione che va scoperta lentamente per apprezzarne il paesaggio in tutte le sue sfumature. Si possono fare lunghe passeggiate in spiaggia, cenare in riva al mare oppure fare delle escursioni in bicicletta lungo i numerosi sentieri cicloturistici che attraversano tutta la regione.
I 5 luoghi da vedere nello Jutland Settentrionale
Se la vostra meta è il nord della Danimarca i 5 luoghi da vedere nello Jutland Settentrionale sono: l’onirica spiaggia di Grenen, la famosa chiesa sepolta nella sabbia, il faro che sta per essere inghiottito dal mare a Rubjerg Knude ed, infine, le città di Skagen e Aalborg.
1. Grenen
Grenen si trova a 3 chilometri da Skagen.
Il parcheggio è a pagamento, costa 10 DKK all’ora ma si paga solamente nella fascia oraria dalle 9.00 alle 18.00.
Dal parcheggio s’imbocca un sentiero che dopo 3 chilometri vi porterà alla “fine” della Danimarca. Inizialmente si cammina attraversando una bassa radura poi il terreno comincia a farsi sempre più sabbioso e la vegetazione si fa sempre più rada ed, infine, ci si ritrova a camminare sulla sabbia dorata.
Per camminare meglio vi consiglio di costeggiare il lungomare dove la sabbia è più compatta. Soffermatevi ad ammirare le placide acque del Mar Baltico illuminate dal sole oppure cercate tra i granelli di sabbia ed i piccoli sassolini dei frammenti di ambra (possibilità per nulla remota).
Dopo 30 minuti di passeggiata sarete arrivati alla fine: davanti a voi due mari, il tranquillo Mar Baltico e l’impetuoso Mar del Nord, che si scontrano e si mescolano. Il punto esatto è distinguibile guardando il punto d’incontro delle due diverse correnti.
Noi ci siamo stati di prima mattina e la nebbia rendeva tutto straordinariamente onirico. Eravamo da soli: noi, la sabbia, i mari e la nebbia. Spettacolare!
Dal punto d’incontro dei mari potete scendere per un breve tratto percorrendo il lungomare sulla sponda del Mar del Nord. Sembra incredibile ma la differenza con la sponda baltica è netta: il vento è freddo e spira con più forza mentre la spiaggia è popolata da tantissimi gabbiani. Per tornare al parcheggio dovrete attraversare la radura e riportarvi sulla sponda baltica per poi riprendere il sentiero percorso all’andata.
Il mio consiglio è di venire qui di prima mattina oppure, se venite in estate, in tarda serata. Perché?
- troverete meno gente perché i pullman di turisti non arrivano mai prima delle 10.00 e non restano mai oltre le 18.30;
- la luce della sera vi farà fare delle fotografie spettacolari;
- alla mattina la spiaggia è avvolta nella nebbia che rende tutto il paesaggio magicamente suggestivo.
2. Skagen e la Festa di San Giovanni
Skagen è una cittadina molto graziosa, un caratteristico agglomerato di basse case gialle dai tetti spioventi ricoperti di tegole rosse. L’ideale è fare una passeggiata senza meta e godersi la sua tranquillità senza tempo. Il suo centro storico è piccolo e tra boutique, negozi di souvenir e panetterie ci sono anche moltissimi alberghi e ristoranti, molti dei quali sono gestiti da italiani.
La notte del 23 giugno, sulla spiaggia vicino al centro storico di Skagen, si svolge la Festa di San Giovanni. Si tratta di una tradizione pagana e le sue origini risalgono al tempo dei vichinghi. Per le popolazioni nordiche il rapporto con la luce solare è sempre stato molto importante ecco perché il solstizio d’estate è una data che va esorcizzata. Dal 23 giugno, infatti, la luce diurna comincia a diminuire portando in queste lande il buio, ecco perché i vichinghi in quella notte si recavano ai pozzi o alle sorgenti di acqua (fiumi, laghi, mari) e costruivano un grande falò per scacciare gli spiriti cattivi.
Partecipare a questa festa è stato bellissimo, emozionante e molto romantico.
Dopo cena pian piano ci si avvia alla spiaggia e si prende posto per assistere allo spettacolo. Il faro pendulo che sovrasta la spiaggia è acceso e dal palco uno speaker gestisce le tempistiche della festa. In genere si aspetta fino all’ora del tramonto, le 22.30 circa, ma quando ci siamo stati noi era brutto tempo quindi il tutto è stato anticipato prima dell’imminente arrivo del temporale.
Il falò viene acceso dai pompieri che usano delle micce esplosive e poi lo alimentano con della benzina lanciata nei punti critici. Il pubblico canta a squarcia gola la canzone “Vi Elsker Vort Land” che tradotto in italiano significa “Noi amiamo il nostro Paese”. I canti smettono solo quando il fantoccio sulla cima della catasta collassa tra le fiamme sempre più alte. Nel nostro caso giusto qualche minuto prima dell’inizio del diluvio 😅.
