Una terra selvaggia situata nel sud della Francia in corrispondenza del delta del fiume Rodano. La Camargue è questo e molto di più, ecco cosa vedere in un giorno con un comodo itinerario in auto da seguire per non perdervi neanche una delle sue bellezze!
Contenuti del post:
Il Parco Naturale Regionale di Camargue
La Camargue si trova nella provincia francese di Bouches-du-Rhône, a pochi chilometri di distanza da Arles. Il Parco Naturale Regionale di Camargue, istituito nel 1970, tutela tutta l’area naturale creatasi attorno al delta del fiume Rodano, il più grande delta fluviale d’Europa. Dal 1977 è anche Riserva della Biosfera Unesco e con i suoi 930 km2 è la zona umida più estesa di Francia nonché una delle regioni biologicamente più ricche di tutta l’Europa occidentale.

Come visitare la Camargue
Il modo migliore per visitare la Camargue è in auto. Potete usare la vostra, come abbiamo fatto noi che viaggiavamo con il nostro cane al seguito, oppure potete noleggiarne una presso l’aeroporto in cui atterrerete.
Se volete visitare la Camargue in maniera ecologica potete noleggiare una bicicletta. Tenete in considerazione però che qui il vento è sempre molto forte di conseguenza dovete avere una buona gamba oppure optare per una ebike!
Se vi piace camminare, invece, potete scegliere uno dei 14 itinerari presenti sul territorio (la mappa dettagliata è acquistabile negli uffici del turismo di Arles o di Saintes-Maries-de-la-Mer). Purtroppo il vostro amico peloso è ammesso in 1 solo di questi sentieri, quello costiero che si affaccia sul Mar Mediterraneo e che, paesaggisticamente parlando, è il meno interessante 😅.
Se preferite visitare la Camargue con delle escursioni guidate vi consiglio:
- l’escursione guidata in 4×4 con partenza da Arles della durata di 4 ore disponibile in inglese/ francese;
- l’escursione guidata in 4×4 in con partenza da Saintes-Maries-de-la-Mer della durata di 2 ore disponibile anche in italiano;
- un tour tra i vigneti e le cantine della Camargue in partenza da Montpellier della durata di 5 ore con guida parlante multilingue.
Visitare la Camargue: itinerario da seguire
Da Arles a Saintes-Maries-de-la-Mer
Il punto di partenza è la città di Arles dove, poco fuori il centro storico, inizia la strada panoramica D-570 che procede larga e scorrevole verso sud. Nel primo tratto si vedono numerosi campi coltivati, risaie e vigneti mentre una volta superato il Parco Ornitologico di Pont de Gau appaiono le prime scuderie. Qui potrete vedere i cavalli bianchi della Camargue rinchiusi in grandi recinti a bordo strada.
La strada termina sul mare in corrispondenza di Saintes-Maries-de-la-Mer dove una sosta più o meno lunga è d’obbligo! Da qui tornate indietro seguendo la strada panoramica D-85A che costeggia diverse aree lacustri intervallate dalla brughiera. Le acque degli stagni sono di un blu intenso ed è qui che comincerete a vedere i primi fenicotteri rosa. Sono eleganti e con le loro esili zampette rimangono ancorati al fondale dello stagno anche quando ci sono delle raffiche di vento fortissime!
La strada panoramica D-85A si ricongiunge alla D-570, quella percorsa all’andata. All’incrocio successivo svoltate sulla D-37, una dritta striscia d’asfalto fiancheggiata da una fittissima vegetazione palustre. Dopo pochi chilometri deviate sulla strada panoramica D-36B che corre lungo la sponda orientale dell’Étang de Vaccarès in un susseguirsi di panorami magnifici.
Il bello di questo percorso è che la strada è sempre molto ampia e questo vi consente di fermarvi praticamente ovunque, a bordo strada, qualora vogliate scendere a fotografare il panorama o qualche animale. Lungo la strada si trovano anche delle torrette di osservazione, sono gratuite e salendo in cima potete avere una vista più ampia del paesaggio circostante. Armatevi di binocolo: spesso gli animali si nascondono tra i canneti e la brughiera ma di solito nelle vicinanze degli stagni qualcosa riuscirete a scorgere 😉!

Dall’Étang de Vaccarès alla Plage de Piémanson
Svoltate sulla strada panoramica D-36D che corre verso sud e preparatevi a percorrere il tratto più suggestivo di tutto il percorso! L’Étang de Vaccarès sembra un mare e le sue acque azzurre increspate dal vento si estendono fino all’orizzonte. Sarà un saliscendi continuo dall’auto per cogliere ogni scorcio panoramico e ogni dettaglio in cambiamento di questo ambiente naturale meraviglioso. L’acqua diventa una costante del paesaggio e la strada corre stretta tra due aree lacustri: l’acqua dolce del Rodano a sinistra e l’acqua salata del mar Mediterraneo a destra.
Ad un certo punto troverete le indicazioni per le saline, vi basterà imboccare una stradina sterrata che si trova alla vostra destra e raggiungerete il parcheggio gratuito dove lasciare l’auto per andare a vedere le Saline de Giraud.
Lasciate le saline percorrete la Route de la Mer e anche qui continuerete a vedere moltissime specie di uccelli e stormi di fenicotteri rosa. La strada corre in mezzo a due distese d’acqua, Rodano e Mediterraneo ormai si confondono e si mescolano. Eccoci a fine corsa, la Plage de Piémanson.
Se dovete rientrare ad Arles fatelo seguendo la D36. Attraverserete l’area di Le Sambuc dove ci sono numerose fattorie che allevano i tori neri della Camargue e ristoranti annessi. I prezzi sono parecchio alti ma se volete assaggiare dei piatti a base di toro è questo il posto giusto!

