Vitorchiano è un borgo medievale situato nella Tuscia viterbese che sorge “sospeso” su una rupe alla confluenza di due corsi d’acqua. Un borgo murato in cui la vita quotidiana scorre a ritmo lento e l’aria è pervasa dal profumo dei fiori che ne abbelliscono i vicoli. Vitorchiano può essere la destinazione ideale per un weekend fuoriporta, ecco quindi cosa vedere nel “Borgo Sospeso”.
Contenuti del post:
Come raggiungere Vitorchiano
Vitorchiano si trova nella Tuscia viterbese e l’uscita autostradale più vicina è quella di Attigliano, sulla A1. Da qui, per raggiungere il centro storico, bisogna percorrere 18 chilometri su strada provinciale. L’auto si può parcheggiare gratuitamente nel grande parcheggio fuori le mura cittadine oppure sui parcheggi che si trovano lungo il viale alberato che porta alla grande rotonda fronte Porta Romana, l’ingresso al borgo storico.
Cosa vedere a Vitorchiano
Vitorchiano è un piccolo borgo medievale ed il suo centro storico si visita in poche ore. E’ una destinazione perfetta anche se, come noi, viaggiate con il vostro cane perché potete passeggiare assieme tra gli alti palazzi in pietra che vi terranno costantemente in ombra. Condizione ideale per non fargli patire eccessivamente il caldo!
La cinta muraria medievale
La cinta muraria merlata di Vitorchiano risale al XIII secolo mentre le torri quadrilatere erette per difendere la città risalgono al XIV secolo. Per la costruzione è stato utilizzato il peperino ovvero la pietra vulcanica di colore grigio tipica di queste zone. Il suo nome deriva dalla parola “pepe” e al suo interno, infatti, sono presenti delle particelle di biotite di colore nero che sembrano dei grani di pepe.
Porta Romana è l’unico accesso alla città, è rivolta a sud e si trova nel punto in cui un tempo c’era un ponte levatoio che attraversava il fossato difensivo. Sulla sinistra si trova il Monumento ai Caduti per la Patria che commemora i soldati caduti durante le due guerre mondiali e la Statua del Pastore Marzio che è raffigurato come un ragazzo seduto che si guarda il piede. La leggenda narra che Marzio avesse corso fino a Roma per avvertire dell’imminente attacco degli Etruschi e che non si fermò neanche quando una grossa spina gli si conficcò nel piede.
Piazza Roma
Piazza Roma è la piazza principale di Vitorchiano, il cuore sociale e politico del Borgo Sospeso. Qui si trova il Palazzo del Comune, un edificio in pietra perfettamente inserito nel contesto urbano che è stato costruito tra il 1400 ed il 1450. La Torre dell’Orologio è alta 16 metri e su disponibilità del personale comunale è possibile salire. Un vero peccato che il giorno della nostra visita questa possibilità non ci sia stata!
Ai piedi della Torre dell’Orologio c’è la Fontana a Fuso, costruita in peperino nel XIII secolo. Il tempietto centrale collocato al centro della grande vasca assomiglia ad un fuso per filare, ecco il perché del suo nome. Tra le varie sculture che la compongono si riconoscono facilmente gli stemmi dei quattro Evangelisti e lo scudo araldico centrale con lo stemma SPQR che sanciva l’alleanza di Vitorchiano a Roma.
Girandovi di 180° noterete un palazzo in pietra, esso ospita la piccola Chiesetta di Sant’Antonio Abate e l’adiacente Casa natale di Ugo Chiaravalli, un vitorchianese che fu generale dei Garantieri di Sardegna e che è stato insignito di diverse medaglie al valore militare.
I Belvedere di Vitorchiano
A Vitorchiano ci sono numerose terrazze panoramiche che mostrano la bellezza della valle che circonda il borgo e la rupe di peperino sulla quale sorge. Rupe che è geologicamente legata alle eruzioni del monte Cimino e motivo per cui Vitorchiano viene chiamato il “Borgo Sospeso”.
Il primo Belvedere si trova alla fine di uno stretto vicolo laterale alla principale Via Ariosto che si trova ad un centinaio di metri dopo Porta Romana, sulla sinistra. Trovate una freccia a indicarlo. Qui il panorama spazia sulla rupe che scende a strapiombo in un fitto manto boscoso di castagni e querce che ricopre interamente la valle sottostante.
In Piazzetta Fabrizio De André, affacciandosi dal balcone panoramico, la vista spazia sulla Gola dell’Acqua Fredda. Anche qui la fitta boscaglia costituita dalle folte chiome verdissime dei castagni e delle querce domina la scena così come la rupe a strapiombo e le case costruite sul bordo del burrone. Un panorama affascinante e inquietante allo stesso tempo ma decisamente molto fotogenico!
Altro belvedere degno di nota si trova appena fuori le mura del borgo antico, lungo la Strada Teverina, in corrispondenza del Moai di Vitorchiano. Qui la prospettiva è diversa perché si vede Vitorchiano dall’esterno e si riesce a vedere il complesso urbano e la rupe in quasi tutta la sua interezza.
