Arles è una delle città più importanti e conosciute della Provenza ma il suo centro storico non è molto grande e tutte le cose da vedere si visitano in un giorno con una tranquilla passeggiata a piedi. Una città che conserva vestigia di epoca romana e che si trova alle porte della Camargue, una delle aree naturali più interessanti d’Europa.
Contenuti del post:
Come si raggiunge
Potete partire dall’Italia con la vostra auto, come abbiamo fatto noi. In alternativa il modo più semplice, veloce ed economico per raggiungere Arles è con un volo sull’Aeroporto di Marsiglia. Ci sono dei voli diretti che durano poco più di un’ora in partenza dai principali aeroporti italiani e i prezzi sono molto vantaggiosi anche se decidete di partire last minutes.
Dall’aeroporto di Marsiglia ad Arles sono circa 74 chilometri e se deciderete di prendere un’auto a noleggio ci metterete circa 1 ora percorrendo la scorrevole autostrada e strada statale. In questo modo avrete poi la possibilità di visitare in autonomia la vicina Camargue e i borghi della Provenza.
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Se preferite muovervi con i mezzi pubblici dall’aeroporto di Marsiglia potete prendere il treno che in 50 minuti circa vi porterà alla stazione centrale di Arles senza cambi e senza lunghi tragitti a piedi 😉.
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Conviene fare gli Arles City Pass?
Gli Arles City Pass sono dei pass monumenti e ce ne sono di due tipi:
- Pass Liberté: costa € 15,00 e vi permette di vedere 4 monumenti patrimonio UNESCO e 2 musei a scelta;
- Pass Avantage: costa € 19,00 e vi permette di vedere 6 monumenti patrimonio UNESCO e 4 musei a scelta.
Sul sito ufficiale potete vedere le tariffe aggiornate e prenotare online il vostro pass.
Vi conviene fare uno dei due pass solamente se avete intenzione di entrare in almeno 3 monumenti, ovvero i siti archeologici romani, altrimenti non ne vale la pena, meglio acquistare il singolo biglietto del monumento di vostro interesse.
Se potete organizzate la vostra visita nei giorni 20 e 21 settembre, sono le Giornate Europee del Patrimonio e tutti i monumenti sono gratuiti!
Attenzione: se viaggiate con un cane al seguito tenete in considerazione che i cani non sono ammessi né all’interno dei monumenti né all’interno dei musei. Se siete in compagnia potete alternarvi nella visita ovviamente calcolando il doppio del tempo per ciascun luogo. In caso contrario potete accontentarvi di ciò che si riesce a vedere anche dalla strada (che non è poco!), come abbiamo fatto noi 😉!

Visitare Arles gratuitamente
Tra le varie cose che si possono vedere in un giorno passeggiando a piedi per il centro storico di Arles molte sono gratis. I suoi palazzi di varie epoche, i caffé storici, le chiese e persino i resti archeologici romani!
I miei lettori più affezionati sanno che non amiamo andar per musei e questo a prescindere dal fatto che molto spesso viaggiamo con il cane e che lui non ci può entrare. Se inserisco delle visite culturali nei miei itinerari queste sono rivolte all’archeologia, la mia grande passione fin da piccina, ma allora perché non ho visitato i siti romani di Arles?
Semplice. Perché alcuni monumenti romani si vedono parzialmente dalla strada, senza acquistare il biglietto, e, se avete già visto l’interno dell’Arena di Verona, del Colosseo o il Teatro di Siracusa beh, questi sono l’esatta copia in miniatura! Con questo non voglio dire che non valga la pena visitarli voglio solo dire che se viaggiate con il cane e/o avete visto altri monumenti simili in altre parti del mondo qui è sufficiente una sbirciatina dalla strada.
Nei paragrafi che seguono non vi elencherò tutte le cose da vedere ad Arles, vi menzionerò solamente i luoghi che abbiamo visitato noi, gratuitamente e assieme al nostro cane 😊.
Cosa vedere in un giorno: i resti romani
Arles, una delle più belle citta della Provenza, è situata alle porte della Camargue e i suoi panorami hanno incantato anche il pittore Vincent Van Gogh. Ma la natura non è la sua unica attrattiva anzi, Arles è famosa soprattutto perché qui si trovano alcune delle vestigia romane meglio conservate di Francia.
Nasce come Arelate, un insediamento celtico-ligure che dal VI secolo a.C. è stato la base commerciale di Massalia (Marsiglia). Nel 46 a.C., dopo la vittoria di Cesare su Pompeo, Arles passa sotto il controllo romano e diventa il principale porto della regione. Cresce economicamente durante tutta l’età imperiale e, infine, nel 395 d.C. viene proclamata capitale della Gallia. E’ proprio al periodo romano che risalgono molti dei monumenti più importanti di Arles, quelli riconosciuti patrimonio UNESCO.
Il Teatro Antico
Il Teatro Antico si trova in Rue du Cloître, a due passi da Place de la République ed è stato costruito nel 27 a.C. all’epoca di Augusto. Distribuito su tre ordini di arcate, dettaglio che si può vedere dallo spezzone integrato nella cinta muraria medievale, aveva 10.000 posti a sedere.
Nei secoli successivi la caduta dell’Impero Romano è stato più volte saccheggiato per ricavarne materiali da costruzione. Sono sopravvissuti il tratto monumentale tra le colonne del muro di scena, l’orchestra e una parte delle gradinate che guardano il prato antistante.
Consiglio per risparmiare: gran parte dei resti sono visibili dalla strada, basta andare oltre la biglietteria e troverete un cancello con delle inferiate abbastanza larghe da permettervi di vedere i resti archeologici e anche di scattare qualche foto.

