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Cosa vedere a Les Baux-de-Provence in un pomeriggio

Cosa vedere a Les Baux-de-Provence in un pomeriggio


La Provenza è disseminata di piccoli borghi. Una delle caratteristiche che li accomuna è il profumo di lavanda e l’altra è il fatto che spesso sono arroccati su speroni rocciosi. Vi porto a scoprire quello che durante il nostro itinerario di 6 giorni è stato il borgo che mi è piaciuto di più: ecco cosa vedere a Les Baux-de-Provence in un pomeriggio!

Come si raggiunge

Les Baux-de-Provence si trova sul versante meridionale del Parco Naturale Regionale delle Alpilles e la strada, per chi lo raggiunge da Avignone, è uno spettacolo! La D571 attraversa la sezione marginale del parco e la strada costeggia una rigogliosa vegetazione costituita da macchia mediterranea, mandorli e ulivi selvatici. L’Alpilles è un massiccio calcareo che si estende per 20 km2 tra i fiumi Durance e Rodano ed è caratterizzato da rocce e falesie di colore grigio. Non sono alte, pensate che non superano i 500 metri, ma dal punto di vista paesaggistico sono uno spettacolo ed è qui che si trova Les Baux-de-Provence!

Il modo migliore per raggiungere il borgo è in auto. Da Avignone sono 39 chilometri in direzione sud mentre da Arles sono 19 chilometri in direzione nord. Di conseguenza si può visitare tranquillamente in giornata da una di queste due città.

Una volta arrivati a destinazione dovete sapere che i parcheggi sono a pagamento e costano cari! La prima ora di sosta costa € 5,00 mentre le successive costano 1,00 €/h. Ci sono i parcometri di conseguenza dovete decidere fin da subito quanto tempo rimanere nel borgo, pagare il dovuto e mettere il bigliettino sul cruscotto. Vi consiglio di mettere almeno 3 ore se no vi tocca visitare tutto di corsa!

Se preferite visitare Les Baux-de-Provence con una visita guidata potete prendere in considerazione questa escursione in partenza da Avignone.

Cosa vedere in un pomeriggio

Come vi dicevo Les Baux-de-Provence sorge su uno sperone roccioso sul versante meridionale delle Alpilles ed è talmente bello da essere considerato uno dei borghi più belli di Francia.

Le vie del borgo

Il centro storico è pedonale e appena ci metterete piede vi accorgerete di essere entrati in un mondo fatto di pietra. Le strade e le case sono, infatti, costruite con la grigia pietra calcarea ricavata dalle Alpilles. Gli scorci panoramici si susseguono numerosi ed il primo è a pochi metri dall’ingresso. In corrispondenza di una piccola stele in pietra che termina con una croce in cima c’è una sorta di finestra in pietra che si affaccia sul panorama circostante. Da qui si vedono le aspre pareti delle Alpilles, grigie e punteggiate di una verdissima macchia mediterranea fatta di pini, cipressi e timo.

Quello che c’è da vedere nel centro storico è semplicemente il borgo stesso. Le poche vie che lo attraversano e le sue deliziose case in pietra che accolgono botteghe dalle insegne vivaci che espongono la loro mercanzia: prodotti in ceramica, saponi di Marsiglia, sacchetti di lavanda, strofinacci, calamite, cartoline, formaggi, pane, salumi, insomma, chi più ne ha più ne metta!

Les Baux-de-Provence il borgo

Consiglio: se volete acquistare un souvenir tipico del borgo e della Provenza scegliete una calamita a forma di cicala in ceramica! Tutta questa zona è famosa per la raffinata produzione di ceramiche e la cicala è il simbolo della Provenza e si dice porti fortuna!

Il borgo è di epoca medievale ed è famoso per essere rimasto autonomo fino al 1426 quando è stato annesso alla contea di Provenza. Ma durante la vostra passeggiata noterete che oltre ai palazzi medievali ci sono anche dei palazzi di altre epoche. Un esempio è il cinquecentesco Hotel de Manville, costruito da Claude II di Manville e donato nel 1953 dal principe Bianchi de Médicis de Manville alla città. Oggi ospita gli uffici del municipio.

La Cappella di Saint-Blaise

La Cappella di Saint-Blaise si trova alla fine di una delle principali arterie del borgo ovvero Rue du Château che diventa poi Rue du Trencat. Si tratta di un una delle quattro cappelle presenti nel borgo e ha un’architettura romanica provenzale. È piccolina peccato averla trovata chiusa!

Il Plateau de Costapera

Il Plateau de Costapera corrisponde alla punta dello sperone roccioso su cui sorge il borgo. Qui il Mistral, il vento che risale dal mar Mediterraneo, soffia potente, ti scompiglia i capelli e ti fa socchiudere gli occhi ma il panorama è un incanto.

Questa spianata rocciosa è dello stesso materiale di cui sono fatte le strade e le case del borgo, è la roccia delle Alpilles. E’ punteggiata da bassi cespugli di timo e rosmarino e percorrendo il suo perimetro ci sono vari punti di interesse.

Il primo è il Mulino a Vento che però è senza “cappello” e senza pala… praticamente si capisce che è un mulino dal cartellone che mostra com’era un tempo! E’ stato costruito dai signori di Baux ma era a disposizione di tutti. I paesani venivano qui con i carri pieni di grano e andavano via con i sacchi pieni di farina per contro pagavano solamente una tassa per il diritto di utilizzo. Ma non era fatto solo per macinare il grano, il mulino, infatti, era dotato anche di un piano lastricato che serviva per raccogliere l’acqua piovana che alimentava poi tutto il villaggio. È considerato uno dei mulini tradizionali di Provenza ma si trova in questo stato perché, come gli altri due mulini del castello, è stato distrutto durante l’attacco delle truppe di Luigi XIII nel 1632.

Les Baux-de-Provence vista sullo sperone roccioso

Poco dopo fermatevi allo Sperone di Baux, un punto panoramico meraviglioso dove la vista spazia sul bosco e sui campi coltivati a vite e ulivi.

Ed, infine, dedicate qualche minuto alla Statua di Charloun Rieu dedicata a colui che è considerato uno dei più autentici poeti popolari provenzali. Famoso per i “Chants du terroir” del 1897, il monumento in suo onore è stato costruito nel 1930.

Il Castello dei Baux

Informazioni utili

  • Ingresso a pagamento: € 8,00;
  • Orario: 10-17 (mesi invernali); 9-19 (mesi estivi);
  • Cani non ammessi;
  • Sito ufficiale: cliccate qui per vedere orari e tariffe aggiornate.

La visita

Quello che si vede in realtà sono le rovine del castello che è stato costruito nel X secolo dai feudatari di Les Baux-de-Provence che si dice fossero discendenti del Magio Baldassarre. I borghi vicini li definivano il “flagello della Provenza” a causa della loro tendenza ad un banditismo seriale ed il castello è stato una delle tante roccaforti ugonotte. Proprio per questo motivo il cardinale Richelieu nel 1632 ha ordinato alle truppe di Luigi XIII di radere al suolo il castello e mettere così ordine a questa situazione poco piacevole sottomettendo la popolazione. Ecco perché adesso è visibile solo il rudere del palazzo principale con il torrione sul quale è possibile salire e l’antica catapulta che è esposta sul cortile.

Cosa vedere a Les Baux-de-Provence in un pomeriggio

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