Le vie del borgo storico
Vitorchiano, in quel soleggiato sabato mattina di metà aprile ci ha accolti sonnolento, pochi gli abitanti per le strade e pochi anche i turisti arrivati a visitarlo.
Una volta attraversata Porta Romana, che nella controfacciata custodisce una piccola cappella dedicata alla Madonna, abbiamo percorso la principale Via Ariosto. Tra il debole brusio delle persone ed il cicaleccio delle tazzine di un bar il nostro sguardo viene catturato dai vicoli laterali dove gli alti palazzi medievali dalle tinte pastello sono abbelliti da vasi traboccanti di piante e fiori colorati. Imbocchiamo Vicolo Dritto, la cinta muraria fa capolino ed i palazzi sono costruiti in pietra con fotogeniche scale esterne. Svoltiamo poi in Vicolo dell’Arco che prende il nome da un grande arco in pietra tra i palazzi ai due lati della via. Torniamo, infine, sui nostri passi e riprendiamo la strada principale arrivando così in Piazza Roma.
Passiamo sotto Porta Madonna della Neve e proseguiamo lungo Via del Belvedere, la prosecuzione naturale di Via Ariosto. Siamo nella parte più antica di Vitorchiano. Ci lasciamo incantare dai palazzi in pietra gli uni accostati agli altri con scale esterne, pianerottoli, balconi e portoni d’ingresso dove non mancano mai i coloratissimi fiori e le rigogliose piante ad abbellirli. Prendiamo la laterale Via Marzio e raggiungiamo Piazzetta Fabrizio De André per goderci la vista panoramica del borgo.
Una volta arrivati alla fine di Via del Belvedere, dopo uno sguardo al panorama, non ci resta che tornare indietro. Passeggiamo lentamente tra i vicoli, senza fretta, ci lasciamo invadere dalla bellezza medievale del borgo e dal silenzio ovattato che impregna ogni angolo.
Il centro storico non è pedonale di conseguenza può capitare di doversi stringere alle pareti delle case per far passare gli sporadici veicoli in transito.
Le chiese di Vitorchiano
La Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo è l’edificio religioso più importante di Vitorchiano. Situata nel cuore del borgo medievale risale al XIII secolo, ha un campanile in stile gotico e un grande rosone sulla parte superiore della facciata. Gli interni sono a navata unica, le alte pareti in pietra grigia conservano alcune tracce di affreschi ed il soffitto è a capriata in legno.
La Chiesa di Sant’Amanzio custodisce le reliquie delle ossa di Sant’Amanzio, un soldato romano convertito al cristianesimo e martirizzato. Gli interni sono cupi e le piccole finestre policrome sulla parte più alta delle pareti ostacolano l’ingresso della luce naturale. L’altare maggiore si trova all’interno di una nicchia in pietra sovrastato da un quadro su tela che raffigura San Michele Arcangelo, il protettore di Vitorchiano, con la spada in mano nell’atto di trafiggere il drago.
Cosa vedere nei dintorni di Vitorchiano: il Moai
A 1 chilometro di distanza dal borgo storico di Vitorchiano, sul Belvedere lungo la Strada Teverina si trova il Moai di Vitorchiano ovvero l’unico moai esistente al mondo fuori dall’Isola di Pasqua!
Perché si trova a Vitorchiano?
A Rapa Nui (Isola di Pasqua) c’era la necessità di restaurare i moai esistenti perché deteriorati dagli agenti atmosferici e così si propose di sensibilizzare l’opinione pubblica costruendone uno fuori dall’isola. In quel periodo la RAI stava girando a Rapa Nui la trasmissione “Alla ricerca dell’Arca”, essendo lì ha potuto farsi promotrice dell’iniziativa e ha favorito la creazione di un gemellaggio con l’Italia. Dopo vari studi hanno deciso che la pietra più idonea alla costruzione del moai era il peperino ed ecco perché la statua si trova a Vitorchiano!
Chi lo ha realizzato?
La costruzione è stata ad opera della famiglia Atan, ovvero i diretti discendenti genetici delle “orecchie lunghe”, le genti che sull’Isola di Pasqua costruivano i Moai. Hanno scolpito il moai in loco, nel 1990, e per farlo hanno utilizzato delle asce manuali. Una volta ultimano è stato collocato qui con un rito propiziatorio svolto da 11 indigeni Maori arrivati dall’Isola di Pasqua.
Cosa mangiare a Vitorchiano
I cavatelli di Vitorchiano sono da provare! Si tratta di una pasta dall’impasto a base di sola acqua e farina che viene lavorata a mano come uno spaghettone. Sono ruvidi e spessi e ben si prestano a trattenere i più svariati condimenti. Il modo più tradizionale per gustarli è con cacio, pepe e tartufo oppure pomodoro, peperoncino e finocchietto selvatico. Noi li abbiamo provati entrambi, da leccarsi i baffi 😋!
I cavatelli di Vitorchiano fanno parte dei PAT (prodotto agroalimentare tipico) della regione Lazio.
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