L’Arena di Arles
A due passi dal Teatro Romano, in Rdpt des Arènes, si trova l’Arena di Arles che, costruita nel 90 d.C., è una delle più antiche del mondo. Nella Gallia Romana tutte le città più importanti avevano il loro anfiteatro per mettere in mostra i duelli tra gladiatori e animali selvatici. Quello costruito ad Arles (lungo 136, largo 107 e alto 21 metri) poteva contenere fino a 21.000 spettatori!
Percorrendo Rdpt des Arènes farete il giro completo attorno dell’anfiteatro e vedrete il doppio ordine di arcate che questa arena sembra essere stata la prima ad avere. Ciò che si vede solo pagando il biglietto, invece, sono le 34 file di gradini che accoglievano i numerosi spettatori.
Ciò che rende eccezionale l’Arena di Arles è il fatto che sia rimasta pressoché intatta nonostante sia stata utilizzata fino al XIX secolo. Nel Medioevo diventa una fortezza militare come testimoniano le due torri duecentesche che poggiano sul coronamento superiore. Successivamente ha ospitato botteghe e addirittura abitazioni. Questo fino al 1825, quando è stata sgomberata e sono iniziati i lavori di restauro che le hanno ridato l’antico splendore.
Oggi l’Arena di Arles, oltre ad essere aperta alle visite tutto l’anno, è anche teatro per assistere alla Course Camarguaise, una sorta di corrida “dolce” con diversi spettacoli da inizio aprile fino a fine ottobre. Ma qui si tiene anche la Cocarde d’Or il primo lunedì di luglio e a molte altre rassegne artistiche.

Le Terme di Costantino
Le Terme di Costantino si trovano in Rue du Grand Prieuré, a due passi dal lungofiume, e sono state costruite durante il regno di Costantino, il primo imperatore romano cristiano, nel IV secolo d.C.
Queste terme erano ad uso privato dell’imperatore. Esse avevano il pavimento riscaldato e l’acqua che arrivava dall’acquedotto e da condutture dirette veniva riscaldata una volta arrivata qui. Chi paga il biglietto vede l’architettura del calidarium ad abside semicircolare, i muri del tepidarium, l’ipocausto e diverse vasche. Purtroppo, invece, sono pochissime le splendide decorazioni tardo romane che sono sopravvissute fino ad oggi.
Consiglio per risparmiare: lasciatevi la biglietteria alle spalle e scendete lungo la via parallela, troverete una ringhiera che lascia vedere una buona parte dei resti archeologici.
Cosa vedere ad Arles a piedi
Nel centro storico di Arles non c’è solo il suo patrimonio monumentale di epoca romana! Arles è una città vivace sia dal punto di vista culturale che artistico.
La Piazza della Repubblica
Il cuore del centro storico di Arles è Piazza della Repubblica. Una piazza viva, sempre piena di gente (cittadini e turisti) che passeggia o si aggrega per passare del tempo in compagnia chiacchierando. Facendo un giro a 360° della piazza si possono notare diversi stili architettonici che rispecchiano le diverse epoche di costruzione ma che convivono in maniera straordinariamente armonica.
Al centro della piazza svetta un obelisco alto 20 metri di forma affusolata. E’ stato costruito nel IV secolo d.C. durante l’impero di Costantino utilizzando un granito rosso di probabile origine turca.
Sul lato nord della piazza si trova l’Hotel de Ville, un edificio che è stato costruito nel 1673 inglobando la preesistente Torre dell’Orologio che era del 1555. Questa piazza era l’antico foro romano e sotto all’Hotel de Ville se ne possono vedere i resti visitando i Criptoportici con una passeggiata sotterranea.
Sulla sinistra della piazza, invece si trova l’antico Municipio, un palazzo che risale al XV secolo e l’ex Chiesa di Sainte-Anne edificata nel 1621. Infine, sul lato meridionale si trova la Cattedrale di Saint-Trophime, ma ve ne parlo meglio nel prossimo paragrafo.