Cosa vedere in Camargue
In Camargue la natura selvaggia convive con la natura “addomesticata” dall’uomo e le città profumano di tradizione e salsedine. Ecco le principali tappe da fare in un giorno!
Il Parco Ornitologico di Pont de Gau
Informazioni utili
- ingresso a pagamento: € 8,00;
- orario: 09:00 – 18:00 (apr-sett); 10:00-17:00 (ott-mar);
- tempo per la visita: almeno 2 ore;
- cani non ammessi;
- sito ufficiale: visitate il sito ufficiale per verificare gli orari d’apertura e i prezzi aggiornati.
La visita al parco
Situato a 35 chilometri di distanza da Arles lungo la strada D-570 il Parco Ornitologico di Pont de Gau è un parco aviario che si estende per 70 ettari. Al suo interno potete percorrere 7 chilometri di sentieri e durante la passeggiata tra le paludi potrete scorgere numerosi uccelli: fenicotteri rosa, aironi, cicogne, egrette, alzavole e uccelli rapaci.
Vale la pena visitarlo?
Se non viaggiate con il cane sì. E’ un luogo in cui si può vedere un’alta concentrazione di specie aviarie. Se non potete o non avete il tempo di visitarlo non disperate riuscirete a vedere i fenicotteri rosa e altri uccelli anche in altre zone del parco 😉. Lungo le strade panoramiche o addentrandovi in uno dei 14 sentieri che attraversano il parco e… gratis!
Saintes-Maries-de-la-Mer
Saintes-Maries-de-la-Mer è nato come un piccolo villaggio di pescatori. Era considerato il luogo in cui “non si nasce e non si muore” perché per secoli qui vivevano solo gli allevatori e i mandriani. Uomini che rimanevano lontani dalle loro famiglie e lottavano per proteggere questi terreni dalle acque del fiume e del mare.
Il centro storico
A ridosso del centro storico di Saintes-Maries-de-la-Mer si trova un ampio parcheggio gratuito dove poter lasciare l’auto. Seguite poi le indicazioni per raggiungere il centro città che non ha particolari luoghi di interesse ma è molto grazioso. Saintes-Maries-de-la-Mer è un piccolo centro dalle strade lastricate, le case intonacate di bianco, diverse botteghe che vendono souvenirs, prodotti tipici e articoli da spiaggia e quel profumo di salsedine che impregna l’aria tipico delle città di mare.
Appena fuori dal centro, attraversata la grande rotonda dove campeggia la statua Taur si Toreador, una statua dedicata alle Course Camarguaise, c’è un’ampia spiaggia ed il mare.
Il Santuario delle Saintes-Maries-de-la-Mer
Il Santuario delle Saintes-Maries-de-la-Mer è nato come fortezza. Era il luogo in cui la popolazione medievale trovava rifugio quando i pirati saraceni saccheggiavano le coste francesi. Oggi è il principale luogo di culto della città nonché uno dei primi luoghi di pellegrinaggio della Provenza. La chiesa conserva la struttura imponente della fortezza con le merlature del XIV secolo, il camminamento di ronda ed il possente torrione-campanile, ovvero un campanile a vela alto 15 metri con cinque campane che sembrano sospese in cielo.