3. Rabjerg Miles e Tilsandede Kirke
Råbjerg Mile è il più vasto sistema di dune di tutta la Danimarca e si trovano alle porte di Skagen. Si tratta di dune che si spostano molto velocemente e che, anno dopo anno, divorano sempre di più la foresta che le precede.
Tilsandede Kirche è la famosa chiesa sepolta nella sabbia, come appunto dice il suo nome tradotto in italiano. Essa si trova all’interno della Riserva Naturale Skagen Klitplantage che di prima mattina è sempre avvolta da una leggera foschia.
Questa chiesa era la più grande della penisola dello Jutland ma nel XVII secolo ha cominciato ad insabbiarsi sempre di più, fino al 1795 quando ormai era diventato impossibile accedervi. Nel 1810 è stata chiusa, il corpo centrale è stato demolito e a ricordo dell’edificio, come simbolo della potenza dell’azione del vento e della sabbia, è stata lasciata solo la bianca torre.
Il parcheggio è gratuito e da qui poi basta seguire le indicazioni. Una breve passeggiata tra la rada vegetazione e la prateria ricoperta di erica in fiore porta a quello che resta della chiesa. Una volta arrivati potete salire all’interno della torre tramite una scaletta in legno e dalle finestre potrete vedere il paesaggio circostante, il sistema di dune in movimento e la faggeta.
4. Rubjerg Knude
Il parcheggio è con il disco orario e la sosta massima consentita è di 3 ore. Dal Parcheggio è già visibile la vostra meta finale: il faro che bianco si erge sulla cima di un’alta duna di sabbia dorata.
Dal parcheggio basta seguire le indicazioni. Si percorre così un sentiero sterrato e pianeggiante che attraversa una vegetazione fatta di bassi cespugli e pini nani dove pascolano placidamente delle greggi di pecore.
Superato il boschetto comincia la scalata alla duna di sabbia che sembra cosa da niente ma i vostri polpacci vi malediranno! Il dislivello è notevole e salendo si continua a sprofondare nella sabbia mentre il forte vento del nord vi obbligherà ad affrontarlo! Arriverete in cima fisicamente provati ma verrete ripagati da un panorama spettacolare!
Il faro si trova sul bordo di una scogliera che il vento e le onde impetuose del Mar del Nord stanno inesorabilmente erodendo un po’ alla volta segnando così il suo triste destino.
Il faro in questione nel 1900 si trovava a 200 metri dalla costa ma negli anni Sessanta, a seguito di diverse tempeste di sabbia che impedivano la visuale del mare, è stato chiuso. Da quel momento è stato lasciato in balia degli eventi e nel 2016, anno della nostra visita, si presentava parzialmente sommerso dalla sabbia e sull’orlo del precipizio. Le previsioni non sono buone perché si dice che entro il 2030 l’erosione lo farà crollare in mare. Cosa aspettate ad andare a vederlo??? 😉
5. Aalborg
Aalborg potrebbe essere il vostro punto di arrivo se decidete di raggiungere la Danimarca usando il suo aeroporto internazionale. Qui troverete un efficiente ufficio turistico dove potrete trovare informazioni su tutta la regione.
Aalborg è una città portuale moderna che però ha mantenuto anche parte delle sue medievali case a graticcio. Una passeggiata in centro vi farà ammirare la medievale Vor Frue Kirke, i suoi palazzi settecenteschi dalle facciate in mattoni rossi nonché il barocco palazzo del vecchio municipio.
Il centro storico è attraversato dalla pedonale Nørregade, la via dello shopping, dove troverete diversi negozi di souvenir e le boutique dei marchi internazionali.
Molto bella la passeggiata lungo parte del Limfjord, ovvero il punto in cui il mare taglia in due la penisola dello Jutland, affacciato sul porto industriale della città. Qui, anche in estate, tira sempre il gelido vento del nord e non sono per niente rari i giorni di pioggia.
Dove dormire in Danimarca per vedere lo Jutland Settentrionale
Io ho dormito a Skagen presso l’Hotel Strandvejen Skagen, una sorta di “albergo diffuso” composto da diverse casette gialle in ognuna delle quali ci sono due o più appartamenti indipendenti. La nostra stanza era al primo piano ed era mansardata, molto carina, calda e accogliente. Io avevo prenotato con largo anticipo, ad aprile, perché ho pernottato qui la notte del 23 giugno ed essendoci la Festa di San Giovanni la disponibilità a ridosso data sarebbe stata inesistente!
E voi siete mai stati nello Jutland Settentrionale? Avete domande o volete raccontarmi la vostra esperienza? Scrivete nei commenti o mandatemi una email, sarò contenta di rispondervi 😊!
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