La Cattedrale di Saint-Trophime
L’edificio religioso più importante di Arles è la Cattedrale di Saint-Trophime, il duomo di Arles, che è dedicata al primo arcivescovo della città, il primo evangelizzatore della Provenza. E’ una delle tappe del Cammino Francese di Santiago de Compostela e ha visto l’incoronazione di diversi sovrani tra cui Federico Barbarossa.
La Cattedrale di Saint-Trophime viene eretta nel XII secolo laddove c’era una basilica del V secolo ed è in stile romanico provenzale. Arrivata a noi pressoché integra esibisce il suo portale considerato una delle massime espressioni della scultura romanica. E’ magnifico. Un tripudio di statue di santi alternati a colonnine con alla base delle sculture di leoni stilofori mentre sui capitelli sono raffigurati gli Eletti e i Dannati. Ai lati del portone si possono vedere raffigurate l’Annunciazione a sinistra e la Natività a destra mentre sull’architrave quelle dei Dodici Apostoli e nel timpano il Cristo tra i simboli dei quattro evangelisti.
All’interno si può entrare gratuitamente ma i cani non sono ammessi. Noi l’abbiamo visitata alternandoci.
E’ suddivisa in tre navate con alte colonne in marmo bianco ad arco che le danno un aspetto slanciato. Le cappelle laterali sono del XV secolo e sono in stile gotico, hanno lavorazioni statuali e affreschi. Dietro l’altare maggiore, nell’abside, si trovano sette cappelle tra le quali la Cappella del Santo Sepolcro, che conserva un sepolcro paleocristiano.
La Chiesa di Nostra Signora Maggiore
In Place de la Major, sul punto più alto della collina d’Hauture dove sorge il centro storico di Arles, si trova la Chiesa di Notre-Dame-de-la-Major. Si tratta di un edificio del XII secolo che dopo i bombardamenti del 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, è stata quasi interamente restaurata. Questa chiesa è il luogo di culto dei mandriani della Camargue.
L’architettura esterna è in stile romanico mentre all’interno, suddiviso in tre navate, vedrete delle cappelle con decorazioni barocche, affreschi e sculture in marmo bianco e grigio. Sull’altare maggiore domina un coro in legno di mogano e sopra al portone d’ingresso c’è un imponente organo a canne.

L’Espace Van Gogh
Situato in Piazza Félix Rey l’Espace Van Gogh si trova all’interno di quello che era l’Hotel Diet ovvero l’ospedale dove il trentasettenne Van Gogh trascorse sei mesi della sua vita. Vincent Van Gogh dopo il ricovero ha deciso di trascorrere qui anche gli ultimi due anni della sua vita e ispirato dai numerosi girasoli presenti nei dintorni ha dipinto il suo quadro più famoso e altre 200 opere!
L’Hotel Diet, dopo la Seconda Guerra Mondiale, è stato restaurato e sono stati ricreati addirittura lo stesso giardino e le stesse aiuole del tempo. Ad oggi ha preso il nome di Espace Van Gogh e ospita uno spazio culturale con diverse esposizioni artistiche durante l’anno.
Il fiume Rodano
Arles è il capolinea, l’ultimo posto in cui il fiume Rodano è un unico ampio, enorme, serpentone d’acqua. Poco più a sud di Arles, infatti, il Rodano si dirama in un ampio delta prima di sfociare nel mar Mediterraneo. Quell’area protetta selvaggia e magnifica che è la Camargue.
Se volete visitare la Camargue in autonomia vi consiglio di leggere il mio articolo Camargue: cosa vedere e itinerario da seguire. Se, invece, preferite visitarla con un tour organizzato allora vi consiglio questa escursione di mezza giornata!
Ad Arles il fiume Rodano è ampio e molto profondo tanto da poter permettere alle navi commerciali di poterlo solcare e, anche se ha perso importanza dopo il progressivo sviluppo di Marsiglia, è pur sempre uno dei principali porti del sud della Francia.
Fate una passeggiata sul lungofiume, il Quai Marx Dormony, e godetevi il panorama magari al tramonto quando il cielo si tinge di rosso e tutto diventa più romantico.

Dove mangiare ad Arles
Percorrete le vie interne tra palazzi più o meno storici e troverete tantissimi ristoranti e cafè con tavolini esterni. Noi ci siamo fermati al Café de la Place lungo Rue du Président Wilson. Scott è stato accolto all’interno del locale e la sua ciotola dell’acqua ha avuto la precedenza sulle nostre bibite 😅. Il menù offre piatti unici e a pranzo propongono due varianti di piatto del giorno (uno vegetariano) ad un prezzo agevolato. Non è economico, ha un costo di circa € 18,00 bevande incluse a testa, ma ad Arles è un po’ difficile trovare dei bar/ristoranti a basso costo.
Se volete risparmiare vi consiglio di andare nei panifici o nei supermercati. Per colazione vi consiglio il Meinade, un panificio pasticceria con un’ampia scelta di brioche e panini dolci. Il locale è molo carino, con il forno a vista e una serie di tavoli rialzati dove appoggiarsi stando in piedi oppure delle sedute con tavoli bassi e poltroncine. I costi sono in linea con le pasticcerie italiane e accettano i cani.
Dove dormire ad Arles con il cane
Noi abbiamo soggiornato all’Hotel Plaza Arles situato a 5 minuti a piedi dal centro storico di Arles. E’ dotato di parcheggio video sorvegliato con la possibilità di ricarica elettrica gratuita per gli ospiti. Le stanze sono ampie e pulite. I cani sono ammessi con un supplemento di una decina di euro.
Se avete domande non esitate a lasciare un commento o a scrivermi un’email 😉!
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