Inverno e Dolomiti, due parole che portano subito alla mente delle bianche vallate circondate dalle cime più famose dell’arco alpino. Le Dolomiti sono un paradiso per gli amanti dello sci ma che fare se non si scia? Oggi vi propongo una facile ciaspolata in Val di Roda, nella valle incantata.
Contenuti del post:
Come si raggiunge la Val di Roda
La Val di Roda è a due passi da San Martino di Castrozza. E’ situata all’interno del Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino e, facendo parte delle Dolomiti, dal 2009 è nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Arrivati nel centro di San Martino di Castrozza si devono seguire le indicazioni per Col e superati alcuni tornanti si parcheggia presso l’Hotel Maso Col, il punto di partenza della nostra ciaspolata guidata.
Perché scegliere una ciaspolata guidata
Mentre in estate i sentieri sono chiaramente visibili e basta seguire le indicazioni CAI del sentiero che si è scelto, in inverno la situazione è completamente diversa. Molto spesso i sentieri, anche quelli più semplici, sono completamente ricoperti di neve e altrettanto spesso la segnaletica può essere nascosta dal manto nevoso.
Detto questo, a meno che non si conosca alla perfezione la zona dove si vuole ciaspolare, in autonomia è molto facile perdersi o peggio ancora farsi seriamente del male.
Noi, per la nostra prima ciaspolata nella valle incantata, ci siamo affidati all’esperienza delle Guide Alpine San Martino Primiero. Per vedere le escursioni di gruppo aggiornate alla stagione corrente consultate il loro sito ufficiale.
Grazie a loro la nostra prima ciaspolata è stata un’esperienza indimenticabile! Fatta in sicurezza, godendoci il panorama senza alcuna paura e apprendendo tante nozioni interessanti sul territorio.
Dati tecnici
- difficoltà: facile
- punto di partenza: Hotel Maso Col
- punto di arrivo: Hotel Maso Col
- GIRO AD ANELLO
- lunghezza: 3,5 km
- tempo di percorrenza: 2h
- quota: dai 1.400 ai 1.600 metri s.l.m.
- dislivello: 220 metri
Ciaspolata di gruppo in Val di Roda
Il punto di ritrovo è nel parcheggio dell’Hotel Maso Col. Siamo un gruppetto di trenta persone e per prima cosa gli istruttori ci aiutano ad indossare correttamente le ciaspole e ci forniscono i bastoncini adatti alla nostra statura. Una volta pronti facciamo un breve breefing sul come camminare con le ciaspole ai piedi per non affaticare la muscolatura. Tutti pronti, si parte!
La nostra bravissima guida alpina dopo 15 minuti di passeggiata si ferma nel mezzo della valle e ci spiega che la Val di Roda è circondata a 360° dalle vette dolomitiche. Peccato che sia nuvoloso e non si vede praticamente nulla! Le vette che la circondano a partire dalla nostra sinistra sono: il Cimon della Pala, il Rosetta, la Pala di San Martino, le cime di Val di Roda, il Sass Maor, la Cima della Madonna e poi girando ancora la catena del Lagorai e le cime del Colbricon.
L’aria è pungente e nevischia debolmente, la neve sotto le nostre ciaspole è soffice e sembra una nuvola. Il paesaggio attorno a noi è avvolto da un’atmosfera ovattata… ecco perché la Val di Roda è detta “valle incantata”!
Procediamo in fila indiana, come indicato dalla guida alpina, e ci addentriamo nella foresta di larici e abeti rossi. I larici sono quelli spogli perché sono una delle poche conifere che in inverno perdono gli aghi, gli abeti rossi, invece, sono quelli che mantengono la folta chioma.
La salita comincia a farsi sentire sui polpacci ma il paesaggio che ci circonda è meraviglioso e la fatica la vale tutta! Passeggiamo tra alberi dalle chiome innevate costeggiando un piccolo torrente che attraversiamo diverse volte passando sopra a ponticelli di legno.
Dopo 1 ora circa che ciaspoliamo usciamo dal bosco e percorriamo una mulattiera che procede costeggiando alcune rimesse in legno che punteggiano la bianca vallata.
Rientriamo nella foresta e dopo esserci fermati ad una piccola cascata ghiacciata riprendiamo il cammino. Questo è il punto più alto della ciaspolata e da adesso in poi comincia la discesa.
Si procede ancora seguendo in parte i sentieri CAI e in parte le antiche mulattiere che tutt’ora sono utilizzate dai pastori in estate.
Una volta usciti dal bosco ci troviamo di fronte ad un’ampia discesa che ci riporta all’Hotel Maso Col. Inutile dire che questo è stato il tratto più divertente di tutto il percorso!
Cosa mangiare in Val di Roda
I canederli (in brodo o asciutti) sono sicuramente un must in tutto il Trentino Alto Adige ma tipica della zona di Primiero e San Martino di Castrozza è sicuramente la Tosèla di Primiero alla piastra con polenta e salsiccia 😋.
E voi siete mai stati in Val di Roda o a San Martino di Castrozza? Avete domande, volete raccontarmi la vostra esperienza o volete consigliarmi altre ciaspolate in zona? Scrivete nei commenti oppure mandatemi una email, sarò contenta di rispondervi 😊!
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