L’interno è a navata unica con pareti interamente in pietra. Sotto al coro si trova una cripta che custodisce le reliquie delle due Marie e di Santa Sara, rinvenute nel 1448. Si dice che Maria Giacoma e Maria Salomé (dalle quali la città prende il nome) con la loro schiava Sara durante la loro fuga dalle persecuzioni in Palestina nel 40 d.C. siano giunte a bordo di una barca senza vele e senza remi. Nella cripta c’è anche la statua di Santa Sara che è riconosciuta come la Vergine Nera, la santa dei gitani.
Dall’alto del campanile è possibile vedere il panorama sull’area circostante ma purtroppo non è sempre aperto. In occasione della nostra visita era chiuso, ad esempio, e online non ho trovato notizie certe in merito a orari e costi.
Mercato cittadino
Il mercato cittadino è enorme! Perdetevi curiosando tra le bancarelle di frutta e verdura ma anche tra quelle che espongono i prodotti tipici della Camargue. Troverete: salsicce di toro, formaggi di varia stagionatura, riso prodotto nelle risaie del parco ed il pregiato sale della Camargue (naturale o aromatizzato), oltre a lavanda essiccata e saponette che sono onnipresenti in ogni cittadina della Provenza.
Feste patronali
Vi piacciono le manifestazioni folkloristiche? Allora dovete visitare Saintes-Maries-de-la-Mer il 24 maggio. Ogni anno i gitani provenienti da tutto il mondo si riuniscono qui per partecipare alla processione delle statue delle tre sante che dalla chiesa che le custodisce vengono portate fino in riva al mare.
La Riserva Nazionale di Camargue
La Riserva Nazionale di Camargue si trova all’interno del Parco Naturale Regionale di Camargue e, istituita nel 1927, è stata la prima riserva naturale creata in Francia. Essa protegge i 132 km2 di paludi, lagune, isole e penisole che si sono formate attorno all’Étang de Vaccarès.
Si tratta di un’area abitata da oltre 400 specie di uccelli tra cui aironi, garzette, ibis sacri, cigni reali, oche selvatiche, anatre tuffatrici, falchi pescatore, aquile di mare, avocette, piovanelli pancianera, pittime reali e cicogne. Esse trovano il loro habitat oltre che tra le paludi anche tra i banchi di sabbia che si formano ai loro margini. La flora tipica della zona è costituita principalmente da salicornia, giunchi e qualche albero di tamerice.
L’Étang de Vaccarès è il più grande sistema di acque salmastri della riserva e con i suoi 1,5 metri di profondità è lo stagno più profondo della Camargue.
In tutta l’area della Riserva Nazionale di Camargue i cani non sono ammessi. Se viaggiate con loro sappiate che dovranno rimanere in auto!
Le saline de Giraud
Le saline de Giraud si trovano lungo la D-36D e sono le saline più grandi d’Europa con una produzione annua di circa 800.000 tonnellate di sale. Nella Camargue la raccolta del sale è una tradizione antica e da sempre si è svolta con mezzi tradizionali. Dal XIX secolo, dopo la creazione delle saline di Midi, le cose sono cambiate e la raccolta del sale è diventata un’industria. Il sale della Camargue è considerato di alta qualità e viene esportato in Europa e nel mondo.
Lasciate l’auto al parcheggio e salite al Point de Vue du Sel, una sorta di terrazza panoramica che consente di vedere le saline dall’alto. Vedrete un puzzle di vasche con diverse tonalità di rosa ma anche le enormi montagne di sale già raccolto alte più di 10 metri con i cristalli che brillano al sole.
In questa zona i cani sono ammessi purché non escano dal sentiero obbligato che porta dal parcheggio al belvedere.

La Plage de Piémanson
La Plage de Piémanson è una delle spiagge più belle della Camargue: selvaggia e sferzata dal vento. Una spiaggia di fine sabbia dorata larga 500 metri che si estende per 6 chilometri, l’ideale per prendere il sole o farsi un bel tuffo nel mar Mediterraneo. I cani sono ammessi!
Gli animali simbolo della Camargue
La Camargue è uno dei territorio biologicamente più vari d’Europa ma ci sono 3 animali che sono comunemente considerati il simbolo della Camargue!
I fenicotteri rosa
La Camargue è considerata un paradiso per gli appassionati di ornitologia perché nel suo territorio ospita i due terzi delle specie aviarie europee ed è un importante punto di transito delle rotte migratorie fra Europa e Africa. Ogni anno passano di qui 150.000 uccelli e poi ci sono circa 300 specie stanziali, tra queste i fenicotteri rosa che si stima ce ne siano 30.000 esemplari.
La Camargue è l’ultimo sito di nidificazione dei fenicotteri rosa, essi l’hanno scelta come uno dei loro habitat migliori, infatti, tra la metà di marzo e la metà di giugno vengono qui a nidificare. Nelle acque basse degli stagni trovano crostacei e altri invertebrati, il loro nutrimento, e proprio grazie ai carotenoidi dei gamberetti intorno ai 3 anni di età il loro piumaggio prende il caratteristico colore rosa.
I tori neri della Camargue
I tori neri della Camargue si vedono spesso sulle ampie distese erbose a ridosso dell’Étang de Vaccarès e vivono in piccole mandrie. Hanno le caratteristiche corna a lira e non sono mai stati addomesticati, essi infatti, vivono in appezzamenti di terra abbastanza vasti da poter permettere loro di muoversi e correre liberamente. In tutta la Camargue se ne contano 20.000 esemplari che sono distribuiti in oltre 150 mandrie e tra loro vengono selezionati gli esemplari che partecipano alle annuali Course Camarguaise.

I cavalli bianchi della Camargue
I cavalli bianchi della Camargue sono una razza autoctona di antiche origini, una razza che si è adattata a vivere in zone umide. Sono eleganti, robusti e forti e qui possono vivere parzialmente allo stato brado. In tutto il parco, distribuiti tra le varie scuderie, se ne contano 7.000 esemplari e sono usati principalmente a scopo turistico per le cavalcate proposte ai visitatori. Si tratta di escursioni di varia durata che si svolgono tra le paludi o lungo le spiagge sabbiose del parco naturale.
Se avete domande non esitate a lasciare un commento o a scrivermi un’email 😉!
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